Studi sul Cristianesimo Primitivo

La patria di Gesù, il nazoreo di Gamala

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Deicida
view post Posted on 12/9/2009, 13:48     +1   -1




CITAZIONE
pecora selvatica: il giorno scelto da Gesù e i suoi discepoli per celebrare la Pasqua è molto interessante, ma non depone certo a favore d una volontà di ribellione nei confronti dei romani: non gliene poteva fregare di meno ai romani di quando gli ebrei intendevano celebrare le loro ricorrenze religiose!...

Ma infatti il problema per i romani non fu in che giorno Gesù celebrava la Pasqua,ma cosa aveva fatto prima...per averli fatti arrabbiare.
Entrare come Re a Gerusalemme acclamato dalla folla come Re di Israele(con i romani invacanza!) e purificare il Tempio,centro religioso ed economico della Palestina

CITAZIONE
...invece al contrario, la lettura dei Vangeli, fa comprendere benissimo, senza particolari forzi interpretativi, che non è affatto rispondente al vero ciò che lei cita come: un'assoluta intransigenza per la legge ebraica da parte di Gesù:

(13)Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. (14)Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. (15)Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, (16)e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato». (17)I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. (Gv 2,13)

Lei che ne dice?

CITAZIONE
secondo me fece arrabbiare solo i Sacerdoti ebrei, mentre i romani, sempre secondo me, vedendo tali cose, se la facevano sotto dal ridere!!

E secondo lei i romani sarebbero stati fermi a ridere mentre un ebreo purificava il Tempio?E le guardie del Tempio dove erano?Tutti in vacanza sembra,tranne Gesù.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 12/9/2009, 13:52     +1   -1




CITAZIONE
E secondo lei i romani sarebbero stati fermi a ridere mentre un ebreo purificava il Tempio?E le guardie del Tempio dove erano?Tutti in vacanza sembra,tranne Gesù.

Ma perchè usate questa parola "purificare" il tempio? Purificare il tempio è tutta un'altra cosa dallo scacciare o ammonire alcuni mercanti che si trovavano in uno dei cortili esterni al santuario, nei luoghi a loro preposti. Purificare il tempio è una operazione che può compiere un sommo sacerdote accreditato, è stata fatta pochissime volte dopo alcune profanazioni storiche da parte di pagani, come al tempo di Antioco IV e delle diatribe con i seleucidi. Da dove si evince che ora questo Cristo era anche un sacerdote acceditato per purificare il tempio? Ma quante cose doveva fare questo Gesù, combattente, predicatore, ora anche sommo sacerdote alternativo. C'è anche dell'altro? Mah!
 
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Pecora selvatica
view post Posted on 12/9/2009, 13:56     +1   -1




...si scusa Hard, quando ho citato 'purificare il tempio', intendevo dire scacciare i mercanti dal Tempio, perdona l'ignoranza del mio scrivere....

:ops.gif:
 
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view post Posted on 12/9/2009, 14:02     +1   -1
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CITAZIONE
“Sa com'è...sono una persona di buon senso e ho smesso di credere a Babbo Natale molti anni fa.”

Evidentemente allora c’è un miliardo di persone che non sono di buon senso. Il che è possibilissimo, per quanto improbabile. Forse dovresti valutare la possibilità che il credere o il non credere in Dio non centri nulla con la presenza o l’assenza di buon senso, in questo modo eviteresti di arrogarti il peso di dover affermare che alcune fra le più brillante menti dell’umanità presente e futura siano prive di buon senso, nella tua semplicistica idea che solo l’ateismo sia ragionevole.
CITAZIONE
“Ma caro Polimetys,io so che questa è la verità assoluta perchè me l'ha rivelata il Vero Dio Onnipotente.Lei chi è,semplice mortale per contraddire la mia verità rivelata?”

