Studi sul Cristianesimo Primitivo

Il tradimento di Giuda, "Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto..." (Mt 7,7)

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linolista
view post Posted on 23/1/2009, 16:35     +1   -1




Il tradimento di Giuda

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"Gesù rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota. Allora, dopo il boccone, Satana entrò in lui. Per cui Gesù gli disse: «Quel che fai, fallo presto». (Gv 13, 26-27)

Ho gia lanciato questo quesito in altro luogo virtuale, ma non sono rimasto soddisfatto delle risposte.
Mi domandavo io e chiedo ancora a chi legge ora: il diavolo, che prese possesso di Giuda, desiderava quindi la cattura e la crocifissione di Cristo? Allora non è un ex angelo intelligentissimo, giacché nemmeno riuscì a immaginare che la Croce avrebbe segnato la sconfitta del Male? E, poiché Giuda tradì essendo posseduto da Satana, il disegno perseguito da Giuda dovette essere quello del diavolo e non quello di Dio, o sbaglio?
Quindi, da Nils Runeberg passando per Borges fino a Herbert Krosney curatore del recente vangelo gnostico ritrovato, nessuno ha capito niente? Nemmeno monsignor Ravati, però, il quale ha recentemente ragionato su un tradimento che potrebbe essere stato causato da una disillusione politica, ha posto l'accento sulla volontà di Satana.
E poi: che cosa avrebbe potuto comprare o riscattare Giuda, con la misera somma di trenta denari?
Quali stranieri andavano seppelliti nel campo del vasaio?
Forse il senso del tradimento di Giuda ancora appare poco chiaro, a meno di non immergersi nella lettera e nei simboli.
 
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Hannah1
view post Posted on 23/1/2009, 18:08     +1   -1




Ciao linolista, non so se hai aperto la discussione nella sezione giusta. In ogni caso, in attesa di ulteriori chairimenti, provo a fornire qualche risposta personale.
CITAZIONE
il diavolo, che prese possesso di Giuda, desiderava quindi la cattura e la crocifissione di Cristo? Allora non è un ex angelo intelligentissimo, giacché nemmeno riuscì a immaginare che la Croce avrebbe segnato la sconfitta del Male?

Dando per buono che la teologia cristiana (in mancanza di altre dsicipline che si sono occupate della questione) abbia correttamente inquadrato satana o il maligno, vediamo cosa ne potrebbe venire fuori. Satana è un ex angelo intelligentissimo ecc. ecc. ma è pur sempre una creatura non il Dio del male e, quindi, limitato, molto limitato rispetto a Dio. Tant'è vero che mentre si definisce Dio onnipotente, onnisciente ecc. è scritto che satana andava percorrendo avanti ed indietro la terra: Giobbe 1:7 L'Eterno disse a Satana: «Da dove vieni?». Satana rispose all'Eterno e disse: «Dall'andare avanti e indietro sulla terra e dal percorrerla su e giù». o ancora: 1Pietro 5:8 Siate sobri, vegliate, perché il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare.
E' anche vero che nella concezione ebraica del VT, satana è una sorta di funzionario di Dio, nel senso che la sua azione permette all'uomo di essere messo alla prova e di mostrare la sua vera natura.

CITAZIONE
E, poiché Giuda tradì essendo posseduto da Satana, il disegno perseguito da Giuda dovette essere quello del diavolo e non quello di Dio, o sbaglio?

Qui viene il bello, il diavolo, si sa fa le pentole ma non i coperchi. Lo scopo del maligno era liberarsi di Gesù, per cui sperava che con la morte di Gesù, avrebbe vinto perchè non aveva accettato che in un uomo potesse convivere e rivelarsi in pieno la divinità. (Secondo alcuni, questa avversione per gli uomini, sarebbe stata alla base della sua ribellione e della sua consenguente caduta quand'era Lucifero, da cui il discorso del serpente, Adamo ed Eva, ecc. ). in realtà la morte di Gesù e, soprattutto, la sua resurrezione avrebbe segnato proprio la sconfitta di satana.
Prevengo la domanda: allora Giuda non è colpevole? Giuda non è stato obbligato a tradire Gesù ma è stata la sua indole già perversa a cedere a satana. In un certo senso, satana, ha compreso dove trovare terreno fertile. Oltretutto, il suo peccato più grave non è stato quello di tradire Gesù ma di non sperare nel perdono di Dio, il che l'ha indotto alla disperazione ed al suicidio.
E se Giuda non avesse tradito Gesù? satana sarebbe andato a cercarsi qualcun altro. Da questo punto di vista, viene descritto come molto pervicace, non a caso nei vangeli sono descritti vari tentativi di uccidere Gesù.
C'è un altro aspetto da considerare, satana odiavolo è considerato significa accusatore, colui che divide, che separa. Questa separazione consiste essenzialmente nel fatto che si mettta in mezzo tra l'uomo e Dio, cercando di impedire la comunione tra uomo e Dio. C'è tutto un discorso teologico portato avanti dagli ebrei che è un po' complicato e che identifica il satana o serpente con l'indole malvagia presente in ogni uomo e contro cui l'uomo deve combattere.
CITAZIONE
E poi: che cosa avrebbe potuto comprare o riscattare Giuda, con la misera somma di trenta denari?

