Studi sul Cristianesimo Primitivo

Confronto tra il Gesù storico e il Gesù della fede

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Frances Admin
view post Posted on 17/7/2007, 13:04     +1   -1




Il XX secolo, per la scienza biblica è stato l'apogeo della ricerca sul Gesù storico. Parecchie scuole si sono avvicendate in questa ricerca, accomunate da un obbiettivo: la scissione tra il Gesù delle fede e il Gesù storico. Recentemente, G. Segalla (1), ha ulteriormente scisso la ricognizione di Gesù in tre prospettive: il Gesù della fede, il Gesù storico e il Gesù della storia, intendendo con l'ultima prospettiva la ricostruzione storicistica della figura di Gesù sa parte degli storici. Se in ambito laico si tende a scindere le prime due prospettive, in ambito clericale si sostiene che il Gesù storico non può essere compreso senza il Gesù della fede e viceversa. Entrambe le prospettive devono procedere di pari passo, senza intralciarsi a vicenda. E' forse possibile conciliare le due figure? Qual'è la distanza che separa il Gesù pensato dai fedeli e il Gesù che emerge dagli studi scientifici? E' una distanza abissale, oppure è cosa di poco conto?
Mi piacerebbe sentire tutti i pareri degli utenti, in particolare dei credenti, i quali sono più in grado, rispetto ad un laico, di analizzare la sfumatura oggetto di questa discussione.

(1) Segalla Giuseppe, Sulle tracce di Gesù. La «terza ricerca», Cittadella, 2006.
 
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Faber-1980
view post Posted on 17/7/2007, 13:20     +1   -1




per me è abissale, se non totale, tranne per sfumature.

però non è certo a me che ti riferivi..... image image
 
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Joe d'Arimatea
view post Posted on 17/7/2007, 18:22     +1   -1




Negli ultimi tempi, in seguito a studi e approfondimenti vari (cui hanno molto contribuito le interessanti discussioni svoltesi su forum come OR, SA e, adesso, Cristianesimo Primitivo), la distanza mi pare meno abissale di quanto non mi sembrasse fino a poco fa. Ma rimane, a mio avviso, assai grande.

Joe d'Arimatea
 
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Eureka2
view post Posted on 21/7/2007, 17:06     +1   -1




La storia di Cristo è stata così tanto ampliata e così tanto confusa che è quasi difficile districarsi.

Per conto mio Cristo ha due sfaccettature: una è teologica, e viene prima; l'altra è quella storica venutasi ad insistere in un tempo preciso.

Nego di parlare di Gesù perché questa è tutta una storia mistificata e stravolta. Questa è una terza via che non corrisponde al vero.

I vangeli, molti passi, sono serviti per strumentalizzare il personaggio Gesù ad uso e consumo di dottrine che nulla hanno a che fare con la teologia.

Se si leggono i vangeli, almeno quelli sinottici, si può constatare che il filo logico scompare del tutto in alcuni punti.

Provate a seguire il discorso di Elisabetta, madre di Giovanni Battista, e collegatelo al Magnificat, vedrete che non fa una grinza; invece è stato interrotto per accreditarlo a Maria (Lc 1:24-55). (Il capitolo 1 è diventato di 80 versetti, non ci sono capitoli così lunghi).

Questo argomento che ho appena accennato non viene dibattuto. Perché, eppure riveste la vita delle persone!

E' soltanto un caso, se dovessi proseguire su questo tasto riempirei il forum.
 
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pcerini
view post Posted on 23/7/2007, 13:15     +1   -1




Nelle mie ricerche a me interesse sopratutto il Gesu' storico!

Paolo
 
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Eureka2
view post Posted on 23/7/2007, 13:57     +1   -1




Quello che posso dire non su Gesù, ma su Cristo. La profezie hanno annunciato la sua venuta. Non sto a indicare i testi per non dilungarmi.

Scrivo qualche cosa per non confondere e farti capire da credente quello che penso.

Alla nascita di Cristo non esisteva il potere religioso che è sorto in seguito. In seguito ha impostato una storia tutta imperniata su racconti apocrifi.

E' stato sostituito il proprio nome con quello di Gesù: sarebbe nato per opera dello Spirito Santo; sarebbe un dio incarnato; si tratta di fantasia colossale che viene ripetuta fino ai nostri giorni.

Nei vangeli sono state inserite alcune presunte disposizioni del Gesù, atte a consolidare le false dottrine che oggi vanno per la maggiore. Si sono serviti, si chiama Chiesa cattolica, per accrescere il potere e alla fine ereditarne i frutti come vediamo oggi.

A breve inserirò degli articoli che renderanno chiaro il concetto.
 
