Studi sul Cristianesimo Primitivo

Gamla e Gesù

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Hard-Rain
view post Posted on 8/1/2009, 11:39     +1   -1




Salve,

vorrei chiedervi una cortesia. Riusciamo a fare un censimento degli studiosi che nel passato e attualmente propendono per Gamla o Nazaret come città di origine di Gesù Cristo?

Vorrei infatti inserire questi dati nel mio sito, in modo che si possa fare una stima di chi ha sostenuto nel passato questa idea.

Comincio io a citare qualche studioso, però dobbiamo essere sicuri delle posizioni.

A FAVORE DI NAZARET segnalo: J.P. Meier, J. Gnilka, M. Pesce. Dalle opere di costoro che ho letto non prendono neppure in considerazione l'ipotesi Gamla. Penso si possa aggiungere anche R. Brown (ma non sono sicuro). Da aggiungere anche J.D. Crossan, R. Horsley e, ovviamente, uno come C.P. Thiede.

CONTRO NAZARET: R. Eisenman e A. Loisy. Il secondo però non parla di Gamla ma critica l'appellativo di Nazareno. Per Eisenman devo verificare se parla proprio di Gamla o si limita a critiche simili a quelle di Loisy. C. Guigneberg afferma che Nazaret non esisteva nel I secolo (non so se propendesse per Gamla). Sulla stessa linea è M. Craveri (che critica l'appellativo di Nazareno e Nazareth, non so però se proponga come alternativa Gamla). Invece E.B.Szekely oltre a criticare Nazaret e l'appellativo propone proprio come città di Cristo la città di Gamla, sulla base del passo di Luca (The Essene Origins of Christianity, USA, 1980).

Se siete poi in grado di dirmi in che opera o libro criticano o sostengono Nazaret o Gamla ve ne sarei grato (di Meier, Gnilka e Pesce ho vari libri per cui sono in grado di arrangiarmi da solo).

Edited by Hard-Rain - 8/1/2009, 17:01
 
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view post Posted on 8/1/2009, 13:18     +1   -1
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BEH , dal 1926 tutti quelli che seguono l'Eretico Daniel Masse , sono un tot ...

http://pagesperso-orange.fr/fdomi.fournier...se/MASS_000.htm




zio ot
 
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topos51
view post Posted on 8/1/2009, 13:35     +1   -1




Gugnebert, Loisy e Ambrogio Donini pensano che la patria di Gesù non sia Nazarteh, ma vada identificata in un' ignota città o borgata della Galilea.
Le opere in cui dicono questo sono le seguenti:
Loisy, Storia delle origini cristiane, Tr. it. Torino Einaudi 1942 e successive ristampe ( va notato che Loisy era in origine un prete cattolico e le sue posizioni sul problema andarono radicalizzandosi. Questa è la sua opera più radicale.
Guignebert, Gesù, ed. or. francese 1933, ma c'è una traduzione italiana
dell'Einaudi.
Donini, Lineamenti di storia delle religioni, 1964.
Cordiali saluti,
Topos 51
 
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Hard-Rain
view post Posted on 8/1/2009, 13:46     +1   -1




Remo Cacitti non disdegna Nazaret:

«Il luogo di residenza di Maria e Giuseppe è Nazaret. I principali fatti della vita di Gesù si svolgono in quell’area. È presumibile che il Gesù storico sia nato lì. Ma la città non godeva di buona fama. Basti pensare che in Giovanni 1,46 si dice “Cosa può venire di buono da Nazaret?”. Luca vede la difficoltà, così costruisce la storia del censimento, stabilendo la discendenza di Gesù dalla stirpe di Davide. Ma non ci fu alcun censimento in quel periodo”.

Estratto da: “Dal Gesù storico al cristianesimo imperiale” (ed. Gaspari, pp.172, euro 12).

fonte: http://www.gionata.org/notizie/approfondim...lla-bibbia.html

Barionu, Daniel Massè parla proprio di Gamla oppure si limita a criticare la proposta di Nazaret?
 
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view post Posted on 8/1/2009, 14:05     +1   -1
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Bibliothecarius Arcanus

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CITAZIONE (Hard-Rain @ 8/1/2009, 11:39)
Salve,

vorrei chiedervi una cortesia. Riusciamo a fare un censimento degli studiosi che nel passato e attualmente propendono per Gamla o Nazaret come città di origine di Gesù Cristo?

