CITAZIONE
La domanda.
Se quanto sopra dovesse corrispondere al vero, seppure con le dovute correzioni, quando si incontrava la parola che identificava Gesù, oppure Gesù Cristo, o anche la parola Spirito, Spirito di Gesù, o sopratutto Spirito Santo, evidentemente nel NT (vangeli ed epistole negli stralci più antichi che si sono conservati) vieniva rispettata tale regola?
L'uso di tracciare i nomi divini in inchiostro rosso (o altro colore) non era una regola, ma una modus scribendi discrezionale degli scribi. La scrittura in inchiostro rosso dei nomi divini non è così comune come generalmente si ritiene. Al contrario, i
nomina sacra, ovvero le abbreviazioni dei nomi divini (es. Iesous=Is o "Ie", o "Ies") era una pratica scrittoria abbastanza comune, che ci è stata trasmessa da molti manoscritti. Inoltre, l'inchiostro rosso di solito aveva tutt'altra funzione: segnare la punteggiatura, correzioni, tracciare i numerali attraverso il sistema di numerazione ionico, o abbreviare nomi di persona.
CITAZIONE
Se si, ritenete "originale" tale attenzione o si tratterebbe di una "immediata aggiustatina" rispetto algli originali, a supporto delle varie dottrine (trinità per tutte) ?
L'abbreviazione dei nomi divini in inchiostro rosso si riscontra in alcuni manoscritti databili dal II secolo in poi. I nomina sacra, invece, sono molto comuni e attestati in molti manoscritti a partire dal II secolo. Ma attenzione, l'abbreviazione dei nomi divini non riguarda solo i nomi che compongono la trinità, ma anche sostantivi generici come "anthropos" (uomo), "Kyrios" (Signore), etc.