Studi sul Cristianesimo Primitivo

Il Magnificat ed Elisabetta

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Saulnier
view post Posted on 7/7/2009, 14:10     +1   -1




Vangelo di Luca, I, 39-56

In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. 40 Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41 Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo 42 ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43 A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? 44 Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. 45 E beata colei che ha creduto nell`adempimento delle parole del Signore". 46 Allora Maria disse:
"L`anima mia magnifica il Signore 47 e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, 48 perché ha guardato l`umiltà della sua serva.
D`ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. 49 Grandi cose ha fatto in me l`Onnipotente
e Santo è il suo nome: 50 di generazione in generazione la sua misericordia
si stende su quelli che lo temono. 51 Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; 52 ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili; 53 ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote . 54 Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia, 55 come aveva promesso ai nostri padri,
ad Abramo e alla sua discendenza,per sempre".
56 Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.


Sono convinto che originariamente nel testo lucano il Magnificat fosse attribuito ad Elisabetta, Eloi Sheba, la Promessa di Dio e non a Maria.
Non esistono varianti testuali greche o siriache che possano far propendere per questa attribuzione, come pure la maggior parte della tradizione patristica attribuisce il Magnificat alla madre di Gesù e non alla sua parente Elisabetta.
Tuttavia.
Proviamo a leggere il brano del vangelo di Luca senza Lc, I, 46 (“Allora Maria disse”), in tale maniera il dubbio non può sussistere. Chi esclama il Magnificat, non può essere che Elisabetta.
In particolare Lc, I, 56 è probante:
Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua

Se il Magnificat fosse stato pronunciato da Maria lo scriba si sarebbe espresso in questa maniera?
Il pronome ‘lei’ sembra inequivocabilmente riferito alla persona che invoca l’inno.
Tre manoscritti latini riportano effettivamente la variante testuale Lc, I, 46 ‘et ait Elisabet’ i.e. ‘Allora Elisabetta disse’ invece di ‘Allora Maria disse’.
Due di questi sono molto antichi (IV-V secolo) trattasi del:

Codex Vercellensis ‘a’
Codex Veronensis ‘b’

Il terzo manoscritto è il Codex Rehdigeranius l.

Molto più interessante la testimonianza di Ireneo, in Adv.Haereses, Liber IV, 7, 1 dove il vescovo di Lione afferma senza mezzi termini (nei manoscritti più autorevoli della tradizione latina) che era Elisabetta a dire il Magnificat.
La lettura è oltretutto confermata dalla versione armena dell’opera di Ireneo.
Nemmeno a dirlo, Ireneo si contraddice in Adv. Haereses, Liber III, 10, 1 dove invece attribuisce il Magnificat a Maria:

Exultans Maria clamabat pro Ecclesia prophetans ‘Magnificat

Purtroppo del Libro III non disponiamo della versione armena per la quale ci sono pervenuti solamente i Libri IV e V, e non possiamo dire con assoluta certezza quale dei due testi sia stato manomesso dai copisti. Tuttavia che il testo di Adversus Haereses sia stato alterato per andare incontro alle versioni ortodosse dei vangeli è un fatto provato che spiega in maniera lineare le tante contraddizioni che oggi troviamo nelle sue opere. In effetti, poco prima del passo in questione (Liber III, 10, 1) troviamo in Liber III, 9, 3:

Adhuc ait in baptismate Matthaeus: Aperti sunt [ei] coeli, et vidit spiritum dei quasi columbam venientem super eum. et ecce, vox de coelo, dicens: Hic est filius meus dilectus, in quo mihi bene complacui

E poi parlando de suo battesimo, Matteo disse “si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.Ed ecco una voce dal cielo che disse: "Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto

Passaggio che concorda in maniera perfetta con il Vangelo di Matteo nella versione che conosciamo.
Tuttavia, oggi sappiamo grazie al papiro di Ossirinco 405 (quasi contemporaneo ad Ireneo) confermato dal Florilegium Achridense (secolo XIII) che originariamente il testo di Adv. Haereses non diceva “Questi è Figlio mio prediletto” bensì “Tu sei il Figlio mio prediletto”, un copista ha dunque corretto il testo per renderlo conforme al brano di Matteo.
Analogamente in Adv. Haer. III 10, 1 il nome di Maria potrebbe essere stato sostituito a quello di Elisabetta originariamente presente.

