Studi sul Cristianesimo Primitivo

Sicari, alcune precisazioni

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Hard-Rain
view post Posted on 24/11/2007, 01:15     +1   -1




Dal momento che mi è impossibile rispondere direttamente a causa di una censura dittatoriale sul cui stile non esprimo giudizi (si commenta da sola...) riporto qui la seguente affermazione tratta dal forum di Veritas:

CITAZIONE
La figura del sicario non nasce in occasione degli eventi che precedettero di poco lo scoppiò della ribellione messianista, che portò alla prima Guerra Giudaica, come afferma Eusebio da "Bologna", ma risale a molto prima della nascita di Gesù, come attestano editti promulgati da consoli contro i "maghi" ed i "sicari". Durante la guerra giudaica i sicari si riunirono in una vera e propria organizzazione estremista all'interno del fronte messianista zelota.

Il termine latino sicarius era usato comunemente per un assassino generico. E' una espressione attestata già in Cicerone, vissuto tra il 106 a.C. e il 43 a.C.: aliquem inter sicarios accusare (defendere), quaestio inter sicarios sono espressioni note per dire accusare (o difendere) qualcuno dall'accusa di assassinio (generico) oppure istituire una istruttoria per assassinio. Gli editti (il testo, please, e le circostanze storico-politiche) non provano certo che fossero diretti contro i sicari ebrei di cui parla Giuseppe Flavio, intesi come particolare gruppo di zeloti. I sicari della guerra giudaica non erano una corporazione di tutti gli assassini generici della terra di Israele, erano una ben determinata organizzazione politica, diversa dalle altre che aveva obiettivi ben precisi e non uccideva a casaccio. Un decreto repubblichino del 1944 legge: "(...) l'ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini, contro i sicari e i gruppi complici del nemico (...)", secondo i criteri di veritas dovremmo dedurre che qui il testo intende i sicari ebraici di cui parla Giuseppe Flavio, solo perchè c'è scritto "sicari"?!?!?! Giuseppe Flavio fa risalire la nascita del gruppo dei sicari ebrei a non prima del 52 d.C. e non molto tempo dopo questa data. Nessuna fonte (compreso il Nuovo Testamento) utilizza mai il termine sicarius (affibbiato ai combattenti della guerra giudaica, da non confondere con gli assassini generici!) prima del 52 d.C. Veritas utilizza in modo fraudolento la testimonianza di Ippolito di Roma (il testo greco non fornisce alcun riferimento temporale, inoltre è una testimonianza di scarso valore storico) e soprattutto l'Epistula Apostolorum, estrapolandone un passo senza tenere conto del contesto e della impossibilità che potesse contenere anche il nome di Giuda Iscariota, con lo scopo di affermare che i sicari (quelli ebrei di cui parla Giuseppe Flavio) esistevano da molto prima del 52. Inoltre ignora che per come ci sono pervenuti i testi è molto difficile sul piano linguistico ricondurre la parola Iscariota (l'appellativo di Giuda) al latino sicarius che corrisponde al greco sikarios. Anche supponendo il passaggio attraverso la lingua ebraica, una corrispondenza linguistica dà risultato negativo. La possibilità che Giuda fosse un sicario si basa appunto sulla negazione di Giuseppe Flavio (che invece è utilizzato in altre circostanze, se torna utile), sull'Epistula Apostolorum e su Ippolito di Roma ma non è difficile rendersi conto come occorra forzare non poco quei testi per leggervi quello che torna utile. Infine la tanto sbandierata teoria delle versioni latine non regge, perchè esistono parole ebraiche che potrebbero spiegare meglio la derivazione del nome che non il latino sicarius e addirittura la dicotomia che si è originata nella versione del nome che inizia per Sc- e in quella per Isc-. Da una stessa parola ebraica potevano originarsi pronunce con la "s" oppure con il suono "i". Soluzioni alternative e assai più probabili sul piano linguistico come Is Qeriot non sono state neppure prese in considerazione da Veritas, neppure per confutarle (tralascio soluzioni più complicate che senza essere esperti di ebraico od aramaico è impossibile trovare da soli).