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pcerini
view post Posted on 23/7/2007, 14:39     +1   -1




"sarebbe nato per opera dello Spirito Santo; sarebbe un dio incarnato; si tratta di fantasia colossale che viene ripetuta fino ai nostri giorni."

Se ti puo' consolare,sono dell'dea che il criterio della figliolanza divina,cosi' come quello della resurrezione,
fossero idee molto comuni all'epoca del medio-giudaismo del II tempio,e addirittura,e come si puo' leggere dagli studi fatti sui rotoli di Qumran, (c'e' un frammento che parla di figliolanza divina e ascesa al cielo che non ricordo bene),sugli apocrifi del vecchio testamento del I sec. A.C.,addirittura e' stata trovata una prova archeologica,un frammento di una iscrizione,dove si capisce chiaramente come circolasse gia' nel I sec. A.C. l'idea di un personaggio che sarebbe risorto in 3 giorni come puoi leggere anche ui ----> http://cristianesimoprimitivo.forumfree.net/?t=18462655!

Molte idee erano comuni,la stessa comunita' degli esseni di qumran,in un passo di G.Flavio,vengono descritti come gente pronti al martirio o al sacrificio per le loro idee....

Ci sarebbe altro da dire,ma questi sono solo alcune delle idee che circolavano all'epoca ancro prima della stesura dei testi greci!

Da tutto cio' che ho letto finora,sopratutto dall'ultima mirabile lezione di Cacitti,ho ricavato la convinzione del gesu' storico NON-FIGLIO di DIO.e NON RISORTO!

Come vedi,sei in buona compagnia,ma baso la mia convinzione su studi storici piu' che teologici!

Paolo
 
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Eureka2
view post Posted on 23/7/2007, 15:53     +1   -1




Sulla nascita sull'incarnazione sono assolutamente sicuro che si tratta di colossale mistificazione, provata dalla falsità procurata della nascita di Cristo e quella di Giovanni Battista.

Per quanto riguarda la risurrezione sono confortato da qualche salmo.

Ma rigetto completamente la visita delle donne e quella degli apostoli al sepolcro. La vita di Cristo dopo la risurrezione con gli Apostoli durata 40 giorni.

Si è trattato di far risorgere di domenica e durante i presunti 40 giorni di dare spazio a Pietro per confermarlo papa.

I vangeli sono pieni di inserimenti apocrifi.
 
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Frances Admin
view post Posted on 23/7/2007, 20:19     +1   -1




CITAZIONE
I vangeli sono pieni di inserimenti apocrifi.

Cosa intendi per "inserimenti apocrifi"?
 
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Eureka2
view post Posted on 24/7/2007, 07:38     +1   -1




Francis, perché mi fai questa domanda? Non credo proprio che sia una curiosità, né che tu sia sprovvista della convinzione che i testi dei vangeli siano rimasti integri.

Mancano perfino di un minimo di conoscenza teologica: Cristo che dopo la risurrezione mangia con gli Apostoli, mostra le sue piaghe, incontra tante persone; la finzione di Tommaso che non era presente, mentre non poteva non essere presente, ci sono i riferimenti.

Le donne che vanno ad imbalsamare un corpo dopo tre giorni dalla morte; gli Apostoli che corrono al sepolcro per dare testimonianza della "Sacra Sindone" vista da Pietro.

Si può credere che queste finzioni le abbiano potute scrivere i veri autori dei vangeli? Gli evangelisti erano degli spirituali, erano a conoscenza dei fatti e della teologia.

Tutte queste mistificazioni hanno un solo scopo: fornire supporti alle tante false dottrine.

Luca in premessa del suo vangelo afferma che si è informato 'accuratamente' dei fatti.

Su questi argomenti si può scrivere tanto che lo spazio del tuo forum forse è insufficiente.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 24/7/2007, 08:39     +1   -1




Quindi, in pratica, i veri apocrifi sono i canonici.
 
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Frances Admin
view post Posted on 24/7/2007, 11:54     +1   -1




CITAZIONE
Francis, perché mi fai questa domanda? Non credo proprio che sia una curiosità, né che tu sia sprovvista della convinzione che i testi dei vangeli siano rimasti integri.

La mia era una domanda pertinente alla definizione stessa di "apocrifo" e al suo utilizzo. Non c'è accordo tra le varie confessioni cristiane sul concetto di apocrifo figuriamoci sul suo utilizzo contestuale. A mio avviso stai sbagliando proprio sul piano concettuale, ovvero, prima dovresti definire il tuo concetto di apocrifo, poi elencare quelli che secondo te sono gli "inserimenti apocrifi" nei vangeli canonici. Anche perché non ho capito a quale contesto apocrifo ti riferisci, dal momento che di libri apocrifi ve n'è tanto per il VT (i protestanti considerano e chiamano apocrifi anche i deuterocanonici) quanto che per il NT. Allora dovresti specificare a quale tradizione apocrifa fai rifermento e dopo indicare gli elementi contaminanti della tradizione apocrifa.
 