Nn era tanto misera, in quanto trenta denari romani o trenta stateri corrispondevano al salario mensile di un operaio. In ogni caso, qualcuno ritiene che Giuda non abbia tradito Gesù per denaro ma per rimanere fedele alla tradizione e, questo, spiegherebbe la sua disperazione quando gli vengono dati i trenta denari.
Non so se la mia risposta ti abbia soddisfatto, fermo restando che l'interpretazione simbolica ha anch'essa il suo peso. Non è un caso che l'apostolo che abbia tradito si chiami proprio Giuda. In ogni caso, si tratta pur sempre di interpretazioni che assumono coerenza o meno all'interno del sistema di fede in cui vegnono collocate o delle proprie convinzioni personali.
 
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linolista
view post Posted on 23/1/2009, 20:38     +1   -1




CITAZIONE (Hannah1 @ 23/1/2009, 18:08)
1) Ciao linolista, non so se hai aperto la discussione nella sezione giusta. In ogni caso, in attesa di ulteriori chairimenti, provo a fornire qualche risposta personale.

CITAZIONE
2) Qui viene il bello, il diavolo, si sa fa le pentole ma non i coperchi. Lo scopo del maligno era liberarsi di Gesù, per cui sperava che con la morte di Gesù, avrebbe vinto perchè non aveva accettato che in un uomo potesse convivere e rivelarsi in pieno la divinità. (Secondo alcuni, questa avversione per gli uomini, sarebbe stata alla base della sua ribellione e della sua consenguente caduta quand'era Lucifero, da cui il discorso del serpente, Adamo ed Eva, ecc. ). in realtà la morte di Gesù e, soprattutto, la sua resurrezione avrebbe segnato proprio la sconfitta di satana.

3) Prevengo la domanda: allora Giuda non è colpevole? Giuda non è stato obbligato a tradire Gesù ma è stata la sua indole già perversa a cedere a satana...

4) Non era tanto misera, in quanto trenta denari romani o trenta stateri corrispondevano al salario mensile di un operaio. In ogni caso, qualcuno ritiene che Giuda non abbia tradito Gesù per denaro ma per rimanere fedele alla tradizione e, questo, spiegherebbe la sua disperazione quando gli vengono dati i trenta denari.

Ciao, Hannah1, ti ringrazio infinitamente della prima riposta donatami in questo forum. Per chiarezza ti rispondo per punti, anche se non sequenziali.

1) Potrei aver sbagliato sezione, hai ragione, siccome sono nuovo del luogo. Leggo, però, sulla sommità della pagina: Critica Testuale ed Esegesi del NT. E' come critica testuale che desideravo stimolare questa discussione. Mi spiego: vorrei che fosse oggetto di analisi soltanto quello che i testi evangelici autorizzano a discutere, non argomentazioni di natura teologica, morale o opinativa.

3) Non m'interessa la colpevolezza né la colpa di Giuda bensì ricercare, se possibile, il movente. Secondo i testi, non al di fuori dei testi.

4) I trenta denari di Giuda non possono essere stati in monete romane. Giuda li buttò nel tempio dove furono raccolti dai sacerdoti Mt (27,5) e comunque fu fatta da questi ultimi l'ipotesi di metterli nel tesoro, una ipotesi esclusa solo perché erano "prezzo di sangue". Fossero state monete romane, manco sarebbero potute entrare nel tempio e l'ipotesi sarebbe stata improponibile, essendo esse impure e portando impresso il volto di Cesare. Erano sicli del tempio, quindi, c'è da immaginare. In ogni caso Giuda restituisce il compenso del tradimento: un atteggiamento, questo, perlomeno strano qualora il movente della consegna del Maestro fosse stato il denaro.

