Studi sul Cristianesimo Primitivo

" Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi ! ", analisi sulla nascita e diffusione di questo assai probabile fake

« Older   Newer »
  Share  
barionu
view post Posted on 30/12/2008, 01:44 by: barionu     +1   -1
Avatar

www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

Group:
Member
Posts:
8,424
Reputation:
0
Location:
Gotham

Status:


Una traccia

http://it.wikipedia.org/wiki/Cesario_di_Heisterbach

http://it.wikipedia.org/wiki/Arnaud_Amaury


Un articolo di F. Zambon




Il vero massacro dei Catari


Repubblica - 07 febbraio 2007 pagina 50 sezione: CULTURA

Sul Corriere della Sera di mercoledì 31 gennaio, Vittorio Messori propone la
costituzione di una "Lega anticalunnia" in difesa dei cattolici, allo scopo di
rettificare - basandosi «sui dati esatti e sui documenti autentici» - alcune
verità storiche che sarebbero deformate da "falsi miti". Il "falso mito" che
Messori prende di mira nell' articolo è lo sterminio dei catari, con
particolare riferimento a un episodio della Crociata scatenata da papa
Innocenzo III per debellare l' eresia catara nel Mezzogiorno francese, la presa
e il sacco di Béziers (1209).

Ma altro che dati esatti e documenti autentici!
Gran parte di quelle che ammannisce Messori sono delle vere enormità dal punto
di vista storico. Sorvoliamo su pure invenzioni a scopo di calunnia (queste
sì!), come il fatto che i catari sarebbero stati seguaci di una «cupa, feroce,
sanguinaria setta di origine asiatica». È ben noto da innumerevoli fonti, per
lo più cattoliche, che essi praticavano la forma più rigorosa di non violenza,
astenendosi dall' uccisione sia degli uomini sia degli animali. Alcuni
contadini impiccati a Goslar nel 1051, fra le prime vittime della repressione
cattolica, furono accusati di eresia e condannati solo per aver rifiutato di un
uccidere un pollo! Ma veniamo alla strage perpetrata dai crociati a Béziers il
22 luglio 1209, all' inizio della Crociata albigese. Messori afferma che se
eccidio ci fu, esso fu giustificato «dall' esasperazione provocata dalla
crudeltà dei càtari, che non solo a Béziers da anni perseguitavano i
cattolici».

Ora, a parte il paradosso di presentare come persecutori coloro che
furono perseguitati per oltre un secolo in tutta Europa, proprio il caso di
Béziers mostra esattamente il contrario di quanto vorrebbe farci credere
Messori: i cattolici erano così poco esasperati dai catari, che la ragione per
cui la città fu attaccata e distrutta fu il rifiuto da parte dei suoi abitanti,
fedeli alla propria autonomia municipale e ai propri princìpi di tolleranza, di
consegnare ai crociati i circa duecento sospetti di eresia (tanti erano) di cui
il vescovo Renaud de Montpeyroux aveva provveduto a stilare la lista. Ma tutta
la ricostruzione del sacco di Béziers proposta nell' articolo è pura
deformazione storica, costellata di clamorosi errori e falsificazioni. In
particolare per quanto riguarda la frase che avrebbe pronunciato il legato
pontificio Arnaldo Amalrico, allora alla guida dei crociati, in risposta ai
suoi uomini che gli chiedevano che cosa fare della popolazione, in maggioranza
cattolica: «Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi», avrebbe risposto.
Messori nega l' autenticità di questa frase, che è riportata da un autore
tedesco,

il monaco cistercense Cesario di Heisterbach, nel suo Dialogus
miraculorum
.

Per svalutarne l' attendibilità, egli afferma che l' opera di
Cesario sarebbe stata scritta sessant' anni dopo i fatti. Peccato che a quest'
epoca Cesario fosse già morto da quasi trent' anni. In realtà il Dialogus fu
scritto fra il 1219 e il 1223, appena una decina d' anni dopo il sacco di
Béziers. Certo, l' autenticità della frase attribuita ad Arnaldo è stata molto
discussa dagli storici; ma oggi si tende a ritenerla del tutto plausibile,


essendo stata dimostrata la molteplicità e attendibilità delle fonti dirette di
cui disponeva Cesario. Comunque, autentica o no, la frase (che in realtà suona
così nel testo di Cesario: «Massacrateli tutti, perché il Signore conosce i
suoi», con una riconoscibile citazione della Seconda lettera a Timoteo di san
Paolo), corrisponde esattamente a ciò che avvenne e, contrariamente a quanto
sostiene Messori, trova riscontro in numerose altre fonti contemporanee.

La più
sconvolgente è proprio la lettera ufficiale che Arnaldo in persona, insieme
all' altro legato pontificio Milone, scrisse al papa per riferirgli l' accaduto
e che si può leggere nel volume 216 della Patrologia latina: «La città di
Béziers fu presa e, poiché i nostri non guardarono a dignità, né a sesso, né a
età, quasi ventimila uomini morirono di spada. Fatta così una grandissima
strage di uomini, la città fu saccheggiata e bruciata: in questo modo la colpì
il mirabile castigo divino».



I nostri, dice Arnaldo: siano stati tutti gli
assalitori a compiere la strage o solo i cosiddetti "ribaldi" (ossia i
mercenari al seguito dell' esercito crociato), Arnaldo se ne assume pienamente
e trionfalmente la responsabilità, parlando di "mirabile castigo divino". Il
numero di morti di cui si vanta è sicuramente esagerato, come lo è quello
fornito da altri testimoni e cronisti (qualcuno parlò addirittura di
centomila): si voleva indicare solo una mattanza straordinaria, che restò a
lungo nella memoria della gente. Ciò che avvenne fu proprio quel che lascia
intendere la frase attribuita ad Arnaldo: fu compiuto uno sterminio
indiscriminato degli abitanti di Béziers, cattolici ed eretici, uomini e donne,
vecchi e bambini.

Se gli argomenti della "Lega anticalunnia" che Messori
propone di costituire sono quelli addotti nel suo articolo, temo che per essa
non si aprano grandi prospettive. E credo che la Chiesa non abbia davvero
bisogno di questa nuova e goffa forma di "negazionismo" per difendere i propri
valori e propri princìpi. -

FRANCESCO ZAMBON




Invito tutti gli studiosi a un loro contributo....con tuuuutta la calma del caso.



zio ot :mf_bookread.gif:

Edited by barionu - 30/12/2008, 02:03
 
Top
4 replies since 28/12/2008, 14:46   1092 views
  Share