Studi sul Cristianesimo Primitivo

GIOVANNI IL NAZIREO DETTO "GESÙ CRISTO" E I SUOI FRATELLI, di Emilio Salsi

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JohannesWeiss
view post Posted on 24/9/2008, 20:54 by: JohannesWeiss     +1   -1




CITAZIONE (Frances Admin @ 24/9/2008, 19:24)
C'è infatti la tendenza, seriosa, da parte degli opinionisti cattolici a conferire lo status più infimo alle produzioni editoriali del Jesus Seminar, nel contempo innalzando i lavori di teologia spicciola ai ranghi superiori, indice di eloquente faziosità.

Verissimo. Proprio sull'Avvenire di oggi c'è una "recensione" di Massimo Introvigne al libro di Augias/Cacitti (un inciso: santa pazienza! non si poteva proprio trovare una "firma" un po' più competente in materia di Introvigne????) dove, come esempio di "scientismo" e di metodologia arbitraria e tendenziosa, si fa riferimento proprio a Crossan e ai "colori" del Five Gospels. Questa storia del puntare il dito contro i "colori" ormai è divenuta un classico. E io mi dico: vabbé sui difetti del Five Gospels si potrebbero scrivere pagine e pagine... e tuttavia che cosa c'è veramente di male in questo tentativo di colorare le parole dei vangeli in base al loro grado di vicinanza al Gesù storico? Colori a parte, collocare un logion, un apoftegma, un racconto di miracolo lungo la scala dei vari stadi della tradizione, non è semplicemente ciò che fa qualsiasi esegeta che si ponga nell'ottica della Traditiongeschichte?
Criticabile sarà semmai il fatto che il criterio decisivo per assegnare il "colore" sia il voto... perché non ha nessun senso sommare singoli voti, ognuno dei quali ha senso solo all'interno della visione complessiva e della metodologia del singolo autore, che sono diverse da quella degli altri a cui si va a sommare...
Ma di per sé la faccenda dei colori non ha proprio niente di scandaloso. Non è altro che una versione semplificata di ciò che l'esegesi storico-critica fa da sempre.
Ma il punto è: Introvigne conosce l'esegesi storico-critica (compresa quellacattolica)?
E soprattutto... perché dev'essere lui a cimentarsi con queste cose?
Le facoltà di teologie cattoliche non hanno forse valenti storici ed esegeti? Perché non parlano? Non vogliono? O non viene loro permesso?
 
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18 replies since 24/9/2008, 06:07   2061 views
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