Studi sul Cristianesimo Primitivo

Gesù Cristo segreto

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view post Posted on 6/7/2009, 10:17     +1   -1
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Bibliothecarius Arcanus

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CITAZIONE (barionu @ 5/7/2009, 14:32)
MA CARO ON ,

il tuo discorso è da quotare in pieno ,...... ma fatto sta , che le analogie ci sono , e vanno studiate.

"Chi vuol procedere sicuro deve soprattutto star sempre in guardia contro le somiglianze, giacché è un terreno oltremodo sdrucciolevole"
(Platone: Sofista, XVIII)

I comparativisti, anche quelli simbolici, hanno la fastidiosa tendenza a confondere i piani di realtà, a sdrucciolare nelle genealogie e nelle causalità laddove i collegamenti sono sempre e primariamente in mente e non in re. Così ci troviamo i ridicoli paragoni del Cascioli sull'eucarestia. Certo qui siamo ad altri livelli, ma è proprio il peccato originale del comparativismo, la sua tentazione primaria, quella di intersecare realtà laddove perlopiù sono i pensieri a ritrovarsi ex post e a ricostruire. Dunque il rischio di un bias narrativo non solo è sempre presente, e difficilmente evitabile, come tutti i bias cognitivi, ma è anche particolarmente insidioso, poichè generalmente attiva un altro bias, quello confermativo. E la frittata è fatta. :ph34r:
 
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view post Posted on 6/7/2009, 12:44     +1   -1

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A proposito di simboli:Il cristianesimo sicuramente assorbi' nel tempo elementi gnostici espressi nella psicologia del culto della donna e li convoglio' nella venerazione di Maria.
Col tempo , se da un parte il culto collettivo di Maria espresse la relazione spirituale con la donna immaginaria ,quella reale perse valore e si carico' di elementi negativi assumendo per esempio le caratteristiche della strega e del demone.
Cosi' Maria madre di Gesu' personaggio probabilmente reale ,ma sicuramente marginale ed insignificante ,bistrattata dallo stesso Gesu',diviene secoli dopo simbolo di perfezione e di adorazione.


Un saluto
 
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view post Posted on 6/7/2009, 13:06     +1   -1
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CITAZIONE (-Waylander- @ 6/7/2009, 11:17)
CITAZIONE (barionu @ 5/7/2009, 14:32)
MA CARO ON ,

il tuo discorso è da quotare in pieno ,...... ma fatto sta , che le analogie ci sono , e vanno studiate.

"Chi vuol procedere sicuro deve soprattutto star sempre in guardia contro le somiglianze, giacché è un terreno oltremodo sdrucciolevole"
(Platone: Sofista, XVIII)

I comparativisti, anche quelli simbolici, hanno la fastidiosa tendenza a confondere i piani di realtà, a sdrucciolare nelle genealogie e nelle causalità laddove i collegamenti sono sempre e primariamente in mente e non in re. Così ci troviamo i ridicoli paragoni del Cascioli sull'eucarestia. Certo qui siamo ad altri livelli, ma è proprio il peccato originale del comparativismo, la sua tentazione primaria, quella di intersecare realtà laddove perlopiù sono i pensieri a ritrovarsi ex post e a ricostruire. Dunque il rischio di un bias narrativo non solo è sempre presente, e difficilmente evitabile, come tutti i bias cognitivi, ma è anche particolarmente insidioso, poichè generalmente attiva un altro bias, quello confermativo. E la frittata è fatta. :ph34r:

Naturalmente quoto sia Way che Platone,

infatti nel proporre questi dati cerco di essere il più asettico possibile , anche se sono per una loro effettiva validità.