Per tutti i dettagli si rimanda al documento:
https://digilander.libero.it/Hard_Rain/ISCARIOTA.pdf

Edited by Hard-Rain - 24/11/2007, 01:41
 
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Frances Admin
view post Posted on 24/11/2007, 01:25     +1   -1




Vorrei aggiungere il mio piccolo contributo riguardo l'affermazione in OR:

CITAZIONE
La figura del sicario non nasce in occasione degli eventi che precedettero di poco lo scoppiò della ribellione messianista, che portò alla prima Guerra Giudaica, come afferma Eusebio da "Bologna", ma risale a molto prima della nascita di Gesù, come attestano editti promulgati da consoli contro i "maghi" ed i "sicari". Durante la guerra giudaica i sicari si riunirono in una vera e propria organizzazione estremista all'interno del fronte messianista zelota.

Editti consolari contro i Sicari... :shifty:

Forse si riferisce alla Lex Cornelia de sicariis et veneficiis emanata da Silla nel 81 a.C. Peccato che questa legge si applicava all'homicidium in senso lato, nella cui categoria ricadevano anche i delitti sediziosi e i reati di magia. In secondo luogo, Silla nell'81 era dittatore, diventerà console per la seconda volta nell'80 a.C., quindi è proprio fuori luogo parlare di "editti consolari". Terzo e punto dolente, i sicari previsti dalla Lex Cornelia non erano certo quelli palestinesi, ma tutti i rei che si macchiavano di reati rientranti nella categoria.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 24/11/2007, 01:39     +1   -1




Anche un decreto della R.S.I. emanato nel 1944 parla di "sicari". Che dici, lo segnalo a Veritas? Che gli possa essere utile per le sue "ricerche" riguardante l'unione assassini anonimi del tempo della guerra giudaica?

Edited by Frances Admin - 24/11/2007, 01:42
 
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Frances Admin
view post Posted on 24/11/2007, 01:50     +1   -1




CITAZIONE
Anche un decreto della R.S.I. emanato nel 1944 parla di "sicari". Che dici, lo segnalo a Veritas? Che gli possa essere utile per le sue "ricerche" riguardante l'unione assassini anonimi del tempo della guerra giudaica?

Chissà, forse esisteva anche un sindacato dei sicari in difesa dei diritti della categoria! :1082.gif:
 
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Frances Admin
view post Posted on 3/12/2007, 22:34     +1   -1




Oggi ho consultato per una ricerca il lessico di greco attico di Fozio, patriarca di Costantinopoli nel IX secolo. Per curiosità ho cercato anche i lemmi Iscariotes/Iscarioth e Sicarioth/Sicariot, ma il lessico di Fozio non li contempla. Il greco attico, essendo una delle tante varietà del greco classico non è il greco ellenistico dei quattro vangeli, ma mi sembra alquanto singolare che un erudito come Fozio non menzioni il lemma e varianti. Mi sto convincendo sempre più che "Iscariotes/Iscarioth" non derivi dal greco e se non deriva da questa lingua, è inutile ipotizzare caduta di vocali o inversione di sillabe come in "Sicariot".
 
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Hard-Rain
view post Posted on 3/12/2007, 22:41     +1   -1




Molto interessante. Una delle ipotesi che è stata fatta nel forum biblico è che derivi appunto dall'ebraico dove abbiamo diverse radici candidate a una spiegazione, oltre alla menzione di Giuda da Qeriòt. In ebraico esiste la nozione grammaticale di alef prostètica che nei casi trattati dà luogo ad un suono iota. Ebbene, se questa alef viene aggiunta per facilitare la pronuncia del termine, allora si ottiene la traslitterazione greca Isk-; senza l'alef prostètica abbiamo invece la forma Sk- dal momento che la prima lettera del termine sarebbe una he, difficilmente udibile quando la parola veniva pronunciata. Dettagli nell'articolo online:

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/ISCARIOTA.pdf

La teoria dell'inversione delle lettere da isk- a sik- richiede in aggiunta la scrittura di un omicron al posto dell'omega, sta in piedi soltanto se si presuppone la volontà di manipolare il termine. Anche passando attraverso la versione ebraica della parola "sicario" non è possibile ottenere una soluzione soddisfacente, come è stato dimostrato dagli utenti del forum biblico. Se poi consideriamo il vangelo di Marco, quello che i biblisti considerano essere il più antico, il primo ad essere composto, esso ci mostra quella curiosa forma Iskariwth (th = theta) dove la parte finale -wth (omega + theta) è molto simile al prefisso del plurale ebraico -ot, che termina per tav (che in greco è traslitterato con theta).
 