Questo tuo modo di procedere consiste nel tuo illusorio tentativo di usare tu stesso, per farmi capire quanto siano fragili, quelli che tu erroneamente suppongo siano i miei metodi d’argomentare. Tuttavia come ripeto io non ho mai affermato che qualunque cosa affermi qualcuno, quella cosa sia vera, ma solo che non v’è modo di dimostrare al 100% che un’affermazione sia falsa, in quanto le dimostrazioni non esistono. Ho detto che però si può fare una valutazione probabilistica delle sue affermazioni, per vedere se siano del tutto gratuite e dunque da rispedire al mittente altrettanto gratuitamente, o se abbiano degli indizi su cui si basano. Davanti alla frase come la tua, il mio paradigma non afferma che essa è vera solo per il fatto che tu prendi che sia vera, ma solo che io non posso dimostrare al 100% che è falsa. Infatti non posso escludere al 100% che Dio ti abbia davvero rivelato qualcosa. Quindi, quando mi chiedi chi sono io per contraddire la tua tesi che t’è stata rivelata da Dio, non stai usando il mio paradigma. Io infatti non dire che la tua frase è sicuramente falsa, ma solo che non ho motivi per accoglierla, né all’interno del mio paradigma vi sono motivi per cui quella frase dovrebbe essere vera.
CITAZIONE
“Bene.Attendo le sue prove riguardo la credibilità dei deliri di un epilettico di Tarso.”

Come già spiegato la storicità dell’episodio non c’entra nulla col fatto che Dio gli sia apparso veramente o meno. Non v’è modo di spiegare la conversione di Paolo al cristianesimo se non con un fenomeno brusco, e nelle fonti è lui stesso a dirci qual è stato questo fenomeno: ebbe una visione. Non ci interessa se Dio gli sia davvero apparso, ma solo la plausibilità che, sia che la visione fosse davvero sovrannaturale, sia che fosse invece d’origine patologica, Paolo abbia visto qualcosa che gli ha fatto cambiare idea. Siccome lui stesso ci racconta che questa visione è avvenuta, e che non v’è alcun obbligo di credere in Dio per sostenere che l’episodio sia vero (giacché chi vuole la può classificare come un’allucinazione), non si vede in base a che cosa dovremmo non credere a Paolo. Come ripeto si è innocenti fino a prova contraria, non colpevoli finché si dimostra che la nostra testimonianza è vera.
Questo per quanto riguarda la storicità dell’episodio. Che dire della sua soprannaturalità? Era davvero Dio? Questo è compito dello storico, ma solo indirettamente, non si può infatti sondare il canale Paolo-Dio mentre avveniva la visione. Chi poteva controllare se la visione fosse autentica furono i suoi contemporanei, cercando di vedere da qualche segno se Paolo era davvero l’Apostolo scelto da Dio. Quindi, quando dico che chi si limita a dire che Dio l’ha chiamato per me ha una credibilità che tende a zero, non sto dicendo che Paolo sia in questa medesima situazione, perché egli non s’è limitato a dire d’essere stato chiamato da Dio, ma ha anche agito. Ora, a chi spettava il compito di valutare la miracolosità della sua visione sulla base della sua azione? Non a noi, che non possiamo più vedere Paolo, ma dai suoi contemporanei. Essi, sulla base di quello che Paolo faceva, ad esempio miracoli, o il mero successo della sua opera, ne hanno evinto che la sua testimonianza fosse credibile, anche per il solo fatto che Barnaba sentì una chiamata per guarire la sua cecità. Noi come ripeto non possiamo oggi vedere Paolo, e dunque la nostra valutazione probabilistica del fatto che fosse stato o meno chiamato dipende unicamente da quello che le fonti ci dicono che abbia fatto. A questo punto devono entrare in campo gli storici per valutare la preoccupazione circa la storicità che avevano coloro che questi episodi ci hanno raccontato, e sulla base dell'indagine storica, si potrà assegnare un tasso probabilistico alla veridicità delle visioni paoline. Tuttavia, per non sembrare che io parli come un bancherie, ribadisco che, come per qualunque altro miracolo, Dio per tutelare il libero arbitrio fa sì che vi sia abbastanza luce affinché chi voglia credere, creda, e abbastanza tenebra affinché chi non voglia credere, non creda (Pascal). Vale a dire che l'indagine storica può al massimo portare il credente a stabilire che non v'è ragione per cui la negazione dei miracoli sia più plausibile della loro affermazione, e che dunque la sua credenza è ragionevole quanto quella contraria.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 12/9/2009, 14:03     +1   -1




CITAZIONE
...si scusa Hard, quando ho citato 'purificare il tempio', intendevo dire scacciare i mercanti dal Tempio, perdona l'ignoranza del mio scrivere....

