Studi sul Cristianesimo Primitivo

Interpretazione di Marco 15:7, Barabba e il tumulto

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Hard-Rain
view post Posted on 31/1/2008, 20:40 by: Hard-Rain     +1   -1




Volevo confrontarmi con voi sulla interpretazione del passo di Marco 15:7

Marco 15:7 ên de ho legomenos Barabbas meta tôn stasiastôn dedemenos hoitines en têi stasei fonon pepoiêkeisan

La CEI traduce per esempio come: “Un tale chiamato Barabba si trovava in carcere insieme ai ribelli che nel tumulto avevano commesso un omicidio”

Mi interessava cercare di capire a chi riferire in questo caso il pronome hoitines. Qui abbiamo due elementi: Barabba, il quale si trovava in carcere assieme a dei ribelli (stasiastôn), meta + genitivo ha giustamente il senso di “assieme a”.

Letteralmente potremmo tradurre: Era (il) cosiddetto Barabba assieme ai ribelli incarcerato (dedemenos è al singolare).

A questo punto abbiamo il pronome hoitines che è il plurale (nominativo) di hostis che viene reso di solito come “il quale”. Al plurale dovremmo renderlo con “i quali”. La nostra traduzione diventerebbe quindi:

Mc. 15:7 Era (il) cosiddetto Barabba assieme ai ribelli incarcerato i quali nel tumulto avevano commesso un omicidio.

Ma chi aveva commesso un omicidio? Barabba assieme a quelli con cui è incarcerato o solo quelli che erano in carcere assieme con lui? Si riesce a stabilire chi sia riferito in questo caso dal pronome hoitines?

Sfortunatamente una analisi del lessico del vangelo di Marco non ci aiuta mai. Marco usa hoitines solamente altre tre volte, si tratta di:

Mc. 4:20, qui è riferito a “quelli che ricevono il seme della terra buona”

Mc. 9:1, qui è riferito ad “alcuni dei presenti”

Mc. 12:18, qui è riferito ai Sadducei che interrogano Gesù

In tutti e tre questi casi, sfortunatamente, non abbiamo un caso simile a Mc. 15:7 in cui un singolo è accomunato a una pluralità, abbiamo solo insiemi ben definiti di persone, univocamente determinati. Il dubbio, quindi, rimane. Solo da una lettura comparata con Luca è possibile risolverlo. Ma... quanto è affidabile Luca? Luca tenta di correggere meglio Marco oppure è Marco che si spiega in modo ambiguo?

IL TUMULTO (stasis)

Altra questione: Marco qui dice che c’era stato un tumulto. Ma a quale tumulto allude? Possibile che intendesse quello della notte precedente in cui fu arrestato Gesù? Dopo una rivolta accaduta solo un giorno prima si proponeva già di liberare uno di questi detenuti? Si potrebbe intendere che qualcuno finì in carcere a seguito del tumulto (avvenuto in seguito all’arresto di Gesù?) ma Barabba era già in carcere da tempo per altri fatti. Purtroppo il testo non aggiunge altro.

Marco usa per “tumulto” la parola “stasis” che non usa mai altrove, quindi anche in questo caso è difficile rendersi conto di cosa stia parlando. Anche i “ribelli” sono “stasiastôn”, termine che non ha altri riscontri. Luca usa lo stesso lessico di Marco, parlando di stasis. Nel caso di Luca, siccome egli non menziona mai gli altri detenuti che erano in carcere con Barabba, è evidente che Barabba era coinvolto nella sedizione (greco stasis) e nell'omicidio.

Potrebbe, eventualmente, essere uno dei tumulti “storici” di cui parla Giuseppe Flavio oppure quello menzionato da Filone di Alessandria, verificatisi magari non proprio quell’anno ma l’anno prima o mesi prima?

Vediamoli, questi episodi. Escludo sicuramente Ant. 18:55-59 (episodio dei busti dell'imperatore) perchè, semplicemente, si svolse a Cesarea e non a Gerusalemme. Escludo ovviamente anche la questione samaritana raccontata in Ant. 18:85-89). Ma escludo anche il passo di Filone di Alessandria, Legatio ad Caium, 299-305, l'episodio degli scudi votivi, Pilato seguì il consiglio dei Giudei e non ci fu alcuna rivolta.

Cosa rimane? Un episodio molto interessante: Ant. 18:60-62, il cosiddetto episodio dell'acquedotto che causò una rivolta proprio a Gerusalemme nel corso della quale ci furono anche dei morti tra i Giudei. Ora, vi faccio notare che Giuseppe Flavio scrive a conclusione dell'episodio: "Così terminò la sommossa". Sommossa qui nel testo greco è proprio "stasis", la stessa parola che usano Marco e Luca (solo in quel punto dei loro vangeli). E subito dopo l'episodio dell'acquedotto sapete cosa si trova? Proprio il testimonium flavianum, introdotto con le celebri parole: "Ci fu verso quel tempo Gesù (...)". E se Barabba, mi chiedo, fosse stato gettato in carcere durante l'episodio detto dell'acquedotto? Si trovava in carcere da qualche tempo e poi ci fu la vicenda di Gesù. Io ritengo improbabile che siano vere entrambe le seguenti affermazioni: i) il tumulto (stasis) di cui parlano Mc e Lc si verificò a causa dell'arresto di Gesù; ii) Barabba era coinvolto in questo tumulto. Attenzione che ho detto entrambe queste proposizioni. Infatti mi sembra assurdo pensare che Barabba sia stato arrestato la stessa notte di Gesù e poi subito dopo qualche ora si pensi di rilasciarlo senza neppure giudicarlo. Gesù era stato sentito dai Giudei e da Pilato, ma questo Barabba quando fu interrogato? Se il tempo di Pilato fu impegnato per Gesù, come poterono interrogarlo? Ricordo qui che già normalmente si ritiene che ci sia stato poco tempo per processare il solo Gesù (alcuni usano questo argomento per criticare la storia raccontata dai sinottici), figuriamoci per processare addirittura due persone in due processi distinti. Possibile che intendessero rilasciare Barabba senza neppure giudicare il crimine che aveva commesso? In aggiunta a queso se fosse stato colluso con il movimento di Gesù è possibile che la folla non lo avesse richiesto così a gran voce. Inoltre ritengo che l'evangelista avrebbe sicuramente detto qualcosa di più al riguardo. L'unico episodio storicamente noto dalle fonti letterarie, l'unico tumulto di grande portata che potrebbe quadrare è la rivolta dell'acquedotto, supposto che sia accaduta qualche tempo prima dell'arresto di Gesù.

Stasis è usato per la rivolta dell'acquedotto (da G.F.) come da Mc. e Lc. per la rivolta di Barabba. Nel resto dei vangeli non è mai usato. Stasis è impiegato con senso di discussione animata tra persone (cfr. At. 15:2, 23:10, 23:7) oppure con significato effettivamente più vicino a rivolta, tumulto, sedizione (At. 24:5, 19:40). Epistasis è usato con senso di sommossa in At. 24:12.

Solitamente però gli Atti usano per tumulto o rivolta le parole taracos (19:23, 12:18), thorubos (At. 20:1, la usa anche Giuseppe Flavio per altre rivolte) oppure il verbo sugcw (At. 21:27 e 21:31).

Edited by Hard-Rain - 31/1/2008, 23:57
 
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