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Frances Admin
view post Posted on 3/12/2007, 23:09     +1   -1




CITAZIONE
Ebbene, se questa alef viene aggiunta per facilitare la pronuncia del termine, allora si ottiene la traslitterazione greca Isk-; senza l'alef prostètica abbiamo invece la forma Sk- dal momento che la prima lettera del termine sarebbe una he, difficilmente udibile quando la parola veniva pronunciata. Dettagli nell'articolo online:

Qual è la lettera che in ebraico che sta per "k"? Bisogna vedere se si tratta della "kaf" con o priva di dagesh. Nel primo caso in greco si traslittera con la lettera "chi", nel secondo caso con la "kappa". Nel caso di "sachar" di cui abbiamo già discusso, il suono "ch" (kaf priva di dagesh) si traslittera con la "chi" greca. Potrebbe trattarsi anche di una "qof" che in greco si traslittera ugualmente con la "kappa". Un'altra cosa, la vocale prostetica (o protesica) esiste anche in greco, ma è una vocale corta, che può quindi cadere. Siamo sicuri che Gerolamo stava traslitterando il termine ebraico? O forse quello che vedeva nei manoscritti greci?

CITAZIONE
il primo ad essere composto, esso ci mostra quella curiosa forma Iskariwth (th = theta) dove la parte finale -wth (omega + theta) è molto simile al prefisso del plurale ebraico -ot, che termina per tav (che in greco è traslitterato con theta).

Questo lo trovo molto convincente, anche se la maggior parte dei sostantivi con la forma plurale ot, in ebraico sono quelli femminili, ma ci sono varie eccezioni a questa regola.

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A prescindere di quale essere una soluzione soddisfacente per questo enigma, chi legge dall'esterno del forum, dovrebbe intuire quanto sia complesso lavorare con le lingue antiche, sopratutto quando per un lemma non si hanno a disposizione esempi paralleli nella letteratura antica. Chi prospetta soluzioni facili e altrettanto presuppone che il termine Iscarioth/Iscariotes sia stato manomesso appositamente per celare le origini ambigue di un personaggio neotestamentario, dovrebbe sapere che prima delle nostre discussioni c'è stata tutta una generazione di studiosi che non è riuscita a venire a capo della faccenda. Ognuno può credere a alle ipotesi che più lo soddisfano, ma personalmente non credo che il termine "Iscarioth" derivi dal greco "sikarios" o dal latino "sicarius", come non credo che derivi da "Ish Qarioth". Queste due teorie, sono vecchie, insoddisfacenti e non rispettano i criteri di traslitterazione della lingua greca.
A beneficio dell'utenza, ribadiamo, inoltre, che questo forum, ha come finalità quella di supportare la ricerca sul cristianesimo primitivo. Noi non gradiamo invischiarci in polemiche sterili con altri forum, dove ci fanno la guerra per un termine greco di cui forniamo diverse interpretazioni linguistico-etimologiche. La ricerca seria, contempla tutte le possibili soluzioni offerte e dopo averle attentamente vagliate, si sceglie quella più ragionevole. Ma l'esito, ancorché essere il presupposto, deve essere la fase finale dello studio.
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Edited by Frances Admin - 3/12/2007, 23:46
 
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Hard-Rain
view post Posted on 3/12/2007, 23:37     +1   -1




Girolamo dà come unica spiegazione quella di Issachar (dove peraltro c'è una caf). Io penso che egli non abbia certo traslitterato dall'ebraico ma abbia solo confermato la tradizione della vetus latina, trovandosi davanti comunque a un termine difficilmente spiegabile.