In realtà è una parola del lessico "arpiolide" che ho già sentito altre volte. Spero sia chiaro che "o katharismos tou naou" è una cosa ben diversa dalla cacciata dei mercanti dalla zona loro preposta nel complesso della cittadella del tempio (hieron).
 
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Pecora selvatica
view post Posted on 12/9/2009, 14:51     +1   -1




CITAZIONE
CITAZIONE...invece al contrario, la lettura dei Vangeli, fa comprendere benissimo, senza particolari forzi interpretativi, che non è affatto rispondente al vero ciò che lei cita come: un'assoluta intransigenza per la legge ebraica da parte di Gesù:

(13)Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. (14)Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe, e i cambiavalute seduti al banco. (15)Fatta allora una sferza di cordicelle, scacciò tutti fuori del tempio con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiavalute e ne rovesciò i banchi, (16)e ai venditori di colombe disse: «Portate via queste cose e non fate della casa del Padre mio un luogo di mercato». (17)I discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divora. (Gv 2,13)

Lei che ne dice?

..ma questo le pare una prova valida, per dimostrare l'assoluta intransigenza per la Legge ebraica di Gesù?

...ma se continuamente nei Vangeli si può leggere che Gesù veniva pubblicamente rimproverato per l'infrazione di questa o quella Legge ebraica!

provi a contare, ad esempio, quante volte nei Vangeli venga rimproverato a Gesù di aver profanato il Sabato; e come ben saprà per gli ebrei il Sabato è Sacro, ma Sacro sul serio, non fintamente sacro, come per molti di noi lo è la Domenica:
infrangere il Sabato per gli ebrei è cosa molto, molto grave....
 
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view post Posted on 12/9/2009, 15:06     +1   -1
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CITAZIONE (Hard-Rain @ 12/9/2009, 08:27)
CITAZIONE
allo stesso modo Nazareth, che è in pianura, viene descritta su un’altura.

Non è propriamente una "pianura" come fosse la pianura Padana... In questa litografia del 1842, del pittore D. Roberts, si vede Nazareth come era prima della grande espansione urbana della fine del XIX secolo:

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Nazaret/3g03449r.jpg

Che impressione fa vedere da lontano l'agglomerato urbano? Come definireste la città riprodotta in questa litografia? In pianura come Ferrara? La pianura c'è, si chiama piana di Esdrelon ma si estende a ovest e sud-ovest di Nazareth e si vede anche nella litografia. Flavio Giuseppe e i vangeli usano il termine greco "oros" nei contesti più disparati. Il "monte" ("oros") degli ulivi (citato anche da Flavio Giuseppe in Bell. 2,262 sempre con "oros") a Gerusalemme non si innalza come il Cervino e rispetto al terreno cicrcostante non è elevatissimo. Dopodichè Flavio Giuseppe chiama "oros" montagne che vanno appunto dai Pirenei (Bell. 2,371) fino al monte degli ulivi (Bell. 2,262) o al monte Asamon (Bell. 2,511). Quest'ultimo è particolarmente importante poichè si trovava a 5 km da Sefforis, una città vicina all'odierna Nazareth, dunque qui Flavio Giuseppe sta chiamando "oros" un colle che si trovava nella catena collinare dove si trova anche Nazareth, se si esamina il territorio con le mappe satellitari si scopre che vicino a Sefforis o Nazareth non ci sono colli che svettano come fossero il Cervino... Lo stesso monte su cui sorgeva Gamla è chiamato "uhelon oros" ("alto colle") non soltanto "oros" come Nazareth (vangelo) o il monte Asamon presso Sefforis. Poi, non è assurdo neppure trovare dei "salti" o dislivelli dentro l'attuale Nazareth, il Jebel el-Qafze (monte del Precipizio) effettivamente è lontano ma presso la Chiesa dei cristiani maroniti, dentro l'attuale Nazareth e dunque sul colle in cui sorge, si trova un "salto" che ad esempio McGarvey riportava essere di 40 piedi (circa 12 metri), cfr. J. McGarvey, Lands of the Bible (ediz. 1881). Ma si può citare anche Howard Crosby, Lands of the Moslem: A Narrative of Oriental Travel, Adamant Media Corporation, 2001, oppure Edward Robinson, Eli Smith, Biblical Researches in Palestine, 1838-52, Vol. 3, Boston, 1856, pag. 335; nella voce "Nazareth" dello Smiths's Bible Dictionary (1901); in C.F. Emmett, Beyond the Basilica: Christians and Muslims in Nazareth, University of Chicago Press, 1995 (opera in cui troviamo scritto addiritura: "There are no less than four so-called Cliffs of Precipitation (referring to the incident of St. Luke iv. 29): one in the hands of the Latins; one in the hands of the Greeks; one some way out of Nazareth (the cliff shown in PL LIII area of the above photos), and the one in the plate, which is not only more probable than the rest, but in itself really probable, as it lies just at the back of ancient Nazareth." Persino il sito web ufficiale della città di Nazareth, un sito turistico, segnala un dirupo presso la zona della cappella maronita, sebbene allude tuttavia ad un dislivello di 6-7 metri soltanto, contro i 40 piedi segnalati da McGarvey (può darsi comunque che il salto sia stato ridotto artificialmente nel corso del tempo a causa di lavori edili). In generale, basta consultare qualunque manuale o libro che parli di archeologia biblica per scoprire queste cose elementari che tuttavia molti ignorano o fanno finta di non sapere. Vorrei precisare anche che il mio non è un tentativo di fare storia alla Socci o alla Messori per dimostrare la letteralità del testo dei vangeli. Ritengo personalmente, comunque, che prima di emettere delle sentenze sia bene pesare tutte le informazioni in nostro possesso. Qui c'è gente (non alludo certo a Polymetis che è una persona preparatissima, sia chiaro) che parla di Nazareth come fosse Segrate o Cernusco sul Naviglio, senza peraltro averci mai messo piede... Lascio alla coscienza di ciascuno di voi intuire chi è questa gente...

Allora, se qualche coraggioso neofita ci stesse leggendo, un wiki nazareth

http://it.wikipedia.org/wiki/Nazaret

Caro Rain,

quante volte ne abbiamo parlato di Luca IV, 29 ?

Mi ricordo, circa 2 anni fa, di una chiacchierata che feci con Don Silvio Barbaglia, a proposito del suo opuscolo su Cascioli

http://www.lanuovaregaldi.it/doc/evento/Cascioli.pdf

a pag 37, dove parla della pubblicazione su Nazareth di Padre Bellarmino Bagatti, pubblicazione che abbiamo la fortuna di avere, e che ora trovate anche in

Monografia

Tipo di documento Testo a stampa


Autore Bagatti, Bellarmino

Titolo Antichi villaggi cristiani di Galilea / B. Bagatti



Pubblicazione Gerusalemme : Tipografia dei PP. Francescani, 1971
Descrizione fisica 333 p. : ill. ; 25 cm
Collezione Studium biblicum franciscanum. Collectio minor ; 13

Note generali In testa al front. il nome della collezione e in italiano

Nomi · Bagatti , Bellarmino
Paese di pubblicazione ISRAELE
Lingua di pubblicazione ITALIANO

Codice del documento IT\ICCU\UBO\0308129
Localizzazioni

Prestito e riproduzioni Codice ABI Codice SBN Biblioteca AND Informazioni
BO0526 UBOAR IT\ICCU\UBO\0308129 Biblioteche del Dipartimento di archeologia dell'Universita' degli studi di Bologna (sedi di Bologna e di Ravenna) - BO
NA0262 CAMMR IT\ICCU\UBO\0308129 Biblioteca Sant'Alfonso - Napoli - NA
PD0206 PUV24 Biblioteca del Monumento nazionale di Praglia - Teolo - PD
PG0179 UM136 IT\ICCU\UBO\0308129 Biblioteca Porziuncola - Assisi - PG
RM0994 RMS1L IT\ICCU\UBO\0308129 Biblioteca del Dipartimento di studi orientali dell'Universita' degli studi di Roma La Sapienza - Roma - RM
RM1337 RMS5L IT\ICCU\UBO\0308129 Biblioteca del Dipartimento di scienze storiche archeologiche e antropologiche dell'antichita' dell'Universita' degli studi di Roma La Sapienza - Roma - RM
TO0264 TO084 IT\ICCU\UBO\0308129 Biblioteca provinciale dei Frati Minori Cappuccini - Torino - TO
TO0326 TO097 IT\ICCU\UBO\0308129 Biblioteca del Seminario arcivescovile - Torino - TO