2) Lo considero il punto più importante: Satana non può aver desiderato la morte di Cristo. E' lo stesso testo evangelico a sostenerlo, siccome Satana nelle Scritture espone il suo punto di vista per ben due volte:
“Se tu sei il Figlio di Dio, gettati giù di qui, perché sta scritto: – Egli ha dato per te ordini ai suoi angeli, i quali ti sosterranno sulle loro mani...–" (Mt 4,5)

«”Non sia mai vero, Signore; questo non t'avverrà mai”. Ma Gesù, rivoltosi, disse a Pietro: ”Vade retro Satana; tu mi sei di scandalo, perché tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini”» Mt (16, 22..23)

Entrambi i moventi, quindi, sia quello venale sia quello della volontà di Satana, non mi appaiono giustificati dai testi. Ecco il motivo della discussione.



 
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Hannah1
view post Posted on 23/1/2009, 21:02     +1   -1




CITAZIONE
Entrambi i moventi, quindi, sia quello venale sia quello della volontà di Satana, non mi appaiono giustificati dai testi. Ecco il motivo della discussione.

Io credo che sia difficile fare delle ipotesi su satana rimanendo soltanto ai testi.
Dai testi viene fuori solo una contraddizione in termini di logica, prima dice una cosa e poi un'altra.
C'è da dire che la contraddizione sembra trovare composizione solo se si pensa che ogni qual volta l'uomo si comporta o cerca di comportarsi contro i piani di Dio si comporta come satan, cioè avversario.
E' questo, mi sembra, l'elemento comune di tutti gli episodi citati.
Nel primo sembra che satana voglia tentare Gesù e fargli fare quello che vuole lui, presentandoglielo attraverso una falsa interpretazione di passi biblici. nel secondo sembra più un rimprovero fatto a Pietro che non una vera e propria presenza di satana. In quel caso è proprio Pietro ad esser rimproverato perchè il suo atteggiamento è contro la volontà di Dio.
In ogni caso, la presenza di satana è tirata in ballo ogni volta che c'è un'opposizone ai piani o ai comandamenti di Dio. Paradossalmente, proprio nell'episodio di Giiuda, quando satana cerca di compiere il massimo del male, la potenza di Dio stravolge i suoi piani, o sembra quasi sottometterlo ai suoi piani sconfiggendolo.
 
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linolista
view post Posted on 23/1/2009, 22:05     +1   -1




[QUOTE=Hannah1,23/1/2009, 21:02]

CITAZIONE
Io credo che sia difficile fare delle ipotesi su satana rimanendo soltanto ai testi.
Dai testi viene fuori solo una contraddizione in termini di logica, prima dice una cosa e poi un'altra.
C'è da dire che la contraddizione sembra trovare composizione solo se si pensa che ogni qual volta l'uomo si comporta o cerca di comportarsi contro i piani di Dio si comporta come satan, cioè avversario.

Sì, Hannah1, hai perfettamente ragione. Dai testi sembrano venir fuori delle contraddizioni. Io credo che esista, però, un criterio per scioglierle tutte.

Iniziamo dal personaggio Satana. Perché dici "avversario"? Sicuramente lo è ma, nel contesto delle pericopi che abbiamo citato, non è piuttosto "Il Tentatore"?

Allora, sia con Gesù sia con Pietro, non esiste contraddizione: nella seconda tentazione Satana prova Gesù affinché affinché il suo "piede non urti contro la pietra", con Pietro analogamente afferma «”Non sia mai vero, Signore; questo non t'avverrà mai” riferendosi alla Passione. I due eventi, in ogni caso, hanno una corrispondenza nel Getsemani quando, dopo che Pietro ancora ha tentato di "non fare avvenire" la Passione colpendo con la spada il servo Malco, Gesù lo riprende dicendo: " Pensi tu forse che io non possa chiamare in aiuto il Padre mio, il quale mi manderebbe sull'atto più di dodici legioni di angeli?”» (Mt 26,53). Non colleghi? L'espressione del Getsemani riprende il concetto dell'aiuto degli angeli espresso da Satana nella seconda tentazione!
Un testo è un textus, un tessuto, gentilissimo Hannah1, e le ricorrenze, le co-occorenze, le ripetizioni lessicali, le analogie simboliche sono i fili, le sinapsi che connettono il particolare al generale e viceversa nel circolo della conoscenza ermeneutica schleiermacheriana. Figuriamoci nelle Sacre Scritture! E qui di intrecci già ce ne sono ben tre per sostenere: Satana non voleva la croce, Satana desiderava ben altro! Il quarto l'hai dato tu: di nome il traditore si chiamava Giuda. Il quinto nemmeno l'accenno, perché a questo sito partecipa una dottissima persona che, leggendomi, mi farebbe nero senza il minimo sforzo sulla specifica discussione :-)
 
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Hannah1
view post Posted on 23/1/2009, 22:18     +1   -1




CITAZIONE
Iniziamo dal personaggio Satana. Perché dici "avversario"? Sicuramente lo è ma, nel contesto delle pericopi che abbiamo citato, non è piuttosto "Il Tentatore"?