Vorrei infatti inserire questi dati nel mio sito, in modo che si possa fare una stima di chi ha sostenuto nel passato questa idea.

Comincio io a citare qualche studioso, però dobbiamo essere sicuri delle posizioni.

A FAVORE DI NAZARET segnalo: J.P. Meier, J. Gnilka, M. Pesce. Dalle opere di costoro che ho letto non prendono neppure in considerazione l'ipotesi Gamla. Penso si possa aggiungere anche R. Brown (ma non sono sicuro). Da aggiungere anche J.D. Crossan, R. Horsley e, ovviamente, uno come C.P. Thiede.

CONTRO NAZARET: R. Eisenman e A. Loisy. Il secondo però non parla di Gamla ma critica l'appellativo di Nazareno. Per Eisenman devo verificare se parla proprio di Gamla o si limita a critiche simili a quelle di Loisy. C. Guigneberg afferma che Nazaret non esisteva nel I secolo (non so se propendesse per Gamla). Sulla stessa linea è M. Craveri (che critica l'appellativo di Nazareno e Nazareth, non so però se proponga come alternativa Gamla). Invece E.B.Szekely oltre a criticare Nazaret e l'appellativo propone proprio come città di Cristo la città di Gamla, sulla base del passo di Luca (The Essene Origins of Christianity, USA, 1980).

Se siete poi in grado di dirmi in che opera o libro criticano o sostengono Nazaret o Gamla ve ne sarei grato (di Meier, Gnilka e Pesce ho vari libri per cui sono in grado di arrangiarmi da solo).

abbi pazienza, ma questo non è un censimento di studiosi, ma studiosi mischiati a pataccari! Prendi Szekely. E' l'autore del vangelo esseno della pace. Un apocrifo moderno di stile aquariano. Autore nel senso che se lo è inventato lui dalla prima all'ultima riga, sulla falsa riga dello Schurè e di Levi Dowling per poi inventarsi che lo ha trovato negli Archivi segreti vaticani, dove non è mai entrato, scritto in aramaico! (lingua che non conosceva), e che lo ha tradotto di nascosto, prima che venisse nuovamente occultato per ordine delle gerarchie vaticane. Poi si è inventato che ne esiste una copia (sempre originale e in aramaico) conservata presso la biblioteca nazionale di Vienna, cosa che la biblioteca ha ovviamente negato più volte, e infine che era nascosto nell'abbazia di Montecassino. L'unico problema è che nel frattempo gli alleati l'hanno rasa al suolo. Ma sono dettagli. Non è certo colpa di Szekely se nessuno studioso ha mai visto tale fantastico vangelo perchè il vaticano cattivo lo nasconde e gli alleati hanno bombardato Montecassino (immagino proprio con lo scopo di distruggere tale prezioso e scottante documento).
Da qui ha dato vita a un fiorente filone di essenismo aquariano ancora oggi di moda soprattutto nei paesi anglosassoni, con persone e gruppi (para)religiosi convinti che esista davvero un vangelo esseno della pace nascosto dal qualche parte in vaticano quale documento storico e lo citano pure nei loro "lavori" o siti internet come prova storica.
Voglio dire, a sto punto citiamo pure Acharya S o Margaret Starbird :sick:
 
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Hard-Rain
view post Posted on 8/1/2009, 14:15     +1   -1




CITAZIONE
Prendi Szekely. E' l'autore del vangelo esseno della pace.

Ah, è lui? Non sapevo!

Vabbè, comunque vediamo chi salta fuori dal censimento.

E' interessante vedere se qualcuno ha mai ipotizzato proprio Gamla. E dire che in teoria c'è tutto, il monte, la città, la sinagoga, il precipizio.
 
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view post Posted on 8/1/2009, 15:09     +1   -1
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Bibliothecarius Arcanus

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CITAZIONE (Hard-Rain @ 8/1/2009, 14:15)
CITAZIONE
Prendi Szekely. E' l'autore del vangelo esseno della pace.

Ah, è lui? Non sapevo!