cercate con

http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/base.jsp

ma sai bene, e Don Silvio ne convenne , che nessun dato puo farci indicare i ritrovamenti di Bagatti come una sicura individuazione
della Nazareth di Luca IV, 29.

Basterebbe vedere il diluvio di ritrovamenti fatto dall' Archeologo
Israeliano Finkelstein

http://www.hoepli.it/libro/le-tracce-di-mo...000004004000000

per poter pensare a tante altre possibili individuazioni parimerito.


Ma direi che il punto cruciale sei proprio tu stesso a focalizzarlo in

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Nazaret-Archeo.htm

cit



CITAZIONE
L'ostacolo maggiore per la corretta interpretazione del passo è la preposizione ™p… che compare a definire la posizione della città rispetto al monte. Si tratta di una preposizione che ha un utilizzo frequentissimo in greco, nel suo significato di moto a luogo o stato in luogo può voler dire sopra a, su (con genitivo) ma anche verso a, alla volta di, in direzione di (con accusativo). Si potrebbe pensare di tradurre con lo condussero fino al ciglio del monte vicino al quale la loro città era costruita, ma qui la traduzione più appropriata non può essere che lo condussero fino al ciglio del monte sul quale la loro città era costruita, come riportato da C.E.I., Nuova Diodati e Riveduta, dal momento che la preposizione regge un genitivo, oá. Dunque la città appare più correttamente collocabile sopra il monte (stato in luogo) che ospitava il precipizio e non nelle immediate vicinanze oppure in direzione di esso.

e concordo.

A mio avviso non c' è buca in Nazareth collinare che tenga : Luca, in IV, 29 , ammesso che l' episodio sia autentico,

CI DA UNA PRECISA INDICAZIONE TOPOGRAFICA CHE IN NESSUN CASO CONCORDA CON L' ATTUALE NAZARETH

a questo punto,

per valutare Nazareth o Gamla, dobbiamo esaminare i Testimoni e deciderne i vettori primari.

Intanto il mio parere preciso : Nazareth attuale è quella fondata da Costantino su un nucleo preesistente addirittura A. E. V., e non è quella di Luca IV, 29.

Ma nemmeno l' attuale Gamla mi convince.

A mio avviso, la vera Gamla non è ancora stata individuata.


.... I Testimoni, dicevo, e in questo caso reputo un Testimone di assoluta eccellenza il Talmud.

ho girato la domanda ad Abramo :

http://consulenzaebraica.forumfree.net/?t=42605807




zio ot :mf_bookread.gif:

Edited by barionu - 12/9/2009, 17:27
 
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Pecora selvatica
view post Posted on 12/9/2009, 16:55     +1   -1




Ciao Bar! :)

CITAZIONE
per valutare Nazareth o Gamla, dobbiamo esaminare i Testimoni e deciderne i vettori primari.

Intanto il mio parere preciso : Nazareth attuale è quella fondata da Costantino su un nucleo preesistente addirittura A. E. V., e non è quella di Luca IV, 29.

Ma nemmeno l' attuale Gamla mi convince.

A mio avviso, la vera Gamla non è ancora stata individuata.


.... I Testimoni, dicevo, e in questo caso reputo un Testimone di assoluta eccellenza il Talmud.

ho girato la domanda ad Abramo :

sono d'accordissimo con la tua idea, ottima!