Il significato etimologico di satan è proprio avversario, accusatore.

P.S. Hannah è la versione ebraica di Anna, per cui sono "femminuccia" :) . Non è un dato rilevante, solo una piccola precisazione, visto che sei nuovo.
 
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linolista
view post Posted on 23/1/2009, 22:36     +1   -1




CITAZIONE (Hannah1 @ 23/1/2009, 22:18)
CITAZIONE
Iniziamo dal personaggio Satana. Perché dici "avversario"? Sicuramente lo è ma, nel contesto delle pericopi che abbiamo citato, non è piuttosto "Il Tentatore"?

Il significato etimologico di satan è proprio avversario, accusatore.

P.S. Hannah è la versione ebraica di Anna, per cui sono "femminuccia" :) . Non è un dato rilevante, solo una piccola precisazione, visto che sei nuovo.

Bene, molto lieto. Ti dimostro, allora, che il criterio etimologico applicato ai Vangeli non porta a grandi risultati di esegesi, a differenza del metodo ermeneutico: io conoscevo il sommo sacerdote Anna, suocero di Caifa, il quale era un maschietto :-))

In ogni caso: "E il tentatore, avvicinatosi, gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani»" (Mt 4:3)

Buona notte,
con stima
 
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Hannah1
view post Posted on 24/1/2009, 11:19     +1   -1




CITAZIONE
Bene, molto lieto. Ti dimostro, allora, che il criterio etimologico applicato ai Vangeli non porta a grandi risultati di esegesi, a differenza del metodo ermeneutico: io conoscevo il sommo sacerdote Anna, suocero di Caifa, il quale era un maschietto :-))

Lo so, lo so ed è già capitato l'equivoco. :-)
 
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linolista
view post Posted on 24/1/2009, 15:41     +1   -1




CITAZIONE (Hannah1 @ 24/1/2009, 11:19)
CITAZIONE
Bene, molto lieto. Ti dimostro, allora, che il criterio etimologico applicato ai Vangeli non porta a grandi risultati di esegesi, a differenza del metodo ermeneutico: io conoscevo il sommo sacerdote Anna, suocero di Caifa, il quale era un maschietto :-))

Lo so, lo so ed è già capitato l'equivoco. :-)

Lo immaginavo, simpaticissima Hannah1. ^_^
E ora ritorno serio.
Sono giunto in questo sito seguendo una serie di scritti, per l'appunto filologici. Stando a casa influenzato, ho avuto tempo per interessarmi ai vostri dibattiti filologici, ai quali nulla tolgo per elevatezza culturale e interesse che hanno suscitato in me. Alla filologia (intesa nella sua obsoleta accezione o nomenclatura cattedratica) per la verità - e qui scherzo ancora una volta: nemmeno all'etimologia - non ho mai riservato una grande attenzione. La giudico, snaturando la metafora, alla stregua della pagliuzza ritenuta più importante della trave. "Facezie filologiche" intendo, solo per chiosare il titolo di uno dei post che qui ho letto. Particolari che si isolano senza curarsi del generale che gli sta intorno. 'Ad verbum’, mi lamento con Girolamo, non ‘ad sensum’.
Io m'interesso di un'arte, nella quale - così pare - non sono tra i peggiori. Ho trovato, nelle vostre discussioni, la stessa scissione che avvenne in estetica tra la storia dell'arte e la critica interpretativa dell'arte. Una scissione che ha portato i critici (che artisti più non sono) a privilegiare la storia, l'analisi delle forme, dei materiali, dei generi, dei periodi, degli autori. Delle condizioni al contorno, insomma, rispetto ai contenuti. Nessun problema, per l'amor del cielo: ma qui si discute di Vangeli oppure di materiali evangelici?
Perdonami ma, siccome pare che tu sia l'unicA attiva negli ultimi giorni del sito, non posso che provocare te ^_^