Una regola che ho notato è che in ebraico i nomi stranieri che iniziano con due consonanti, prendono sempre l'alef prostetica. Per esempio, dal latino stadium abbiamo iztadion, ecc... Una parola strana che compare però nell'ebraico mishnico (qui ci sarebbe il problema di stabilre come sia entrata in ebraico questa parola) è Isqaria (q = kuf) che si trova in Nega'im 12,1. Questa parola strana al plurale darebbe luogo ad Isqariot. La lezione preferita in Neg. 12,1 è proprio Isqaria ma vi sono varie letture: Iskaria (k = caf) che attesta un cambio caf kuf in ebraico ma soprattutto Iskedia. Iskedia non è un termine casuale, in greco skedia è una zattera, una imbarcazione rudimentale o anche un ponte di legno. Gli ebraisti pensano che Isqaria (che nei vari mss. è scritta anche in altre forme, come ho detto) derivi proprio dal greco skedia (notare l'aggiunta dell'alef prostetica, derivando da un termine straniero che inizia per due consonanti). E' possibile che Iskariwth (greco) derivi anche da un simile termine che identificherebbe Giuda come costruttore di zattere o ponti di legno, un mestiere. La versione latina potrebbe essere derivata da qualcosa di più simile a skedia, che è privo dello iota. I codici greci avrebbero invece riportato il suono della pronunica ebraica (simile ad uno iota).

Se il termine era ebraico, non dobbiamo dimenticare che è stato trasmesso oralmente soprattutto da pagani, che conoscevano approssimativamente la pronuncia ebraica (a parte i primi giudeo-cristiani). Qualche scambio fonetico, io avevo ipotizzato persino il kappa gamma (addirittura in ebraico: kuf contro gimel, vi sono esempi in tal senso), è possibile che ci sia stato. Però l'inversione di sigma e iota dà luogo a qualcosa di abbastanza diverso, si ottiene una fonetica diversa rispetto a Iskariwth.

Per i dettagli, dato che l'argomento è "tosto", non c'è rimedio se non sciropparsi le 48 pagine che abbiamo scritto assieme agli utenti del forum biblico ebraico. Chiaramente il documento non ha la pretesa di fornire la soluzione delle soluzioni ma solo evidenziare gli scenari grammaticali possibili, per così dire, che potrebbero aver portato ad Iscariwth. Se il lettore li giudicherà insufficienti potrà sempre ritornare alla tesi del Giuda sicario in alternative alle proposte fatte.

CITAZIONE
Queste due teorie, sono vecchie, insoddisfacenti e non rispettano i criteri di traslitterazione della lingua greca.

Sono d'accordo, però Is Qeriòt a mio avviso soddisfa le regole di traslitterazione greca, la LXX scrive Qeriòt proprio Kariwth con omega e theta finale. Formalmente la variante dei codici greci sarebbe spiegata con in più le lezioni del Beazae Cantabrigensis che, limitatamente a Giovanni, parlano di Ioudas apo Kariwth. Ovviamente bisogna però riferirsi al vangelo di Marco e ad una occorrenza in Luca che leggono appunto Iskariwth.

Quello che Iskariwth (da Is + Qeriòt) non spiega è la caduta dello iota nella versione latina, is infatti va reso con iota + sigma e lo iota iniziale non è prostètico.
 
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Tigerman78
view post Posted on 5/12/2007, 17:31     +1   -1




Hard..... nel "forum ebraico" ti hanno dato già dato la soluzione:

-Un passo del Midrash racconta che Giacobbe dopo essere rimpatriato in Erez Israel vendete tutto ciò che aveva portato dall'estero e ne fece dei "cariot" d'oro.

-C'è un passaggio del midrash che parla di cariot zahav (sacchetti pieni d'oro).

- Il nome Iskariot deriva dall'ebraico Ish Cariot, l'uomo dei sacchi di monete, cioè appunto colui che teneva la cassa.