...ma un punto fermo lo possiamo già avere, sicuramente,
anche presupponendo di non sapere di preciso dove si trovassero gli antichi nuclei di Nazaret e Gamla:

Nei Vangeli Nazaret è citata mille volte, così come altre città.......Gamla mai!!
per me che leggo i Vangeli, presupponendo la 'buona fede' di chi li scrisse e li riscrisse...non può che esserci una ragione di tale mancanza: è evidente che Gamla non c'entra nulla, come patria o luogo di residenza (anche temporanea) di Gesù....


:alienff:
 
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Deicida
view post Posted on 12/9/2009, 19:14     +1   -1




CITAZIONE
Polimetys: Evidentemente allora c’è un miliardo di persone che non sono di buon senso. Il che è possibilissimo, per quanto improbabile.

Il che è probabilissimo,oltre che possibile.

CITAZIONE
Ora, a chi spettava il compito di valutare la miracolosità della sua visione sulla base della sua azione? Non a noi, che non possiamo più vedere Paolo, ma dai suoi contemporanei.

Certo,che grandi fonti storiche quelle su Paolo:gli Atti degli Apostoli!Sic!
Posso immaginare quanto sia storica la resistenza di Paolo ai morsi di vipera (At 28,3) :581.gif: :581.gif: :581.gif:

Che argomentazioni ridicole!
 
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Hard-Rain
view post Posted on 12/9/2009, 19:27     +1   -1




Messaggio di Jehoudda cancellato in quando OT. Le richieste sugli interventi dei moderatori, nel caso Frances_Admin, vanno inoltrate nell'apposita sezione. Siccome non è la prima volta che lo si fa notare, questa volta si riscrive tutto da capo nella sezione apposita.

CITAZIONE
A mio avviso non c' è buca in Nazareth collinare che tenga : Luca, in IV, 29 , ammesso che l' episodio sia autentico,

CI DA UNA PRECISA INDICAZIONE TOPOGRAFICA CHE IN NESSUN CASO CONCORDA CON L' ATTUALE NAZARETH

Per Barionu: forse non ha capito che il precipizio sul colle della odierna Nazaret come da Lc. 4,29 c'è e non sto parlando del monte del precipizio (Jebel el-Qafze).
 
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Pecora selvatica
view post Posted on 12/9/2009, 19:48     +1   -1




CITAZIONE
Certo,che grandi fonti storiche quelle su Paolo:gli Atti degli Apostoli!Sic!
Posso immaginare quanto sia storica la resistenza di Paolo ai morsi di vipera (At 28,3)

Che argomentazioni ridicole!

..scusi...ma sta qui, secondo me, il nocciolo della questione e mi ricollego alle critiche, mosse a ragione, secondo il mio modo di vedere, da Teodoro, circa l'insanabile corto circuito ermeneutico:

se si vogliono considerare questo testi come totalmente (o quasi) falsi/falsificati, semplicemente si gettano via e non si prendono neppure in considerazione; e con essi anche tutte le più stravaganti teorie 'cospiratorie'...che dir si voglia...
è operazione quantomeno...discutibile...il pretendere di servirsi di alcuni passaggi, ritenuti gli unici depositari della verità storica (a che titolo questo?!)...quando quasi tutto il resto è considerato...ridicolo...storicamente e umanamente parlando....
 
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Deicida
view post Posted on 12/9/2009, 19:53     +1   -1




CITAZIONE
se si vogliono considerare questo testi come totalmente (o quasi) falsi, semplicemente si gettano via e non si prendono neppure in considerazione; e con essi anche tutte le più stravaganti teorie 'cospiratorie',,che dir si voglia...
è operazione quantomeno...discutibile...il pretendere di servirsi di alcuni passaggi, ritenuti gli unici depositari della verità storica (a che titolo questo?!)...quando quasi tutto il resto è considerato...ridicolo...storicamente e umanamente parlando....

Il lavoro dello storico è proprio quello di separare la storia dal mito per restituire al lettore una "vicenda laica" epurata dalla teologia e dalle dottrine che si sono andate ad accumulare nel tempo.
Io stesso ritengo che i vangeli abbiano fondamenti storici,ma in buona parte distorti dalla revisione paolina filo-romana.