Edited by linolista - 24/1/2009, 15:56
 
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Hannah1
view post Posted on 24/1/2009, 17:38     +1   -1




Mi fa piacere, almeno ti faccio compagnia mentre guarisci ^_^ . Io , come avrai notato, non sono un'esperta ma un'appassionata e sono agli inizi. Però concordo in buona parte con te con te nel ritenere che spesso si esamina molto la cornice e si tralascia il quadro, per rimanere in tema di metafore artistiche ;)
Anch'io mi meraviglio di tutto questo silenzio. Pure qui ci sono stati casi di influenza, forse sono ancora debilitati. :rolleyes:
 
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linolista
view post Posted on 24/1/2009, 20:28     +1   -1




CITAZIONE (Hannah1 @ 24/1/2009, 17:38)
...Però concordo in buona parte con te con te nel ritenere che spesso si esamina molto la cornice e si tralascia il quadro, per rimanere in tema di metafore artistiche ;)

Sì, questa della cornice è un problema molto serio. E' il problema delle stesse esegesi, le quali rischiano di costituirsi come puro metodo scientifico quando, in realtà, dovrebbero essere forme di espressioni artistiche nelle quali tecnica e ispirazione vanno a braccetto. Anche perché, purtroppo, con la pura tecnica si formano scuole di pensiero che si contrappongono senza che mai si possa fornire un giudizio di ragione o torto. Nella creazione artistica, perlomeno in quelle del passato, al di là della ragione e del torto, a spuntarla sono la logica, la capacità comunicativa e la bellezza estetica dell'opera.
Tempo fa, Hannah, il giornalista fiorentino Galluzzo pubblicò un mio saggio sul suo sito (dove non era possibile inviare post ma si poteva commentarli). Intervennero una serie di personaggi (tra i quali più di un ateo che imperversa in Internet) i quali tentavano di dimostrare (con affermazioni più o meno erudite) che Gesù era stato il messia nazionalista a capo di una banda di ribelli zeloti. Si misero tutti a fissarsi sull'etimologia di Iscariota e a fare indagini sulle due spade di Lc 22:38 e su quella di Pietro nel Getsemani al fine di provare che fossero pugnali dei sicari, sica per la precisione, e che Gesù fosse un capobastone. Non uno solo, nella discussione, collegò il particolare al generale considerando che, a fronte di quelle due sole spade, per ben due volte Gesù dice: "basta!" e lo dice senza smentita di variante alcuna.
Allora, intendevo sostenere con questa digressione ^_^: concordo che l'etimologia di Satana sia "Accusatore" ma, nel contesto dei rapporti con Gesù, il diavolo (come Pietro e Giuda appellati Satana) è Tentatore, anche perché (indipendentemente da Mt 4:3) niente ha da accusare Cristo nei confronti del Padre.
 
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view post Posted on 25/1/2009, 01:31     +1   -1
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Il tradimento di Giuda

Astarte mi dice :

Premetto che mentre leggevo questo brano ,avevo davanti gli occhi l’ultima cena di Leonardo.. su Pietro e la sua mano armata…

18] Giuda comprò un pezzo di terra con i proventi del suo delitto e poi precipitando in avanti si [b]squarciò in mezzo e si sparsero fuori tutte le sue viscere. [/b]

Inquietante vero? Se consideriamo che negli altri due vangeli si parla di “impiccagione” e restituzione del denaro…

I zeloti erano sicari….







zio ot risp.


.... si tratta infatti di una tipica esecuzione zelota.

L'argomento è crudo.

Ma nella Bibbia le citazioni di quella cosa che, in pratica , è uno sventramento, sono molte :

2° Libro dei Re VIII , 12 e XIV , 16 ,, Amos I , 13 ,, Salmo n 137 ,, Isaia XIII, 16 e XIV, 21 ,, Nahum III, 10 ,, Osea X, 14 ,, e XIV 1.

e la tradizione riservata ai traditori sembra risalire agli assassini di Hiram.

Sembra invero difficile che Giuda, nell'impiccarsi , riesca a fare anche Harakiri,

sicuramente lo hanno aiutato .....


L'ultima Cena di Leonardo .... il famigerato coltello, che sicuramente è nelle mani di Pietro, come si evince dalle numerose copie fatte prima che l'affresco andasse in malora,

e gustatevi i particolari in questo link strepitoso.

http://www.haltadefinizione.com/it/cenacolo/index.asp


Giovanni dice che Pietro aveva in mano una MACHAIRA.