Penso che se parliamo di Alateus & C. , si possa parlare di Comparativismo ,

con frittate che fanno venire il vomito persino a me ,

ma per i vari Jung, Burnouf , Durand e gli stessi Cumont e Vermaseren bisognerebbe metterli in un ' altra categoria ,... non so quale .



zio ot :mf_bookread.gif:
 
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operanuova
view post Posted on 6/7/2009, 14:40     +1   -1




CITAZIONE (barionu @ 5/7/2009, 23:36)
cit da ON
Il toro è simbolo della vita nel mitraismo, così come l'albero-croce-TAU lo è nel cristianesimo e l'albero TAW lo è nell'AT.
zio ot .
Un momento , cosa intendi per la Tav del AT ?
Nel protosinaitico aveva la forma di una X , e l' attuale forma compare solo a Qumran ...
Dacci più dettagli .zio ot :mf_bookread.gif:

I miei riferimenti di partenza per l’affermazione sono in un’analisi di una ventina di pagine (analisi relativa al segno di Caino) eseguita dal principe Raimondo di Sangro. Il testo, consultabile in originale, è conservato nella Biblioteca Nazionale di Napoli nella sezione “manoscritti e rari”. In materia di simbolismo - tu certamente lo sai - il Principe di San Severo fu un’autorità. Notissimi sono i suoi studi sui Quipu degli Incas, lui finanziò la pubblicazione di questa pregiata Iconologia di Cesare Ripa:
http://www.humi.keio.ac.jp/~matsuda/ripa/c.../043k0001w.html
L’analisi di Raimondo di Sangro, inserita nella “Lettera Apologetica”, ha una serie di riferimenti bibliografici interessantissimi sui quali egli basò l’affermazione: “È costante tradizioni tra’ Rabbini che ‘ l famoso ALBORE DELLA VITA... sia stato di figura TAUTICA”. Se t’interessa il testo (o se interessa ad altri) fammi conoscere via MP una tua e-mail e potrò inviarti in allegato le tre pagine più importanti che posso scannerizzare da una recente edizione che ho in libreria.
In relazione alla forma croce più che ics, piuttosto che nel protosinaitico e nell’ebraico di Qumran, considerato l’antichità del segno, essa va ricercata nell’ebraico arcaico prossimo al fenicio dove la forma è varia e simile a una croce leggermente inclinata o con un po' di svastica sul braccio destro :rolleyes:
http://www.fenici.unibo.it/garbini/lamina%...geroglifica.htm

Infine (e qui mi rivolgo al poeta zio ot), se le speculazioni solo lecite in materia di simbolismo - lo ha affermato barionu, non io - volendo tu riscrivere il passo di Ap 22,13 con lettere ebraiche:
“Io sono l'Alfa e l'Omega, il Primo e l'Ultimo, il principio e la fine”
quali lettere avresti utilizzato per mantenere la coerenza del verso :45.gif: ?

Edited by operanuova - 6/7/2009, 16:49
 
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operanuova
view post Posted on 6/7/2009, 15:15     +1   -1




CITAZIONE (-Waylander- @ 6/7/2009, 11:17)
...Così ci troviamo i ridicoli paragoni del Cascioli sull'eucarestia. Certo qui siamo ad altri livelli, ma è proprio il peccato originale del comparativismo, la sua tentazione primaria, quella di intersecare realtà laddove perlopiù sono i pensieri a ritrovarsi ex post e a ricostruire. Dunque il rischio di un bias narrativo non solo è sempre presente, e difficilmente evitabile, come tutti i bias cognitivi, ma è anche particolarmente insidioso, poichè generalmente attiva un altro bias, quello confermativo. E la frittata è fatta. :ph34r:

La ringrazio della considerazione sul livello della discussione tra barionu e me.
Perfettamente d’accordo sul rischio della ricostruzione ex post: è giusto quanto scrivevo a proposito di Jung della ricerca del significante una volta che sia noto il significato. Ecco perché esiste un solo metodo per la comparazione: l’accumulo del maggior numero di dati, sia sui significanti sia sui significati, e la successiva elaborazione in modo "più asettico possibile", come ha scritto barionu. Fermo restando che, come in ogni circolo ermeneutico della conoscenza, il risultato è probabilistico e la comprensione si consegue all’infinito. Questo non toglie che, a non diventare ridicoli come in qualche scritto del personaggio da lei citato che io ho letto, perlomeno per chi come me tende a rielaborare i propri saggi in prosa divulgativa, anche il rischio di un bias narrativo è accettabile perché il simbolismo affascina autore e lettori, anche quelli dotati di grande cultura orientata al realismo.

Edited by operanuova - 6/7/2009, 16:43
 
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