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Eureka2
view post Posted on 24/7/2007, 13:50     +1   -1




In effetti, Francis, dovrei fare così come tu dici. Mi sono limitato a indicare alcuni episodi che confliggono, che sono inverosimili.

Per fare quello che dici tu andrebbe impostato un lungo testo, simile ad un libro; dare a ciò una continuazione dei fatti e indicare ciò di cui Cristo non può essere l'autore.

Dai tempo al tempo.

C'è qualche cosa che mi impedisce di esprimere questo pensiero? Non credo di dovermi accodare a ciò che esprimono i protestanti o altri. Posso pensarla diversamente?
 
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Frances Admin
view post Posted on 24/7/2007, 14:26     +1   -1




CITAZIONE
C'è qualche cosa che mi impedisce di esprimere questo pensiero? Non credo di dovermi accodare a ciò che esprimono i protestanti o altri. Posso pensarla diversamente?

Certo, ognuno è libero di appoggiarsi alla tradizione relativista che lo conforta di più. Ma fin quando rimaniamo sul vago o sul dato teologico tutto va bene, però se sono introdotti concetti storiografici allora bisogna specificarne l'uso. Credo che tu abbia sbagliato nel definire "apocrifi" i presunti elementi contaminanti dei vangeli. Può darsi che la tradizione apocrifa abbia condizionato qualche passo dei vangeli canonici, ma occorre contestualizzare l'uso delle fonti documentarie degli evangelisti. Ricordiamoci che i vangeli canonici -fino a quando qualcuno non dimostrerà il contrario- sono cronologicamente anteriori al corpus apocrifo del NT. Non si tratta di influssi dell'impianto apocrifo, bensì la concatenazione di fonti orali sistemate sotto il profilo narrativo e sintattico in quattro scritti contenenti una pragmatica e una teologia molto diversa per contenuto e finalità. Si, perché il criterio temporale, sebbene dovrebbe essere integrato sempre e comunque con altri ausili metodologici della scienza biblica, è un indicatore formidabile per l'individuazione dello sviluppo della tradizione evangelica. Se per apocrifi intendi i libri extracanonici del NT, allora ti assicuro che l'influenza di questi sul materiale dei canonici è minima, se non prossima allo zero. Se invece per apocrifi intendi il corpus non canonico del VT, allora il discorso si complica ulteriormente. C'è un ulteriore possibilità: magari con "apocrifi" intendi gli elementi contaminanti confluiti nella tradizione evangelica a seguito della predicazione apostolica e dell'evento post-pasquale. In quest'ultimo caso, dovresti utilizzare una formula pertinente per ciò che stai cercando di comunicare: abbandonare l'espressione "inserimenti apocrifi" e adottare la formula "sviluppo redazionale" o qualcosa di analogo. Questo suggerimento non implica una valutazione del contenuto delle tue riflessioni, ma solo una valutazione di terminologia impropria, e un lessico inopportuno a volte non aiuta a farsi capire dagli interlocutori.
 
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Eureka2
view post Posted on 24/7/2007, 15:35     +1   -1




Francis, ho qualche difficoltà a seguirti. Penso che il problema non sia di poco conto.

Il problema sta nel fatto che è difficile che, pur sapendo che si tratta di intrusioni, non si ha le capacità di affrontare il problema, essendo testi inseriti nei vangeli e nelle Lettere. Io mi riferisco solo a quelli. Già sento dire con meraviglia che parlo dei canonoci.

Ti faccio solo un esempio: Cristo ha solennemente affermato che non sono state comprese le Scritture, perché, egli disse, che i risorti sono come angeli che non sposano e quindi non hanno neppure bisogno di nutrirsi.

Nel vangelo di Luca e di Giovanni si fa vedere Cristo che mangia per 40 giorni. Mentre Luca dimostra che nello stesso giorno Cristo ascende al cielo. E solo gli Apostoli fanno ritorno a Gerusalemme. Poi il vangelo di Giovanni descrive Cristo a Gerusalemme e avviene il fatto di Tommaso che non avrebbe visto Cristo; invece Matteo afferma che Cristo ha incontrato gli Undici sul monte della Galilea.

Lo so che queste cose andrebbero messe in un racconto ben congegnato.

Ti ho accennato solo qualche episodio dubbio.

Ti va di leggerti un mio Link? Te lo segnalo. Forse è un po' noioso per te, ma se hai voglia provaci.

http://www.lachiesadidio.it/070408scritture.html
 
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