a_ntv |
|
| CITAZIONE (Hard-Rain @ 13/10/2009, 19:55) Bisogna leggere bene tutto il trattato ma il riassunto della dottrina sul Cristo si trova in Dial. 127,4 e 128,1 per esempio. In pratica Giustino pare dire che la "potenza" che si č manifestata pių volte agli uomini, come a Mosč nel roveto, oppure sotto forma di altre figure angeliche e/o umane, e da ultimo č comparsa nella persona Gesų, č Cristo. La sintesi č che il Cristo, cioč lo spirito di Dio, č comparso pių volte. Cosė, almeno, mi pare di intendere quei passaggi.
Scrive Giustino: "In realtā nč Abramo, nč Isacco, nč Giacobbe nč alcun altro uomo ha visto il Padre e ineffabile Signore dell'universo intero e dello stesso Cristo, bensė hanno visto colui che secondo la volontā di quel Padre č anche Dio, Figlio suo e, per il fatto di servire i suoi disegni, angelo. Dio ha voluto anche che nascesse come uomo per mezzo della vergine. E' sempre lui che si č fatto fuoco per parlare a Mosč dal roveto." (Dial. 127,4).
E ancora: "E' stato pių volte dimostrato, con quanto si č detto, che il Cristo, che era Signore e Dio Figlio di Dio e che giā prima si era manifestato in potenza come uomo e come angelo, č apparso anche nello splendore del fuoco, come ad esempio nel roveto, e in occasione del giudizio attuato su Sodoma." (Dial. 128,1). Giustino non mi sorprende affatto. siamo noi moderni che tendiamo all'equazione YHWH = il Padre. fino al 2-3 secolo invece l'equazione era YHWH = il Figlio (Kurios) Per capirci di pių consiglio caldamente: Angelomorphic Christology: Antecedents and Early Evidence di Charles A. Gieschen pagina 189ss
|
| |