Si, è lui :ph34r: . Tra l'altro se non ricordo male ipotizzò anche Gesù = Giuda il Galileo. Se Turone non conosceva Massé, è invece probabile che conoscesse Szekely, che ebbe una certa fortuna in Italia. Sarebbe da vedere la bibliografia. Quello che è interrssante infatti non è solo "chi" ha proposto la tesi Gamala o Gesù = Giuda/Giovanni di Gam(a)la ma anche da dove ha tratto questa idea, vedere i collegamenti e i percorsi culturali, perchè spesso sono autori che si copiano e si citano fra loro cambiando però sempre qualcosa per darsi una parvenza di originalità.
 
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pcerini
view post Posted on 8/1/2009, 15:27     +1   -1




Geza Vermes ---> Nazareth

David Flusser --> Nazareth

Daniel Marguerat ---> Nazareth

Günter Bornkamm ---> Nazareth

J.Klausner ---> Nazareth

Martin kahler ---> Nazareth

James Robinson ---> Nazareth (???? non ricordo bene se e' a favore)

M.E.Boismard ---> Nazareth

E.P.Sanders ---> Nazareth (???? non ricordo bene se e' a favore)

G.Boccaccini ----> Nazareth

G.Jossa ---> Nazareth (???)
altri che adesso non mi vengono in mente... :roftl.gif:
 
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Elijah Six
view post Posted on 8/1/2009, 16:01     +1   -1




QUOTE (Hard-Rain @ 8/1/2009, 11:39)
Gamla o Nazaret come città di origine di Gesù Cristo

Ciao,
cosa intendi con "città di origine"?
Forse il luogo di nascita?

Chiedo, perché io ad esempio sono nato a Basilea (nord della Svizzera), ma a due anni mi sono trasferito nel canton Ticino (sud della Svizzera) e adesso sto a Zurigo (nord della Svizzera).
La gente mi considera al giorno d'oggi come "ticinese", anche se in realtà non sono nato lì, bensì a Basilea (ma nessuno mi chiama o considera "basilese"). Essendo cresciuto in Ticino, sono "diventato" ticinese.

La cosa curiosa infine è che quasi nessuno sa che io sono nato a Basilea.

Quanto detto non è frutto di fantasia, ma la semplice realtà. Un po' complicata.
Sarà anche per questo che gli studiosi tendono a preferire Nazaret a Betlemme. È la teoria più semplice e ragionevole. Ma non per forza per questo quella giusta.

Io, per così dire, ne sono la prova vivente. ;)

QUOTE
Hard-Rain scrive
Gamla. E dire che in teoria c'è tutto, il monte, la città, la sinagoga, il precipizio.

Insomma, niente.
Una congettura (complicata) che si basa sul nulla, mi pare.

Voglio dire, i motivi per cui si propende per Nazaret come luogo di nascita (al posto di Betlemme), mi sembrano chiari e ovvi, semplici e banali (basta leggersi il NT, ecc.).
Ma in base a cosa si arriva a suggerire Gamla? Perché lì troviamo un monte, una città, una sinagoga e un precipizio? Beh, un po' poco...

La creatività e la fantasia è bene adoperarle al di fuori dell'indagine storica.

P.S.:
Colui che arriva dopo di me, penserà a darti le risposte che cerchi.
 
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topos51
view post Posted on 8/1/2009, 17:12     +1   -1




Pper Hard- RAIN,
mASSé PARLA PROPRIO DI GAMLA.
cORDIALI SALUTI,
TOPOS 51
 
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Hard-Rain
view post Posted on 8/1/2009, 17:17     +1   -1




Graziie Topos. Ma questo Massè era uno autorevole? Io lo conosco solo perchè ne fa un gran parlare barionu. Ammetto la mia ignoranza in materia.
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 8/1/2009, 17:20     +1   -1




Hard...tu mi inviti a nozze! A me piace da matti fare ste ricerchine...
Però...come dire? Il compito è pressoché impossibile da realizzare...per la semplice ragione che i sostenitori dell'origine di Gesù a Nazareth sono letteralmente INNUMEREVOLI. Cioè, praticamente tutti... credo che se fosse possibile fare un calcolo tra tutti gli accademici del mondo, si raggiungerebbe sicuramente un risultato tipo 95-98%.
Comunque, benché fosse una fatica di Sisifo...ho accolto il tuo invito, e ho fatto una piccola ricerchina...niente di neanche lontanamente esaustivo...ma giusto per dare un'idea.
Ecco gli autori pro-Nazareth che ho rintraccato, con relative citazioni.