Il termine, nel greco koine dei Vangeli appare 29 volte , ma ha un significato molto generico ,, : infatti se nel greco di Omero voleva dire coltello , da Erodoto in poi assume il significato di spada , senza nessuna distinzione d'uso da romphaia , la sciabola di tipo persiano , e da xiphos , la daga, : ad esempio " non sono venuto a portare la pace, ma la spada, appare machaira, , e machaira compare quando Gesù esorta i discepoli a comprare le spade.

Ma tornerò su questo argomento tra poco, proprio per affrontare il tema dell' arresto di Gesù.

Piuttosto, ora è basilare definire il campo di ricerca sugli Zeloti :

Ad Eisler , Dalman, Lietzmann et altri

Eisler, Robert
Iesous basileus ou basileusas : die messianische Unabhangigkeitsbewegung vom Auftreten Johannes des Taufers bis zum Untergang Jakob des Gerechten, nach der neuerschlossenen Eroberung von Jerusalem des Flavius Josephus und den christlichen Quellen
Heidelberg : Winters Universitatsbuchh.
Monografia - Testo a stampa


Dalman, Gustaf
Jesus-Jeshua : studies in the gospels / by Gustaf Dalman ; authorised traslation by Paul P. Levertoff
New York : The Macmillan company, 1929
Monografia - Testo a stampa




che propongono un gesù chiaramente " colluso " con gli Zeloti

si contrappogono, spesso frontalmente, gli scrittori filocattolici Hengel, e Brandon, nei loro libri sugli Zeloti : li trovate nelle biblioteche pubbliche

http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/base.jsp

Hengel, Martin
Gli zeloti : ricerche sul movimento di liberazione giudaico dai tempi di Erode 1. al 70 d.C. / Martin Hengel ; edizione italiana a cura di Giulio Firpo
Brescia : Paideia, 1996!
Monografia - Testo a stampa

Brandon, Samuel George Frederik
Gesu e gli Zeloti / traduzione di Furio Jesi e M. Cristina Vidi ; ediz. italiana a cura di Giuliano Boccali
Milano : Rizzoli, 1982
Monografia - Testo a stampa

Brandon, Samuel George Frederik
Il processo a Gesu / [S. G. F. Brandon]
Milano : Comunita, 1974
Monografia - Testo a stampa





Ma il punto che voglio cominciare ad affrontare , è che accolgo in pieno le tesi di Carmignac :

Carmignac, Jean
La nascita dei Vangeli sinottici / Jean Carmignac
Cinisello Balsamo : Edizioni Paoline, 1985!
Monografia - Testo a stampa

nelle biblioteche pubbliche ! Si fa il prestito interbibliotecario e fotocopie a volontà !



I testi " originali " dei Vangeli sono stati redatti in Ebraico, e vi rimando all'ottimo studio di Rain

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/Linguaggio.htm


Ed è nella lingua Ebraica, e nello studio semantico della Cultura Ebraica la direzione dove indagare, è quindi giocoforza la caduta di grandi studiosi
la dove si debbano studiare e analizzare le peculiarità più occulte et ancestrali dell'ambiente Semitico






E a questo punto annoto come studiosi seri e preparati
come martin Hengel e Samuel Brandon, di estrazione culturale Cattolica
possano inciampare in una cantonata madornale.


Nel suo libro Il processo a Gesù , 2 capitolo , nota 46,

e nel finale del 3 capitolo del libro Gesù e gli Zeloti, dove nella nota n 313 a pag 157 Brandon cita con precisione la frase in tedesco con cui Hengel, in primis apre la questione,ovvero a pag 266 del suo libro Die zeloten,

( tutti testi, in ogni caso , da studiare con la massima cura )

succede il fattaccio :


forse per giustificare o " creare un alibi "
per una delle più improbabili e anacronistiche frasi
attribuite a Gesù,

MARCO VIII, 34 ( e MATTEO X ,38 )

" Se qualcuno vuol venire dietro di me, rinneghi se stesso,
prenda la sua croce e mi segua "

Hengel e Brandon suggeriscono che il tutto possa essere nato in ricordo
del celebre Giuda di Gamala, e dei suoi 2 figli crocifissi dai Romani.

Ovvero ogni partigiano Zelota, evocando la Croce patita dai fondatori del movimento , si assumeva un impegno preciso,

e quindi " prenda la sua Croce e mi segua "

era prima di Gesù Cristo un detto Zelota.