Altrettanto interessante una nota di Gerolamo (o di Origene) nella sua traduzione in latino delle Hom. in Luc. di Origene, (Hom. VII) dove leggiamo:

invenitur beata Maria, sicut in aliquantis exemplaribus repperimus, prophetare. Non enim ignoramus, quod secundum alios codice set haec verba Elisabeth vaticenetur.”

Ai tempi di Gerolamo quindi (o di Origene) entrambe le letture sembrano avere una ugual forma di autorevolezza.

Infine cito due autori del IV secolo, Niceta di Remesiana (De Psalmodiae Bono,) e Cirillo di Gerusalemme (Catechetical lectures XVII,6) che seguendo tradizione diverse (e molto distanti geograficamente tra loro) confermano la lettura del Magnificat come attribuito ad Elisabetta,
Sentiamo Niceta:

cap.9
Nec Elisabeth, diu sterilis, edito de ripromissione filio Deum de ipsa anima magnificare cessavit
cap.11
Cum Elisabeth Dominum anima nostra magnificat

L’ipotesi di Loisy, lontana dall’essere inverosimile pur non avendo nessun sostegno testuale a conferma, consiste nel dire che originariamente il controverso versetto di Luca, I, 46 non portava nessun nome (né Maria né Elisabetta) e che successivamente una tradizione abbia inserito Maria al vangelo e un’altra Elisabetta.

Se così fosse, a mio modo di vedere, dal contesto della recita nessun dubbio sussisterebbe che a pronunciare il Magnificat fosse stata Elisabetta e non Maria.

Saulnier
 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 7/7/2009, 18:19     +1   -1




Carissimo Saulnier

Ho letto attentamente il tuo scritto, è tutto esatto, tutto perfetto. Queste cose le leggiamo da un’infinità di tempo, ma non hai fatto altro che cantare di nuovo “LA CANZONE DEL PAPPONE”. Sarebbe ora di accantonare o ibernare la fede, e incominciare a mettere in funzione quel 3,5% di intelletto che abbiamo. Ragionare su cose possibili o impossibili. Noi abbiamo due donne, Elisabetta da ricerche fatte si appura che aveva 92 anni , in altra parte aveva 98 anni, nella bibbia degli evangelici leggiamo che Elisabetta aveva 96 anni. Per non sbagliare diciamo che era centenaria. Maria invece era 12-15enne.

Ora, madre natura ci insegna che le donne arrivate ad una certa età Finisch. Dando credito alle sacre scritture, è come se ci avessero detto che Giovanni è nato dal pòpò della madre, “la fede”. Mettiamo a confronto queste due donne, è su loro due dobbiamo spendere quel 3,5%.

Maria va su quella montagna dove non c’era ne Zaccaria ne Elisabetta. Li hanno portati li gli AMANUENSI con la mia famigerata penna di piccione. Perche, per intorbidire l’acqua ci dice il nostro amico Giovanni Dalla Teva; Invece di una di nascita ce ne danno due, e per loro il gioco è fatto.

*Elisabetta appena sentito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel suo grembo. Elisabetta invece di benedire il frutto del suo grembo, BENEDICE IL FRUTTO CHE È NEL GREMBO DI MARIA, e di cui lei non ne sapeva niente della condizione di Maria. (leggere Luca dall’inizio)

Qui abbiamo due donne ed un grembo, che ha la possibilità, come dettato da madre natura, di poter avere il bambino. (da Zaccaria)“E lui si chiama Giovanni”.

Un saluto Cecco D’Ascoli
 
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sky@line
view post Posted on 7/7/2009, 21:36     +1   -1




CITAZIONE (Saulnier @ 7/7/2009, 15:10)
Proviamo a leggere il brano del vangelo di Luca senza Lc, I, 46 (“Allora Maria disse”), in tale maniera il dubbio non può sussistere. Chi esclama il Magnificat, non può essere che Elisabetta.

Per eliminare ogni dubbio bisognerebbe però anche eliminare tutti i versetti a partire dal 1, 42 («Benedetta tu fra le donne...), altrimenti il saluto glorioso di Elisabetta a Maria ispirato dallo Spirito Santo diventerebbe poco coerente con il magnificat pronunciato da Elisabetta subito dopo («...tutte le generazioni mi chiameranno beata).

