QUOTE (misereremei @ 20/10/2013, 09:21)
In realtà i quattro vangeli non sono mai in contraddizione sulla data dell'ultima cena e di conseguenza dela passione: la confusione la fa chi legge le date e gli orari come si usa oggi e non come si usava allora.
Il 14 nisan è inconfutabilmente il giorno in cui avvenne "tutto": sia l'ultima cena, sia la crocifissione.
Si nota che la discrepanza non risiede nel fatto che - per gli evangelisti - tutto avvenne tra la sera di Giovedì e la giornata di Venerdì, con risurrezione la Domenica. Il problema è che gli evangelisti sembrano non essere d'accordo su quale giorno cadesse la Pasqua, quindi non è pacifico che tutto avvenne il 14 di Nisan.
QUOTE
Dunque: non è vero che i vangeli si contraddicono sulla data della crocifissione (per tutti era il 14 nisan, giorno di parasceve, il giorno in cui si sacrificano gli agnelli da cuocere e mangiare nella notte che segue il 14 e porta nel 15 nisan). Il giorno della pasqua è il 15, perciò il 14 si uccidevano gli agnelli.
Ma se per tutti Gesù è stato crocifisso il 14 nisan, giorno in cui si sacrificano gli agnelli da mangiare la notte che segue (cioè a Pasqua, il 15 Nisan), perché Marco, e con lui Matteo e Luca, ci dice invece che Gesù
mangiò la Pasqua coi discepoli?
Se Gesù è stato crocifisso il 14 nisan, giorno di preparazione della Pasqua, non può aver mangiato la Pasqua.
Eppure i discepoli preparano la Pasqua e tutti insieme mangiano la sera (Mc 14:12-18):
"
Il primo giorno degli Azzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a preparare perché tu possa mangiare la Pasqua?» [..] entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono per la Pasqua. Venuta la sera, egli giunse con i Dodici. Ora, mentre erano a mensa e mangiavano,..."
Se era Giovedì sera e mangiavano la Pasqua, allora era il 15 nisan. Quindi per i sinottici, cena, processo, crocifissione e sepoltura avvennero il 15 nisan (Pasqua).
QUOTE
Quell'anno il 15 nisan coincideva casualmente con il sabato (lo specifica Gv 19,31), togliendo ulteriore incertezza. Infatti il 14 nisan era "parasceve" a motivo del sabato.
Esatto. Qui però commetti il piccolo errore di confondere Giovanni coi sinottici. E' vero infatti che Giovanni fa coincidere esplicitamente il 15 nisan (Pasqua) con il sabato, e proprio per questo motivo non si capisce perché i sinottici affermino che Gesù invece mangiò la Pasqua (visto che il sabato di Pasqua era già nel sepolcro). Per inciso, Giovanni per coerenza *non dice* che la cena coi discepoli era un pasto Pasquale.
Riporto il commento di Meier:
<<a una prima lettura, dunque, sembra esserci una insormontabile contraddizione tra la cronologia sinottica e quella giovannea. Nonostante entrambe collochino l'ultima cena alla sera del giovedì e la morte di Gesù al venerdì prima del tramonto, esse discordano sulla datazione di questi due giorni. Per i sinottici, l'ultima cena di giovedì fu un banchetto pasquale e così Gesù morì in un venerdì che era il giorno di pasqua (il quindici di nisan). Per Giovanni, l'ultima. cena non fu un banchetto pasquale. Gesù morì in un venerdl che era il quattordici di nisan, che in quell'anno era il giorno della preparazione sia per la pasqua sìo per il sabato. In quell'anno, le due osservanze coincisero in un sabato che era il quindici di nisan.
Come si devono conciliare- o potrebbero conciliarsi- queste cronologie?>>
(J.P.Meier, UN EBREO MARGINALE Ripensare il Gesù storico l. Le radici del problema e della persona, Queriniana, p.384)
Lascio a te usare la matematica, la storia, la logica e le testimonianze di chi riferisce i fatti per fornirci una risposta.
Grazie, ciao
Talità
Edited by Talità kum - 20/10/2013, 22:15