Tempo fa, nel parlarne occasionalmente con un Rabbino,
a momenti gli vidi prendere fuoco :

per un Ebreo, un Ebreo combattente poi,
l'idea di avere come motto di vita la possibilità
di finire "appeso al legno "
come scritto nel Deuteronomio 21,22

è quanto di più infamante e inamissibile si possa concepire,

per fare un paragone, mi fu detto,
sarebbe come se i Partigiani Ebrei Polacchi
che difesero eroicamente il Ghetto di Varsavia nel 45
dall'assalto finale delle SS,

si fossero marchiati a fuoco con una Svastica.

Di esempi simili, per quanto riguarda gli scrittori filo/cattolici,
ce ne sono molti.

Da ricordare ad esempio , il Cullmann, ( e, pazzesco , anche G. Vermes ) quando nel suo libro " D-o e Cesare " sostiene che Gesù, se veramente avesse voluto proporsi come Capo Messianico, sarebbe entrato a cavallo in Gerusalemme, e non su un asino ....... questa oltre che tragica, è veramente comica


zio ot
 
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linolista
view post Posted on 25/1/2009, 13:35     +1   -1




CITAZIONE (barionu @ 25/1/2009, 01:31)
da un altro forum

Premetto che mentre leggevo questo brano ,avevo davanti gli occhi l’ultima cena di Leonardo.. su Pietro e la sua mano armata…
I zeloti erano sicari….
e la tradizione riservata ai traditori sembra risalire agli assassini di Hiram.
L'ultima Cena di Leonardo .... il famigerato coltello, che sicuramente è nelle mani di Pietro, come si evince dalle numerose copie fatte prima che l'affresco andasse in malora,
Giovanni dice che Pietro aveva in mano una MACHAIRA...
compare quando Gesù esorta i discepoli a comprare le spade....

Come volevasi dimostrare, egregio barionu: il riquadro del particolare s’ingrandisce al punto tale che il dipinto ne viene ricoperto. Riguardo a Pietro armato di spada, mi domando: ma c’era bisogno di fissare il Cenacolo di Leonardo per scoprire la mano armata di Pietro? Che Pietro possegga una spada sta scritto due volte nei Vangeli e la spada (vera) è un suo attributo iconologico, così come l’altra (allegorica, la parola) lo è di Paolo. Il problema, come accennavo prima, è nel contesto, non nel vocabolo. Da dove leggi che Gesù esorta Pietro a comprare le spade come se queste servissero per una rivolta? Nel testo è scritto che Gesù (citando Isaia 53,12) dice di comprare le spade affinché si adempia la profezia che egli "E' stato annoverato fra gli empi". E questa profezia, anche in questo post, si è avverata egregiamente ^_^ . D’altra parte, quando Pietro nel Getsemani la estrae per colpire Malco, Gesù esclama per la seconda volta “Basta!”, non gliela strappa di mano o ne tira fuori una sua per colpire a sua volta, o sbaglio?

Sull’esistenza degli zeloti al tempo di Gesù, e sulla ipotesi che questo movimento sia stato coincidente con quello dei sicari, t’invito a leggere (anzi a rileggere, giacché sono certo che lo conosci) il testo di un autore che credo sia presente in questo sito. Pur se non lo conosco, penso che sia di quanto più serio e onesto sia stato ricercato e scritto:

https://digilander.libero.it/Hard_Rain/ISCARIOTA.pdf

Su Giovanni di Gamala non mi pronuncio, poiché il personaggio riguarda i romanzi (di fantasia) degli altri. Sulla tradizione riservata a Giuda e ai traditori che “sembra risalire agli assassini di Hiram” come hai scritto, invece ti rispondo giacché questo riguarda un concetto che quasi pare ripreso da un mio romanzo storico pubblicato dalla Bastogi e diffusosi in rete a partire dal sito dall’avvocato Franceschetti. Dove hai letto che l’assassinio del cosiddetto architetto Hiram Abif è tradizione e non mito relativamente recente? Per quello che ne sapevo io, Hiram fu un semplice fonditore di metalli e la leggenda rituale della massoneria speculativa concernente l’assassinio non compare prima del 1738, cioè prima delle Costituzioni di Anderson, o pochi anni prima, nei rituali di terzo grado di qualche Loggia. Se tu possiedi, invece, altre versioni documentate antecedenti a Giuda fammele conoscere, te ne sarò grato.
 
