Studi sul Cristianesimo Primitivo

Il Vangelo Galileo

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dresda99
view post Posted on 14/4/2009, 08:34     +1   -1




Riporto integralmente quanto riportato sul sito:
http://templarforce.googlepages.com/dreamerstargate

Anche se l'informativa finale mi ha messo un dubbio atroce.

D. Allora, Professore, siamo tutti curiosi di conoscere le circostanze di ritrovamento di questo antico manoscritto.
R. Una mia assistente ne è venuta in possesso, in modo del tutto inaspettato, per eredità legittima. Il reperto era custodito in una banca svizzera, ed è finito in quel luogo dopo varie vicissitudini.



D. Si tratta proprio di un Vangelo, del tipo di quelli canonici, oppure è più simile ad un testo aprocrifo?
R. Non ha niente a che fare con gli apocrifi e nemmeno con le complicate dissertazioni filosofiche dei cosiddetti Vangeli gnostici. Però è un Vangelo vero e proprio, con una sua struttura narrativa che riguarda la vita, le opere e le parabole di Gesù.



D. Mi sono giunte voci che questo Vangelo è fortemente somigliante a quello di San Marco... Che ne dice in proposito?
R. Leggendo il testo dell'Autore, che dice di chiamarsi "Giona figlio di Amos", persino un profano si accorgerebbe che il testo di Marco corrisponde a quello di Giona...ma riveduto, corretto e tagliato in diversi punti. Quindi, il manoscritto galileo è da ritenersi senz'altro la fonte primaria da cui attinsero tutti gli altri.




D. Intuisco che questi tagli e correzioni sono stati effettuati da qualcuno che non voleva divulgare certe informazioni sul Cristo. E' così?
R. Certamente. Il Vangelo Galileo è un'opera breve, ma dettagliata e precisa sulla vicenda di Gesù nazareno ed il suo gruppo. Per di più, l'autore inquadra esattamente l'ambientazione storica dell'epoca in cui operò il Cristo, citando diversi personaggi-chiave ed il loro ruolo in tutta la vicenda.




D. A questo punto, devo necessariamente chiederle: chi fu il manipolatore del testo e perché lo fece?
R. Il manipolatore non appose la sua...firma, contrariamente all'Autore del Vangelo, ma dalla lettura del testo originale, dalla sua comparazione con le scritture canoniche ed in base ad altri elementi, si può facilmente dedurre che si trattò di Paolo di Tarso o di qualche suo stretto collaboratore che ne eseguiva gli ordini.




D. Perciò, fu il fondatore della Chiesa cattolica, San Paolo, ad agire in tal modo. Torno a chiederle: perché?
R. Paolo si trovò ad affrontare un compito difficilissimo di predicazione e missione, non fini a sé stesse, ma col preciso scopo di creare una religione a sé stante. Perciò dovette eliminare tutti quei fattori, presenti in questo Vangelo, che sarebbero stati di forte disturbo a questa finalità, per lui prioritaria.




D. Capisco che, in una veloce intervista, non può spiegare tutto, ma almeno mi dica, a grandi linee, quali erano questi elementi di disturbo....
R. Prima di tutto, l'umanità di Gesù...e, per umanità, non intendo, come gli esegeti cattolici, il fatto che Dio fosse, per così dire, contenuto in un corpo di carne. Per "umanità" intendo quelle varie sfaccettature che fanno parte di una persona: il dubbio, la gioia, il pianto e il riso, l'indecisione, la sofferenza...
Certo, non si trattava di un uomo qualunque. Egli era pur sempre un Maestro, una persona straordinaria, una figura che si elevò enormemente in seno al contesto dell'epoca, ma era comunque un uomo, con i suoi momenti di ordinaria quotidianità; e proprio tale aspetto doveva assolutamente sparire nella revisione paolina, che voleva proporre un Uomo-Dio più astratto che concreto.
Poi, anche i legami familiari di Gesù dovevano essere insabbiati, o almeno venire fortemente cammuffati, a causa di certe parentele a dir poco imbarazzanti, visto che alcuni suoi cugini e zii erano importanti capi della fazione zelota, una frangia violenta ed estremista che voleva scacciare gli invasori romani e destituire la dinastia di Erode. Infine, c'è il problema dei "miracoli". Nel progetto religioso di Paolo, questi dovevano apparire come portenti immediati. Qualsiasi altra circostanza che poteva servire a spiegare il miracolo stesso, fu depennata senza esitazioni.





D. Può farmi degli esempi?
R. Non voglio anticipare troppe cose, a Lei ed ai suoi lettori... Rischierei di levarle il gusto della sorpresa ed influenzare le opinioni che si farà. Quindi, la invito a leggere il Vangelo Galileo. Vi scoprirà una miniera d'informazioni concrete, fornite non da un teologo o da un mistico, e nemmeno da un devoto che ingigantì il "sentito dire", ma da un imparziale testimone oculare. Fatto, questo, fondamentale ai fini dell'attendibilità storica del testo.



