Studi sul Cristianesimo Primitivo

GIOVANNI XVIII, 12, chiliarchos e speira

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Serveto
view post Posted on 4/2/2009, 00:09 by: Serveto     +1   -1




Caro giosafat,

CITAZIONE
Questa regoletta sintattica è chiamata Granville Sharp rule (cfr. Porter, pag. 110)

CITAZIONE
Vedi Tito 2:13

L'esistenza di questa "regola" è messa in discussione da Jason BeDuhn (Truth in Translation: Accuracy and Bias in English Translations of the New Testament, University Press of America, 2003) che ricorda le considerazioni dello Smyth (H.W. Smyth, Greek Grammar. Revised by G.M. Messing, Cambridge 1956) alla sezione 1143, che dice:

"Un singolo articolo, usato con il primo o più sostantivi connessi da kai producono l'effetto di un singolo concetto"

Questo è solo in apparenza la regola di Sharp, perché lo Smyth fornisce due esempi: "i generali e i capitani" per indicare gli "ufficiali comandanti" o "le navi grande e le piccole" ad indicare "l'intera flotta". Come puoi vedere i due sostantivi non sono identici, le singole parole non raffigurano la stessa cosa ma un insieme più grande.

Un ulteriore spiegazione è data alla sezione 1144:

"Un articolo ripetuto pone l'accento su ogni parola"

Così quando un autore vuole distinguere due cose in meniera netta mette l'articolo davanti ciascun sostantivo, quando le due cose operano insieme è tolto l'articolo.

Quello che osserviamo in Tito 2,13 è spiegato dallo Smyth nella sezione 1129 della sua grammatica:

"le parole che denotano delle persone, quando vengono usate come categorie, possono omettere l'articolo"

Smyth formisce i seguenti esempi: uomo, soldato, dio. Salvatore si adatta alla stesa descrizione. Oppure si può considerare la sezione 1140:

"Diversi appellativi, trattati come nomi propri, possono omettere l'articolo"

Lo Smyth qui usa l'esempio di "re"; il termine "Salvatore" avrebbe certamente lo stesso livello di definizione per uno scrittore cristiano.

Per questo, soprattutto se "ho theos" funziona come un nome proprio, l'esistenza di un'ipotetica regola di Sharp è sindacabile, ricordando Granville Sharp era mosso da motivi teologici, cioè voleva provare che in Tito 2,13 e 2 Pietro 1,1 Gesù era identificato con "ho theos", identificazione che è respinta da autori come Conzelmann, Jeremias, J.N.D. Kelly.

Shalom
 
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25 replies since 29/1/2009, 21:13   910 views
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