Infatti nel N.T. leggiamo:

-Giovanni 13:29 Difatti alcuni pensavano che, siccome Giuda teneva la borsa, Gesù gli avesse detto: «Compra quel che ci occorre per la festa»; ovvero che desse qualcosa ai poveri.

-Giovanni 12:4 Ma Giuda Iscariota, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse:
Giovanni 12:5 «Perché non si è venduto quest'olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?»
Giovanni 12:6 Diceva così, non perché si curasse dei poveri, ma perché ERA LADRO, e, tenendo la borsa, ne portava via quello che vi si metteva dentro.

L’ultimo passo, e non è l’unico, oltre a segnalarci che Giuda fosse colui che teneva la cassa, ci segnala anche che i primi cristiani rimpinguavano le loro casse vendendo olio.

L’olio veniva impiegato dai cristiani sia per convertire ( attraverso l’unzione o crisma), che per guarire gli infermi:


Marco 6:13 scacciavano molti demòni, ungevano d'olio molti infermi e li guarivano.

Giacomo 5:14 C'è qualcuno che è malato? Chiami gli anziani della chiesa ed essi preghino per lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore:

Questo dato è molto importante, poiché aiuta lo storico ad identificare chi fossero realmente i primi cristiani.

L’identificazione storica del Cristo e dei primi cristiani, può essere effettuata anche partendo da questi piccoli ma fondamentali dati.

Aprite semplicemente Guerre Giudaiche e l’autobiografia di Giuseppe Flavio e cercate quindi chi era quella persona che vendeva olio in tutta la Galilea ( e non solo) e che ungeva le nuove leve e i suoi seguaci con l’olio.

QUELLA PERSONA ESISTE!



 
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Hard-Rain
view post Posted on 5/12/2007, 19:57     +1   -1




Sei rimasto indietro Tiger, dalla mia collaborazione con gli amici del forum biblico ebraico è nato un lungo lavoro che ho messo in rete (è protetto da copyright):

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/ISCARIOTA.pdf

La soluzione Cariot Zahav è contemplata nel mio articolo con tutti i dettagli del caso. Certamente che il passo di Giovanni può essere utilizzato per l'identificazione. Però da una "cassa" all'olio di tutta la Giudea c'è un po' di distanza, non trovi?

In realtà, poi, nel forum biblico abbiamo cercato di studiare se era possibile rispondere al quesito della doppia tradizione del nome di Giuda: ISCARIOTA (con lo iota iniziale) e SCARIOTH/THES come nelle versioni latine, senza la "i" prostètica inziale.

Se hai pazienza di leggere il Cap. 7 dell'articolo che ti ho segnalato, scritto da me con la collaborazione di Avraham Israel, Yona Menachem Cochav e Elisha Kimron, capirai cosa voglio intendere.

Ci sono tante interpretazioni suggestive del termine Iscariota. Una delle meno convincenti è la derivazione da sicarius, come mostra peraltro l'analisi delle fonti greche che ho eseguito in prima persona. Ovviamente questo è un parere personale che ho cercato di motivare in quelle 49 pagine. Il lettore farà le conclusioni che più ritiene opportune.

Detto in altre parole: io vi dò delle ipotesi di lavoro e dei dati verificabili, generati anche con l'ausilio di persone qualificate che conoscono ebraico e aramaico. Voi potete usare questi risultati come meglio credete, eventualmente insistendo ancora con la tesi del Giuda "sicarius".

Saluti.
 
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Tigerman78
view post Posted on 8/12/2007, 01:32     +1   -1




CITAZIONE (Hard-Rain @ 5/12/2007, 19:57)
Però da una "cassa" all'olio di tutta la Giudea c'è un po' di distanza, non trovi?

Se Giuda si occupava della cassa e ovvio che si occupava anche delle spese e dei profitti.

In ogni modo il vendere l'olio per fare profitti, non era estraneo nemmeno agli altri apostoli da come si evince negli altri Vangeli:

Matteo 26:9 Quest'olio si sarebbe potuto vendere caro e dare il denaro ai poveri».


Marco 14:4 Alcuni, indignatisi, dicevano tra di loro: «Perché si è fatto questo spreco d'olio?