Può darsi che nell'originale di Luca o in qualche prima copia mancasse il nome al versetto 1, 46(“Allora... disse”), così da generare l'equivoco: a me pare tuttavia che dal contesto risulti chiaramente che a pronunciare il magnificat non poteva certamente essere Elisabetta.


 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 8/7/2009, 07:14     +1   -1




Vangelo secondo Luca
1
[1] Poiché molti han posto mano a stendere un racconto degli avvenimenti successi tra di noi,
[2] come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni fin da principio e divennero ministri della parola,
[3] così ho deciso anch'io di fare ricerche accurate su ogni circostanza fin dagli inizi e di scriverne per te un resoconto ordinato, illustre Teòfilo,
[4] perché ti possa rendere conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
[5] Al tempo di Erode, re della Giudea, c'era un sacerdote chiamato Zaccaria, della classe di Abìa, e aveva in moglie una discendente di Aronne chiamata Elisabetta.
[6] Erano giusti davanti a Dio, osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore.
[7] Ma non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
[8] Mentre Zaccaria officiava davanti al Signore nel turno della sua classe,
[9] secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli toccò in sorte di entrare nel tempio per fare l'offerta dell'incenso.
[10] Tutta l'assemblea del popolo pregava fuori nell'ora dell'incenso.
[11] Allora gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare dell'incenso.
[12] Quando lo vide, Zaccaria si turbò e fu preso da timore.
[13] Ma l'angelo gli disse: "Non temere, Zaccaria, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, che chiamerai Giovanni.
[14] Avrai gioia ed esultanza e molti si rallegreranno della sua nascita,
[15] poiché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà pieno di Spirito Santo fin dal seno di sua madre
[16] e ricondurrà molti figli d'Israele al Signore loro Dio.
[17] Gli camminerà innanzi con lo spirito e la forza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto".
[18] Zaccaria disse all'angelo: "Come posso conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanzata negli anni".
[19] L'angelo gli rispose: "Io sono Gabriele che sto al cospetto di Dio e sono stato mandato a portarti questo lieto annunzio.
[20] Ed ecco, sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, le quali si adempiranno a loro tempo".
[21] Intanto il popolo stava in attesa di Zaccaria, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio.
[22] Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
[23] Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa.
[24] Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva:
[25] "Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna tra gli uomini".
[26] Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret,
[27] a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria.
[28] Entrando da lei, disse: "Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te".
[29] A queste parole ella rimase turbata e si domandava che senso avesse un tale saluto.
[30] L'angelo le disse: "Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
[31] Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù.
[32] Sarà grande e chiamato Figlio dell'Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre
[33] e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine".
[34] Allora Maria disse all'angelo: "Come è possibile? Non conosco uomo".
[35] Le rispose l'angelo: "Lo Spirito Santo scenderà su di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Colui che nascerà sarà dunque santo e chiamato Figlio di Dio.
[36] Vedi: anche Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia, ha concepito un figlio e questo è il sesto mese per lei, che tutti dicevano sterile:
[37] nulla è impossibile a Dio".
[38] Allora Maria disse: "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto". E l'angelo partì da lei.
[39] In quei giorni Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta (una) città di Giuda.
[40] Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta.
[41] Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo
[42] ed (Elisabetta)esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! [di Maria che aveva fatto da poco NIKY NIKY con l'OMBRA]
[43] A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
[44] Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo.
[45] E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore".

Tutto quello che avviene dopo è parte integrante dello spartito leggendario. È sulle origini che noi dobbiamo attentamente approfondire. Perche in questo inizio di leggenda troviamo questo (generato)famoso KEFA, che mentre teniamo la testa immersa nel pappone ci batte continuamente nella “capa”.

Saluti Cecco D’Ascoli

 
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Saulnier
view post Posted on 8/7/2009, 09:35     +1   -1




Caro Cecco

Io credo che il racconto di Luca sia un gioco di scriba tessuto su un tema astrologico.
Sono convinto che Elisabetta e Maria siano siano pseudonimi di uno stesso personaggio storico, come pure Zaccaria e Giuseppe e soprattutto Gesù e Giovanni Battista.

Il Verbo di Dio, Gesù, puro spirito entrava nel profeta Giovanni già adulto prima di diventare persona fisica distinta da lui nei racconti degli scribi evangelici.

Lc, III, 1

[1]Nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell'Abilène, [2]sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio scese su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto.

La parola di Dio scese su Giovanni.

