Studi sul Cristianesimo Primitivo

Dio scritto in rosso, ma Gesù e Spirito Santo ?

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Hard-Rain
view post Posted on 1/4/2008, 10:41 by: Hard-Rain     +1   -1




La nomina sacra è un uso che i cristiani hanno mutuato dagli ebrei. Se leggi i papiri più antichi della LXX - di fattura ebraica in quanto scritti ben prima di Cristo - questi hanno la nomina sacra e ce ne sono di quelli molto originali, con il tetragrammaton in ebraico o lettere ebraiche in mezzo al testo greco, altre volte le abbreviazioni sono in greco. Nei papiri greco romani si usava abbreviare le cifre, ma questo più dal II secolo d.C. in poi, per esempio invece di dwdeka, puoi trovare ib (iota + beta) perchè ogni lettera greca ha un valore numerico come quelle ebraiche danno luogo alla ghematria.

Guarda ad esempio questo documento, c'è il tetragrammaton IAW per Jahweh, il manoscritto è il 4QLXXLev "b", contiene una piccola porzione del Levitico, è datato al I secolo avanti Cristo:

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/4Q12...204QLXXLevB.jpg

Questo invece è il P.Fouad 266b, contenente il tetragrammaton in lettere ebraiche/aramaiche in contesto greco:

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/PFouad%20266%20b.jpg

Questo è il P.Oxy 3522 (I sec. d.C.) con tetragrammaton in paleo ebraico:

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/POxy3522.jpg

Per trascrizioni e commenti rimando al mio sito, alla parte sulla LXX: https://digilander.libero.it/Hard_Rain/LXX.htm

Nei manoscritti neotestamentari è abbreviato anche pneuma (Spirito) perchè fa parte della trinità, così come Gesù, Dio, ecc... Comunque non esistono regole formali, non esiste un "libro" dove sia scritto come si dovesse procere, alcune abbreviazioni sono a tre caratteri, altre a due, dipende dagli scribi e dal periodo.

Anche le spaziature in un papiro a volte sono un indice di fattura ebraica, tutti i manoscritti erano composti con la tecnica della scriptio continua per risparmiare spazio come si sa, ma in quelli ebraici vi era il problema supplementare della mancanza della vocalizzazione, in alcuni casi distaccare una preposizione era fondamentale altrimenti non si sarebbe capito molto del senso, quindi chi scriveva in ebraico aveva tendenzialmente la forma mentis di staccare qualche parola, nei manoscritti mishnici (non vocalizzati) si vede molto bene, di conseguenza anche gli ebrei che scrivevano in greco mantennereo questa tendenza. Un manoscritto composto da un greco-romano tendenzialmente non ha una spaziatura nemmeno a cercarla con la pila, quelli di fattura ebraica invece ne hanno anche se scritti in greco. Guarda il caso limite del P.Ryl. Gk. 458 (II sec. a.C.): https://digilander.libero.it/Hard_Rain/PRyl...%20Gk%20458.jpg

Saluti.

Edited by Hard-Rain - 1/4/2008, 11:57
 
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