Studi sul Cristianesimo Primitivo

La fede nella risurrezione di Gesù

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Nicholas87
view post Posted on 4/11/2018, 16:41     +1   -1




si ma c'è una differenza fra il morire in nome di una causa politica e il morire nel testimoniare qualcosa di visto realmente. Coloro che furono al seguito di Gesù ne testimoniarore la Risurrezione, in quanto evento attestato da loro stessi, e trovo dofficile che gli apostoli e le donne al seguito di Cristo abbiano avuto contemporaneamente allucinazioni collettive, per carità sicuramente nei secoli successivi fino ad oggi è probabile che alcuni mistici cattolici abbiano avuto visioni dettate da instabilità psicologiche, ma la fede nella Resurrezione è più complicata. Tu mi potarai dire che anche oggi i kamikaze islamisti si fanno saltare in nome di Allah, ma essi lo fanno perchè credono al Corano in modo fideistico, non perchè abbiano vissuto personalmente visioni di Maometto. Così come i kamikaze giapponesi nella WWII lo fecero in nome del nazionalismo ideologico e alla devozione politica verso l'imperatore Hirohito, stessa cosa per i bolscevichi o i nazionalsocialisti.
 
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view post Posted on 5/11/2018, 11:06     +1   -1
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CITAZIONE (Nicholas87 @ 4/11/2018, 16:41) 
si ma c'è una differenza fra il morire in nome di una causa politica e il morire nel testimoniare qualcosa di visto realmente.

Come ti ha detto Teodoro, tu dai per scontato che diverse persone siano morte immediatamente dopo la morte di Gesù per testimoniare la fede nel Cristo crocifisso e risorto ma per la verità non lo sappiamo con certezza (come sono morte? dove?).
E' vero tuttavia che diversi cristiani ritenevano di aver visto Gesù vivo dopo l'evento pasquale e che il sepolcro era vuoto (gli ebrei accusarono i cristiani di aver trafugato il corpo di Gesù) ma
le informazioni che desumiamo dai Vangeli sul Gesù risorto sono tuttavia poco chiare ed in contraddizione per cui è difficile capire cosa sia veramente successo dal punto di vista storico.

Il dato incredibile consiste piuttosto nel fatto che alcuni giudei (non "gentili" dunque!), ad un certo punto, abbiano iniziato ad adorare un uomo come Dio (si pensi all'esclamazione molto forte di Tommaso, "Mio Signore, mio Dio")...
questa mutazione nell'ambito delle dinamiche devozionali in seno al giudaismo del secondo Tempio è veramente singolare (il giudaismo rifiutava antropomorfismi della divinità di qualsiasi tipo) ed è onestamente difficile da spiegare se non presupponendo un'esperienza mistica molto forte che richiederà un po' di tempo prima di essere pienamente metabolizzata (vedi L. Hurtado): per chi crede, l'incontro col Cristo crocifisso e risorto. È questa una prova della risurrezione? No, al massimo un indizio... però certamente dona molta speranza a chi crede.

Edited by Giosia - 6/11/2018, 10:21
 
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Nicholas87
view post Posted on 8/11/2018, 18:27     +1   -1




a questo punto ti chiedo se puoi consigliarmi qualcosa da leggere sull'origine delle primissime comunità cristiane e sugli apostoli
 
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view post Posted on 8/11/2018, 21:25     +1   -1
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Le prime comunità cristiane
Romano Penna

Ti consiglio anche questo libro:

Come Gesù divenne Dio
Larry W. Hurtado

Anche B. Ehrman ha scritto un libro analogo ma, a mio avviso, Hurtado è più convincente.

Poi, a mio avviso, è importante comprendere l'ideologia del giudaismo antico leggendo qualche libro di Garbini o Sacchi.

Sugli apostoli c'è poco da dire... Su Paolo io ho trovato molto valido il libro di K. Stendahl.
 
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Nicholas87
view post Posted on 9/11/2018, 08:15     +1   -1




Ti ringrazio Giosia ;)
 
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view post Posted on 9/11/2018, 12:24     +1   -1
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Io invece penso che Ehrman sia filologicamente più fondato ma che il tono generale, che strizza l'occhio a un certo tipo di lettori per scopi chiaramente commerciali, possa risultare fastidioso.
Hurtado è il contrario, secondo me meno solido e – in fondo in fondo – più ideologizzato. Non è un caso che sia stra-citato da sette e settucole antitrinitarie.
 
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view post Posted on 9/11/2018, 15:22     +1   -1
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CITAZIONE (Teodoro Studita @ 9/11/2018, 12:24) 
Io invece penso che Ehrman sia filologicamente più fondato ma che il tono generale, che strizza l'occhio a un certo tipo di lettori per scopi chiaramente commerciali, possa risultare fastidioso.
Hurtado è il contrario, secondo me meno solido e – in fondo in fondo – più ideologizzato. Non è un caso che sia stra-citato da sette e settucole antitrinitarie.

In merito agli scopi chiaramente commerciali di Ehrman sono perfettamente d'accordo... ma non condivido l'opinione su Hurtado.
Perchè sarebbe più ideologizzato? Onestamente trovo più ideologizzato Ehrman...
In merito alle citazioni, puoi fare qualche esempio?
 
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Nicholas87
view post Posted on 9/11/2018, 19:53     +1   -1




chiedo scusa se interrompo il dialogo fra Teodoro Studita e Giosia, cosa ne pensate di "Le origini del cristianesimo" di Romano Penna? Io da neofita sul tema l'ho letto due anni fa e mi è parso ben fatto
 
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view post Posted on 9/11/2018, 21:00     +1   -1
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Si, è un ottimo libro. Credo di essermelo riletto due o tre volte.
 
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Nicholas87
view post Posted on 27/2/2019, 20:01     +1   -1




scusate se "rispolvero" la discussione, ma vorrei un chiarimento sulla "cronologia" del cristianesimo primitivo (che so comprensibilmente essere molto approssimativa): tramite wikipedia, viene datato il martirio di Stefano dopo tre anni la crocefissione di Cristo, ora pensandoci su in effetti in quei tre anni il corpo di Cristo (se si esclude la resurrezione a priori) può essere stato benissimo occultato o buttato in una fossa comune, e le manifestazioni/visioni da parte degli apostoli possono benissimo essere state elaborate psicologicamente a seguito del trauma per la perdita del Messia nel quale avevano creduto.
 
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view post Posted on 27/2/2019, 21:09     +1   -1
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Queste cronologie non sono molto significative a mio avviso dal punto di vista storico...
Sappiamo con una certa sicurezza che il sepolcro era vuoto e che alcuni dissero di aver visto Gesù vivo dopo l'evento pasquale. Non si può dire di più dal punto di vista storico.
 
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view post Posted on 1/3/2019, 19:18     +1   -1
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CITAZIONE (Nicholas87 @ 27/2/2019, 20:01) 
...viene datato il martirio di Stefano dopo tre anni la crocefissione di Cristo, ora pensandoci su in effetti in quei tre anni il corpo di Cristo (se si esclude la resurrezione a priori) può essere stato benissimo occultato o buttato in una fossa comune, e le manifestazioni/visioni da parte degli apostoli possono benissimo essere state elaborate psicologicamente a seguito del trauma per la perdita del Messia nel quale avevano creduto.

Affermazione che potrebbe essere vera (per quanto chiaramente non verificabile) a prescindere dalla data del martirio di Stefano.
Mi sfugge il nesso.
 
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