Cos’è questa parola (rema) di Dio, che scende sul profeta Giovanni?
Il Verbo (logos) di Dio avrebbe detto l’autore del Vangelo di Giovanni.
Marcione (preservato da Tertulliano in Adv.Marc. IV 7) non lascia alcun dubbio in proposito.

Anno quintodecimo principatus Tiberiani proponit eum descendisse in civitatem Galilaeae Capharnaum, utique de caelo creatoris, in quod de suo ante descenderat

Nell’anno decimoquinto dell’impero di Tiberio Cesare è Gesù a discendere dal cielo a Cafarnao città della Galilea.
I due testi concordano perfettamente se la parola di Dio coincide con Gesù stesso, come afferma esplicitamente il Vangelo di Giovanni.

Attribuire il Magnificat ad Elisabetta è molto importante per comprendere l’identità di tutti questi personaggi.

D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto in me l'Onnipotente


Chi è che parla qui? La madre di un precursore decapitato o la madre del Cristo morto e risorto per la salvezza di tutti gli uomini?

Zaccaria, padre di Giovanni è ancora più esplicito nel suo Benedictus:

[68]«Benedetto il Signore Dio d'Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
[69]e ha suscitato per noi una salvezza potente
nella casa di Davide, suo servo,
[70]come aveva promesso
per bocca dei suoi santi profeti d'un tempo:
[71]salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.


Chi è questa salvezza potente che doveva liberare il popolo di Israele dal giogo dei Romani?
Giovanni Battista o il Messia crocifisso da Ponzio Pilato per crimine di lesa maestà?

Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele” ammettono tristemente i viandanti di Emmaus (Lc, XXIV, 21) tre giorni dopo la crocifissione del Messia.

Saulnier
 
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Hard-Rain
view post Posted on 8/7/2009, 09:52     +1   -1




Il Benedictus di Zaccaria e il Magnificat sono racconti antichissimi, Carmignac aveva provato a dimostrare che sono dei testi ebraici. Avete mai provato a tradurli in ebraico? Secondo la versione di Carmignac si producono radici che generano rime e assonanze, come in una specie di poesia o salmo.
 
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Saulnier
view post Posted on 8/7/2009, 10:03     +1   -1




Infatti.
Il Magnificat in particolare ha delle analogie davvero sorprendenti con la preghiera che Anna dedica al Signore per la nascita di suo figlio Samuele (Samuele, I, 2)
 
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Iron Iko
view post Posted on 10/7/2009, 16:30     +1   -1




CITAZIONE (Hard-Rain @ 8/7/2009, 10:52)
Il Benedictus di Zaccaria e il Magnificat sono racconti antichissimi, ... come in una specie di poesia o salmo.

Questo commento, Hard, mi riempie di soddisfazione: nella mia ignoranza, lo giuro, avevo intuito qualcosa del genere. Conoscevo il Magnificat più per i miei interessi musicali che biblisitici e in testa avevo l'idea che questa bellissima e poetica invocazione al Signore fosse pronunciata da Elisabetta. Ma a questo punto se è come tu giustamente dici, non ha quasi più senso stabilire chi ha pronunciato quel discorso. Mentre rileggendo i posts di Saulnier si intuisce che queste invocazioni potevano essere messe in bocca a chi si voleva.
Allora mi pongo due domande:
- è possibile che un'invocazione così sublime possa essere stata sfruttata originariamente da una corrente letteraria filo-battistica e altrettanto da una corrente filo-gesuana, per poi essere state fuse nell'incontro "sincretico" tra Maria e Elisabetta che leggiamo nel NT?
- in base all'analisi testuale, è possibile nel Magnificat scorporare una prima parte (dai versi 46 al 53) risalente all'antico spiritualismo egizio da una seconda parte (versi 54 e succ.), di matrice più squisitamente ebraica?
Grazie
Cordiali saluti a tutti
I.I.
 
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view post Posted on 10/7/2009, 19:46     +1   -1

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D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata!
Ma di quali generazioni sta parlando???
Indipendentemente di chi abbia proferito, diciamo cosi' questo cantico,Elisabetta o Maria;la stragrande maggioranza delle popolazioni di tutti i tempi, non si sono curate affatto di questi due personaggi e in particolarmodo di Elisabetta.
Una delle tante profezie fallite ?

Un saluto
 
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8 replies since 7/7/2009, 14:10   1319 views
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