Studi sul Cristianesimo Primitivo

Sicari, alcune precisazioni

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Hard-Rain
view post Posted on 3/12/2007, 22:41 by: Hard-Rain     +1   -1




Molto interessante. Una delle ipotesi che è stata fatta nel forum biblico è che derivi appunto dall'ebraico dove abbiamo diverse radici candidate a una spiegazione, oltre alla menzione di Giuda da Qeriòt. In ebraico esiste la nozione grammaticale di alef prostètica che nei casi trattati dà luogo ad un suono iota. Ebbene, se questa alef viene aggiunta per facilitare la pronuncia del termine, allora si ottiene la traslitterazione greca Isk-; senza l'alef prostètica abbiamo invece la forma Sk- dal momento che la prima lettera del termine sarebbe una he, difficilmente udibile quando la parola veniva pronunciata. Dettagli nell'articolo online:

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/ISCARIOTA.pdf

La teoria dell'inversione delle lettere da isk- a sik- richiede in aggiunta la scrittura di un omicron al posto dell'omega, sta in piedi soltanto se si presuppone la volontà di manipolare il termine. Anche passando attraverso la versione ebraica della parola "sicario" non è possibile ottenere una soluzione soddisfacente, come è stato dimostrato dagli utenti del forum biblico. Se poi consideriamo il vangelo di Marco, quello che i biblisti considerano essere il più antico, il primo ad essere composto, esso ci mostra quella curiosa forma Iskariwth (th = theta) dove la parte finale -wth (omega + theta) è molto simile al prefisso del plurale ebraico -ot, che termina per tav (che in greco è traslitterato con theta).
 
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167 replies since 24/11/2007, 01:15   4084 views
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