Un caro saluto. :73.gif:
 
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Pecora selvatica
view post Posted on 12/9/2009, 20:01     +1   -1




...capisco perfettamente, ma visto che le uniche fonti ( a parte qualche altro vago passaggio in altri testi) che citano ampiamente il personaggio Gesù e la sua 'biografia' sono i vari Vangeli..secondo me c'è poco da scremare...in questi racconti...o si prende (quasi) tutto il blocco...o lo si getta tutto...sempre in blocco (o quasi)....
 
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Hard-Rain
view post Posted on 12/9/2009, 20:03     +1   -1




CITAZIONE
Il lavoro dello storico è proprio quello di separare la storia dal mito per restituire al lettore una "vicenda laica" epurata dalla teologia e dalle dottrine che si sono andate ad accumulare nel tempo.
Io stesso ritengo che i vangeli abbiano fondamenti storici,ma in buona parte distorti dalla revisione paolina filo-romana.

Mi scusi Deicida ma se poc'anzi aveva detto che i vangeli furono composti sotto l'influsso paolino, praticamente da collaboratori di Paolo che avrebbero, presumo, riportato quanto politicamente corretto e approvato dal loro maestro. Se questo fosse vero, cosa mai spera di rintracciare in questi vangeli? Essi sarebbero stati artificiosamente progettati per rispondere alle esigenze paoline e non si potrebbe neppure parlare di rimaneggiamenti o falsificazioni. Sarebbero, semplicemente, da respingere nella loro totalità. Affinchè si possa almeno cercare di ricavare qualcosa, bisogna che questa ipotesi non sia vera sennò siamo perduti: nè Gamla, nè Nazareth, nè nulla avrebbe più un senso e saremmo davanti al mito puro. Se questi testi sono stati progettati ad hoc, stia pur certo che saranno stati attenti a non lasciar trasparire nulla, altrimenti sarebbero stati dei folli!
 
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Deicida
view post Posted on 12/9/2009, 20:08     +1   -1




CITAZIONE
...capisco perfettamente, ma visto che le uniche fonti ( a parte qualche altro vago passaggio in altri testi) che citano ampiamente il personaggio Gesù e la sua 'biografia' sono i vari Vangeli..secondo me c'è poco da scremare...in questi racconti...o si prende (quasi) tutto il blocco...o lo si getta tutto...sempre in blocco (o quasi)....

Sbagliato...sotto la coltre teologica e dottrinaria si nasconde un vero uomo con una reale vicenda storica.Il problema è proprio togliere quella soprastruttura lasciando integro "l'uomo Gesù".

Saluti.


CITAZIONE
Hard-Rain: Mi scusi Deicida ma se poc'anzi aveva detto che i vangeli furono composti sotto l'influsso paolino, praticamente da collaboratori di Paolo che avrebbero, presumo, riportato quanto politicamente corretto e approvato dal loro maestro. Se questo fosse vero, cosa mai spera di rintracciare in questi vangeli? Essi sarebbero stati artificiosamente progettati per rispondere alle esigenze paoline e non si potrebbe neppure parlare di rimaneggiamenti o falsificazioni. Sarebbero, semplicemente, da respingere nella loro totalità. Affinchè si possa almeno cercare di ricavare qualcosa, bisogna che questa ipotesi non sia vera sennò siamo perduti: nè Gamla, nè Nazareth, nè nulla avrebbe più un senso e saremmo davanti al mito puro. Se questi testi sono stati progettati ad hoc, stia pur certo che saranno stati attenti a non lasciar trasparire nulla, altrimenti sarebbero stati dei folli!

Hard lei sa meglio di me che i vangeli sono testi stratificati (ho riportato le varie tradizioni in quel post che mi ha fatto rischiare il ban);è proprio perchè i vangeli non sono stati scritti ad hoc che si riconoscono in essi varie tradizioni e sovrapposizioni temporali.
I redattori paolini hanno scritto partendo da una vicenda storica reale.Altrimenti avrebbe ragione lei:non rimarrebbe altro che un mito.Nè Gamala nè Nazareth.Ma sarebbe stato possibile forgiare un mito negli anni 50 dichiarandolo vissuto negli anni 30 se questo non fosse mai esistito?
 
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171 replies since 10/9/2009, 23:31   5892 views
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