Marco 14:5 Si poteva vendere quest'olio per più di trecento denari, e darli ai poveri». Ed erano irritati contro di lei.

L'olio era l'elemento base ed identificativo dei Cristiani, soltanto con esso, stando alle fonti gnostiche, si diventava cristiani ( attraverso l'unzione o crisma).

Inoltre fai attenzione a questo passo:

Luca 18:22 Gesù, udito questo, gli disse: «Una cosa ti manca ancora: vendi tutto quello che hai, e distribuiscilo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi».

Queste erano le istruzione che Gesù dava alle persone prima che diventassero suoi discepoli.

Ti sei mai chiesto come facevano a procurarsi da mangiare i proseliti di Gesù, se avevano lasciato casa e lavoro per seguirlo?

I Vangeli inoltre parlano di una moltiplicazione dei pani e dei pesci, in cui erano presenti 4000 uomini ( senza contare donne e bambini), un'altra con 5000 ( senza contare donne e bambini), nel vangelo degli ebrei si parla che dopo la morte di Gesù si convertirono 12000 persone, Giacomo in Atti riferisce che "migliaia di giudei" si convertirono e divennero suoi proseliti, senza contare poi le intere città "convertite al Signore" prima del 70 d.C.

I cristiani stando ai Vangeli, dovevano essere prima della caduta del Tempio, non meno 30000....ma....dove sono?

Giusseppe Flavio ci segnala che ci fossero al mondo circa 4000 esseni, come mai dei Cristiani non parla, se stando ai Vangeli, erano molto di più degli esseni?

Visto che i Cristiani venivano considerati come puri e autentici rivoluzionari ( politici e religiosi), non credo che sia tempo perso cercare di identificarli tra i rivoluzionari elencati da Giuseppe Flavio!

Del resto è lo stesso Nuovo Testamento che ci suggerisce che i Cristiani venivano considerati come dei rivoluzionari:

Atti 24:5 Abbiamo dunque trovato che quest'uomo è una peste, che fomenta rivolte fra tutti i Giudei DEL MONDO, ed è capo della setta dei Nazareni.

Altro che Galilea....come dice Giuseppe Flavio "come avviene in un corpo quando, ammalandosi una parte vitale, ne risentono tutte quante le altre"....qui andiamo oltre la Galilea! :rolleyes:



Edited by Tigerman78 - 8/12/2007, 01:57
 
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Hard-Rain
view post Posted on 8/12/2007, 09:23     +1   -1




Tiger, io considero assolutamente spropositate e motivate dalla propaganda le cifre citate dai vangeli e ci sarebbe da dubitare anche di molte cifre fornite da Giuseppe Flavio, anche in altri contesti.

Sul fatto che Giuseppe Flavio non parli della cristianità io non sono d'accordo perchè ritengo che il testimonium flavianum non sia completamente falso.
 
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peppetre
view post Posted on 10/12/2007, 09:02     +1   -1




Per parafrasare il ***** Moderator...

Come si pensava e ragionava al tempo dei giudei RIVOLUZIONARI???


Edited by Frances Admin - 10/12/2007, 21:12
 
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Frances Admin
view post Posted on 10/12/2007, 21:11     +1   -1




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Nota dell'Amministrazione per l'utente "peppetre"

Eri già stato avvisato del fatto che in questo forum non sono ammessi riferimenti verso terzi moderatori e amministratori di altri forum, specie se in passato con costoro ci sono stati problemi di cui sei a conoscenza. Pertanto, il nome di quella persona è stato criptato.

Frances

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Edited by Frances Admin - 10/12/2007, 21:45
 
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Frances Admin
view post Posted on 11/12/2007, 00:48     +1   -1




CITAZIONE
Per parafrasare il ***** Moderator...

Come si pensava e ragionava al tempo dei giudei RIVOLUZIONARI???

A quali giudei rivoluzionari ti riferisci e a quale periodo? Zeloti, Sicari, banditi, profeti, messia, etc.?
 
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167 replies since 24/11/2007, 01:15   4080 views
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