Studi sul Cristianesimo Primitivo

Un buco storico, per E. Salsi

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Saulnier
view post Posted on 30/9/2009, 00:24 by: Saulnier     +1   -1




Cit prof. Filipponi
CITAZIONE
C'è un buco storico nella Storia Romana che riguarda un tempo, breve, di circa quattro anni: riguarda il periodo che precede il regno di Gaio Caligola (37-41): non c'è illuminazione diretta degli storici ufficiali per gli anni 32-35 e c'è penombra per il 31 e per il 36-37.
...ma chi aveva un interesse a non fare conoscere bene questo periodo?
E' ancor più strano che l'oscurità riguardi la provincia di Siria e la sottoprovincia di Giudea, abbandonate a se stesse, dopo la morte di Elio Seiano, il potente capo pretoriano tiberiano, il 18 ottobre del 31, poi mediocremente illuminate intorno al 36-7 fino alla morte di Caligola.

Cit prof.Filipponi
CITAZIONE
Per me il buco non è un caso, ma è opera di una sapiente, lenta e progressiva cesura da parte di uomini tesi a cancellare la figura umana del Cristo, la sua vera storia, la sua biografia.
I tagli su questo periodo sono quelli di un potatore esperto, di epoca costantiniana, che vuol fare fruttificare l'albero della storia, in un unico senso: sono, davvero, tagli provvidenziali per una storia teleologica cristiana, basata su un Gesù figlio di Dio: è chiaro che senza il radicamentio in Dio non esiste storia umana di Gesù e che la sua figura è sbiadita, strana, esangue, insomma risulta un'immagine riflessa.

cit pcerini
CITAZIONE
E' una tesi interessante da discutere questa del presunto silenzio delle fonti sul periodo 32-35.

Il buco storico individuato dal professor Filipponi riguarda la provincia di Siria e la sottoprovincia di Giudea in periodo compreso tra il 32 e il 35 A.D.
Ma c’è un altro buco storico, immediatamente antecedente a questo, e a mio modo di vedere ancora più grave perché ci priva del resoconto storico non solo della Giudea ma anche delle vicende Romane.
Il quindicesimo anno di Tiberio è l’unica data menzionata dai Vangeli, si tratta dell’anno 29 A.D.
Naturale dunque andare a vedere cosa riportano gli storici relativamente a quell’anno e a quelli immediatamente successivi , caratterizzati secondo i Vangeli dalla predicazione del Cristo in Giudea.
Negli Annales, alla fine del libro V, Tacito ci narra degli avvenimenti accaduti sotto il consolato dei due Gemini (A.D. 29). In quest’anno si colloca la morte della madre di Tiberio, Livia che provocò un forte cambiamento nel suo carattere e un incremento di potere da parte di Seiano.
Improvvisamente il testo presenta delle anomalie:

nec ultra deliberatum quo minus non quidem extrema decernerent id enim vetitum, sed paratos ad ultionem vi principis impediri testarentur [lacuna]

L'ultima decisione presa dal senato fu che, se non deliberavano pene estreme, era per il divieto posto dall'imperatore, ma attestavano la loro disponibilità alla vendetta, da cui si sentivano impediti solo dall'autorità vincolante del principe[lacuna]

Dopo questa frase troncata, il testo riprende con :

Quattuor et quadraginta orationes super ea re habitae, ex quis ob metum paucae, plures adsuetudine [lacuna]

Furono pronunciati ben quarantaquattro discorsi sull'argomento, di cui pochi dettati da serie preoccupazioni e i più dall'abitudine all'adulazione[lacuna]

Ancora una lacuna e poi il testo riprende con un discorso diretto:

'mihi pudorem aut Seiano invidiam adlaturum censui'

ho pensato che ciò significasse attirare vergogna su di me e odio addosso a Seiano.”

E come per magia ci ritroviamo in un discorso che si riferisce alle conseguenze del complotto di Seiano, il quale fu giustiziato nell’ottobre del 31 A.D.
La lacuna degli Annales interessa dunque la fine dell’anno 29, tutto l’anno 30, e quasi tutto l’anno 31 A.D.
Inutile dire che si trattava di anni cruciali per la comprensione delle vicende cristiane.
Quello che mi preme sottolineare è che nel Mediceus Prior (datato IX secolo) , conservato alla Biblioteca Laurenziana di Firenze, non risultano anomalie visibili nel testo. La grande lacuna che ha interessato i tre anni suddetti non ha lasciato tracce nel manoscritto archetipo.
Lo scriba ha ricopiato un manoscritto già incompleto e il suo testo è diventato l’archetipo per tutte le altre copie degli Annales in nostro possesso.
Resta da chiedersi se qualche altro storico romano avrebbe potuto darci notizie su questi anni.
In effetti Velleius Paterculus, scrisse in quegli anni una Storia Romana, dedicata al console Vinicius al potere nell’anno 30 A.D.

http://www.archive.org/details/histoireromaine00goog

Riporto di seguito l’introduzione di Jules Pierrot all’Histoire Romaine di Velleius Paterculus, tradotta da Després.

“Il libro di Velleius ci è pervenuto più corrotto di qualsiasi altra opera dell’antichità. Un solo manoscritto della sua Storia Romana si era conservato al convento di Murbach, nell’Alta Alsazia. E’ lì che esso fu scoperto da Beatus Rhenanus. Una prima edizione, fatta secondo questo manoscritto, comparve a Basle nel 1520. Il manoscritto si perse qualche tempo dopo, probabilmente, dice M Schoell, nel trasferimento dalla biblioteca di Murbach al castello di Guebwiler, che i principi-abbati di Murbach costruirono per risiedervi, di modo che non resta più di Velleius che l’edizione originale di Rhenanus, e una collazione del manoscritto, fatta a Basle da Burer, prima che il manoscritto fosse stato inviato a Murbach”

La Storia Romana si arresta, nello stato in cui ci è pervenuta alla morte di Livia nel 29 A.D. ma i critici concordano sul fatto che in particolare la parte finale dell’opera presenti gravi alterazione e risulta visibilmente troncata.
A titolo di esempio riporto la nota nella traduzione di JeanBaptiste Denis Després.

“La fine dell’opera di Velleius è piena di frasi inintellegibili. Il primo testo riporta “deinde, ut Silium Pisonemque tam alterius dignitatem, etc. Vi è senza dubbio una lacuna dopo Pisonemque: ognuno l’ha riempita alla sua maniera”

La dedica al console Vinicius, al potere nel 30 A.D. fa presumere che l’opera di Velleius arrivasse almeno fino a quell’anno.
La lacuna di Tacito si sposa con quella di Velleius, una situazione che non può sorprendere soprattutto dopo aver visto come la censura ha operato riguardo la faccenda di Eleazar
http://cristianesimoprimitivo.forumfree.net/?t=42232860
ma che desta particolare impressione perché interessa anni cruciali della vita del Nazareno.

Sub Tiberio quies è una non verità patente, una quiete artificiale.
 
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23 replies since 13/1/2009, 10:46   1645 views
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