Studi sul Cristianesimo Primitivo

I deliri di Ratzinger

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Batyah
view post Posted on 18/8/2009, 17:58 by: Batyah     +1   -1




CITAZIONE (JohannesWeiss @ 18/8/2009, 14:27)
Visto che Hard non risponde al mio quesito provocatorio, chiamo in causa Batyah che scrive:

CITAZIONE
Abramo fu scopritore di un monotesimo inseparabile dalla morale, il che implicava che la religiosità non poteva essere concepita senza la pratica della giustizia e della carità

Non voglio affatto discutere quest'affermazione, bensì contro-domando: e la storia di Davide, Betsabea e il povero Uria l'hittita? Sinceramente si tratta di una storia che mi ha sempre fatto incazzare di brutto, e forse sarei più disposto a passare sopra a un pesce piccolo-medio nell'ingranaggio nazista, che a questo grandissimo str... del re Davide. Eppure la Bibbia ci racconta che Dio ha perdonato il suo peccato (2 Sam 12,13).
E allora si pone un problema: che razza di Dio è questo Dio dell'AT e del NT che, oltre ad essere iroso, vendicativo, geloso etc., perdona peccati e crimini deprecabili e non si fa scrupolo di servirsi di coloro che li hanno commessi?

Per me non è affatto rispondere ad una provocazione questa, poichè domande simili me le sono sempre poste da agnostica ebrea. La cultura religiosa ebraica è molto vasta e variegata e non può limitarsi al solo testo scritto della Torah. Inanzitutto per essa non è così scontanto che Dio possa perdonare in luogo delle vittime, assolvendo in maniera definitiva, chi si è macchiato di gravissime colpe contro gli uomini. Esiste sempre uno ampio margine per il dibattito e il confronto che include le perplessità portate avanti dai dubbiosi, come la sottoscritta. E chi come me espone queste legittime perplessità non contrastra una verità di fede irrinunciabile. E' un "sport" molto praticato dalla letteratura rabbinica il non rendere sempre tutto così sempice, univoco e definitivo...


Davide ad esempio, è elegiato come il servo di Dio per eccellenza ma, se da un canto gode del favore divino, dall'altro non merita agli occhi di Dio di edificare il suo Tempio perchè:

" Non sei tu che costruirai una casa in onore del mio Nome, perchè tu sei un uomo di guerra ed hai versato sangue!".

Così l'ombra e il ricordo della violenza hanno seguito Davide; egli non può essere il fondatore della Casa di Dio. Le guerre pulite non esistono e le armi sono un insulto alla santità della vita. La morte e il sangue nel pensiero ebraico sono sempre al servizio dell'impuro.

Per il suo adulterio con Betzabea, per la colpa di aver mandato a morte il marito di lei, i midrashim raccontano che egli fu afflitto dalla lebbra, che la presenza divina lo abbandonò, che i saggi di Israele si allontanarono da lui. Per mesi fu colpito da demenza a causa del suo rimorso, e fu incapace di assolvere i suoi obblighi quotidiani. Egli in concreto perse il controllo del governo su Israele, e la maledizione divina su di lui si realizzò allorchè Assolonne insorse contro di lui...egli doveva scontare pubblicamente il suo crimine.

Oh si, egli dal fondo dell'abisso ritornerà a Dio, rinascerà e, in questo modo traccia la via del pentimento per tutti coloro che verrano dopo di lui. Egli è preso magistralmente a simbolo della decadenza, della rinascita e poi della speranza...ma la tradizione rabbinica non l'ha fa affatto sempre così facile...un'antica tradizione tramanda che nel momento della sua morte, Davide udì ancora una voce celeste che gli sussurò "sappi che la tua esistenza terrena rimarrà macchiata dalla colpa che hai commesso con Uria e Betzabea".

Sbaglieremo dunque se crediamo che la tradizione religiosa ebraica scagioni il re per assolverlo dal suo gesto che resta invece quello che è, un tradimento seguito da un assassino perverso.
Questo quanto meno mi permette dal mettermi al riparo da certe conclusioni, come quello della certezza del perdono divino in luogo delle vittime, e dalla pretesa di assoluzioni facili facili.

Edited by Batyah - 18/8/2009, 19:23
 
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