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view post Posted on 25/1/2009, 13:47     +1   -1
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Cit da Linolista

Dove hai letto che l’assassinio del cosiddetto architetto Hiram Abif è tradizione e non mito relativamente recente? Per quello che ne sapevo io, Hiram fu un semplice fonditore di metalli e la leggenda rituale della massoneria speculativa concernente l’assassinio non compare prima del 1738, cioè prima delle Costituzioni di Anderson, o pochi anni prima, nei rituali di terzo grado di qualche Loggia. Se tu possiedi, invece, altre versioni documentate antecedenti a Giuda fammele conoscere, te ne sarò grato.



zio ot

Cioa Lino e benvenuto in questo forum strepitoso :00031022.gif:

La questione sopra scotta come una pentola a pressione , infatti con Carpeoro , attuale Direttore di Hera , stiamo per affrontarlo , e mi permetto di allegargli anche il tuo spunto ... :B): vedi:

http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=461

Sulla questione dell' arresto di Gesù ho pensato :

http://forumbiblico.forumfree.net/?t=23776605&st=195




zio ot :mf_bookread.gif:
 
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linolista
view post Posted on 25/1/2009, 16:19     +1   -1




CITAZIONE (barionu @ 25/1/2009, 13:47)
Cioa Lino e benvenuto in questo forum strepitoso :00031022.gif:
La questione sopra scotta come una pentola a pressione , infatti con Carpeoro , attuale Direttore di Hera , stiamo per affrontarlo , e mi permetto di allegargli anche il tuo spunto ... :B)
Sulla questione dell' arresto di Gesù ho pensato :

Ciao a te, zio ot, grazie del benvenuto.
Nessun dubbio che il sito sia strepitoso, enorme. Normalmente non impegno tanto tempo nei siti, soltanto un po' in quelli dai quali ho qualcosa da imparare e in qualcuno dell'arte che più mi affascina (dopo la Sacra Scrittura dei Vangeli), ovverosia la poesia.

Conosco la rivista Hera, anche se non fa parte delle mie quotidiane letture. Un po' di anni fa Hera dedicò - sia pur senza interpellarmi - ben cinque pagine ai miei lavori d'interpretazione della Primavera di Botticelli. Anche grazie a quell'articolo ho potuto poi rintuzzare il giornalista Socci che si era proposto sul quotidiano "Il Foglio" diretto da Ferrara quasi come lo scopritore dell'arcano, limitandosi en passant a citare i miei saggi.

In relazione alla questione dell'arresto di Cristo, ritorno all'essenza del mio post, che ti pregherei di considerare con maggior attenzione anche per le seguenti considerazioni:
1) Non c'è dubbio che due degli apostoli, possedendo due spade, abbiano avuto uno spirito (sic!) molto combattivo.
2) Che due apostoli possano aver avuto questo spirito combattivo (ma Gesù, coerentemente con la citazione di Isaia dei malfattori, già sapeva che più che la pace avrebbe portato spade nei suoi seguaci, cioè mire di guerra) non significa che questo spirito sia appartenuto allo stesso Gesù. Il quale nei testi si dimostra perlomeno infastidito dagli eventi (fisso nuovamente la tua attenzione sulla citazione di Isaia, sui due "basta!" e sulla guarigione del servo Malco ferito da Pietro).
3) Anche in funzione dello splendido articolo di Gianluigi Bastia che prima ho citato, perché insistere su questa storia filologicamente e storicamente indimostrabile dei sicari? Ancor prima delle battaglie di Giuda il Galileo (del 6 dopo Cristo) gli ebrei della speranza messianica attendevano la venuta di un messia nazionalista, combattivo, il Figlio del "Dio degli eserciti" capace di liberare Israele da ogni nemico. Di là di ogni elucubrazione sincretica, Barabba il rivoltoso (preferito dal popolo a Gesù) ne è la dimostrazione.
4) E' evidente dai testi (e dalle argomentazioni nei miei precedenti commenti) che Gesù sia stato confuso col messia nazionalista agognato da Satana. Anche da alcuni suoi apostoli, non da tutti: è questa la mia tesi.

Come al solito - con Satana che sta da entrambe le parti, con i messianici da una parte e i romani e i loro collaborazionisti dall'altra, tra i Donnini, i Cascioli e i Tranfo vari a sinistra e i chierichetti delle Sacre Scritture a destra - la verità sta nel mezzo.
E la verità è Gesù, Re e Messia di ben altro regno.
Il tradimento di Giuda, proseguendo nei precedenti ragionamenti, può apparire chiaro.

 
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