D. Venendo al punto cruciale...mi risponda sinceramente. Lei che idea si è fatto studiando questo antico manoscritto? Gesù nazareno...chi era davvero? Un profeta, un sedicente Messia o proprio...il Figlio di Dio?
R. Egli racchiudeva un po' tutte le figure che ha menzionato. Leggendo il lavoro di Giona me ne sono convinto: Gesù fu un Uomo eccezionale, mille miglia più avanti dei suoi contemporanei: un Saggio, caratterizzato da una forte indipendenza di pensiero ed anche, al tempo stesso, da una meravigliosa...normalità.



D. Perciò si tratta di un testo che possono leggere tutti?
R. Sicuramente. Dall'ateo al fervente cristiano. L'importante è accostarsi alla lettura con mente aperta, senza pregiudizi.



D. Grazie, Professore e...buon lavoro!
R. Grazie a Lei.




Però poi leggendo le recensioni si legge:


Dalla Palestina del I secolo fino ai giorni nostri, l'autrice racconta le vicende di un Vangelo scritto da un testimone oculare, al seguito di Gesù nazareno. Il testo è gradevolmente d'evasione, e non strizza l'occhio né agli atei super -razionali né, tantomeno, agli integralisti cristiani che non vogliono sentire nessun'altra campana...eppure...fa riflettere e lascia dentro qualcosa d'indelebile. Personalmente, lo consiglieri solo a chi non si sente "schierato" da nessuna parte. Anna


Chiunque ha scritto questo libro è in possesso d'informazioni "proibite". Almeno, questa è stata la mia netta impressione. Poi, si può discutere sullo stile, a mio avviso un po' troppo sintetico. Un maxi-racconto, più che un romanzo, per chi ama le spiegazioni logiche, senza per questo intaccare la fede (nel caso se ne possieda una). Finale a sorpresa, un po' fantasy, con qualche incursione new age sul tanto atteso 2012: una chiusura che riscatta la costante (e un po' distaccata) razionalità narrativa. Roby


Lo definirei un lavoro fanta-storico che dà, comunque, risposte concrete ed apre altrettante domande. Nel complesso, direi originale ed interessante. Indovinata la figura del prof. Bates, un po' meno caratterizzati gli altri personaggi. Peccato che sia troppo poco complicato, a livello di trama, per poterlo definire un romanzo, ma questa essenzialità potrebbe anche essere un pregio. Diego


Qualcosa di veramente nuovo sull'argomento. Una lettura semplice e godibile, che fa pensare ad informazioni reali, veicolate attraverso la fiction (ma non ha niente a che fare con romanzi-fumettoni, gialli, spy story o quant'altro). Che l'autrice sia una vera archeologa (in incognito, per ovvi motivi...)?


O addirittura una ex-suora “pentita” che ha potuto sbirciare negli archivi segreti del Vaticano? O forse l'amante segreta di qualche alto prelato in vena di...confidenze?? Boh...comunque, qualcosa sotto ci dev'essere. Certo è che le presunte "eresie” contestate al “Codice da Vinci”, impallidiscono di fronte a quanto viene raccontato (o rivelato?) in questo testo. Giò


Azzardato, da parte dell'autrice, mettere le mani (nel vero senso della parola!) sul Vangelo di San Marco. Da praticante cattolica, la cosa mi ha alquanto irritato, ma, se non altro, la sua ricostruzione è coerente, e tenta di spiegare le lacune delle sacre Scritture. Troppa sicumera, però... Coinvolgente la parte introduttiva, che ripercorre le peripezie avventurose del Vangelo "censurato". Ho apprezzato soprattutto l'iniziazione del cavaliere templare: davvero suggestiva. Marina



Avviso dell'Autore:
"Il Vangelo Galileo" è un'opera di fantasia. Ogni riferimento a persone, fatti, luoghi e opere reali, è da intendersi fittizio, perché trattato liberamente ai fini della narrazione. Ogni riferimento a nomi propri, coincidenti a quelli di persone esistenti o esistite, è da ritenersi del tutto involontario e casuale.


© Sara Hermon - Il Vangelo Galileo - Cristalli di Atlantide.

Tutti i diritti riservati e depositati.
 
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view post Posted on 14/4/2009, 22:42     +1   -1
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Grazie Dresda, ma non ho capito dov' è sto libro , chi lo pubblica e come fanno ad averlo già letto e quante pagine ha etc...

E' chiaro che si tratta di un' opera di fantasia , ma finchè non mi capiterà di leggerla non mi pronuncio.

zio ot :B):
 
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dresda99
view post Posted on 15/4/2009, 10:23     +1   -1




Barionu se vedi qui sta scritto:
http://templarforce.googlepages.com/regole...

"Il Vangelo Galileo" di Sara Hermon, ed. Cristalli di Atlantide, costa 15 euro (spese postali escluse), e sarà disponibile a partire dalla fine di aprile, solo su ordinazione. La speciale prima edizione illustrata, prevede un numero di copie limitato, pertanto si consiglia chi fosse interessato, a prenotare con un certo anticipo.

Procedere così: inviare una mail con i propri dati (nome, cognome, indirizzo, numero di copie desiderate) al seguente recapito:

[email protected]

Vi sarà inviata mail di risposta contenente gli estremi del pagamento.

Si prega di non inviare messaggi richiedenti ulteriori informazioni sul libro. A questo scopo, cliccare in alto a destra su "recensioni", dove si potranno leggere alcune opinioni dei lettori e com'è strutturato il lavoro.
 
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