Sean Freyne
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“Nazaret è saldamente presente nella tradizione gesuana come la patria di Gesù (patris), sebbene Cafarnao possa essere descritta come la sua città vera e propria (ten idian polin, Mt 9,1; cfr. Mc 2,1)”.
“Scavi recenti sui terreni dell’Ospedale Scozzese suggeriscono che, durante il periodo romano, Nazaret era un insediamento agricolo. La fattoria riportata alla luce con gli scavi mostra un progresso umano considerevole per quanto riguarda torri di controllo, terrazzamenti, spremitura dell’uva e sistema di irrigazione dei campi. L’intero sistema si rifornisce d’acqua da un wadi vicino, che ha origine da una sorgente posta più in alto sulla collina. (…) Il progetto agricolo di Nazaret fa supporre che non si tratti solo di agricoltori di sussistenza, ma che, come tutti i coloni del Mediterraneo o altrove, essi lavorino la terra in modo intensivo, partecipino al sistema ridistributivo e riescano a raggiungere un tenore di vita relativamente confortevole”.
(S. Freyne, Gesù ebreo di Galilea, San Paolo, Cinisello Balsamo, 2006, pp. 61 e 66-67)

James Charlesworth (
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“Sin dagli anni Novanta, scavi a meno di un miglio dal centro della Nazareth del primo secolo, rivelano alcune strutture interessanti. E’ stata esposta una pressa per vino e alcune terrazze con muri di pietra incantevolmente costruiti, sono ora visibili. Più importante ancora, tre torri di pietra di forma circolare, ad appena cinquanta piedi di distanza, ora troneggiano maestosamente sopra il terreno roccioso. Non può trattarsi di fortificazioni: esse sembrano piuttosto collegate ad una vigna. Lavorando insieme a Ross Voss, ho “pulito” la torre orientale (…). I frammenti (cocci?) che ho raccolto dalla sua base erano tutti d’epoca romana; la maggior parte di essi del periodo erodiano.
(…) Ora, da Nazareth, abbiamo prova dell’esistenza di vigne con torri, che in precedenza erano sembrate bizzarre o frutto dell’incomprensione del compilatore della parabola di Gesù della vigna e dei fittavoli. Ripensate a quella parabola (…). Il proprietario terriero assente e gli ultra-tassati lavoratori della vigna sono facili da immaginare alla luce del palazzo sontuoso o casa padronale scoperto non lontano da Nazareth, a sud-ovest, presso Ramat Hanadiv. Probabilmente le nuove scoperte di una vigna con mura, pressa da vino e una torre appena ad ovest della Nazareth del primo secolo, dovrebbero essere considerate tra le più importanti scoperte archeologiche per la ricerca su Gesù”.
(J. Charlesworth, “Jesus Research and Archeology: A New Perspective” in J. Charlesworth (ed.), Jesus and Archeology, Wm. B. Eerdmans Publishing, 2006, p.38 – traduzione mia)


John Dominic Crossan
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Tra il 1955 e il 1960 lo studioso francescano Bellarmino Bagatti ha effettuato scavi a Nazareth al di sotto della demolita antica chiesa dell’annunciazione e altre proprietà dei francescani (…). Egli ha riassunto le sue scoperte affermando che “cronologicamente abbiamo: tombe della media età del bronzo (2000-1500 a.C.); silos con ceramiche della media età del ferro (900-539 ), dopodiché, ininterrottamente, ceramiche e costruzioni del periodo ellenistico (332-63 a.C.) fino ai tempi moderni. I resti delle occupazioni più antiche sono, tuttavia, piuttosto limitati, mentre quelli dell’ultimo periodo [quello ellenistico] sono di gran lunga più ampi. Così, nonostante alcuni indizi di una “discendenza” antica, “è nel secondo secolo a.C. che troviamo i resti più estesi, il che suggerisce che questo sia il periodo di rifondazione del villaggio… Ciò implica che il villaggio avesse meno di duecento anni di età nel primo secolo d.C. (Meyers & Strange).
Le tombe, sia quelle scoperte da Bagatti sia altre note da precedenti esplorazioni, sarebbero state collocate al di fuori del villaggio e, di fatto, servono per noi a delimitare la sua circonferenza. Guardando alle loro locazioni sulle piante disegnate da Bagatti, ci si rende conto di quanto piccolo fosse effettivamente il villaggio, e di come gli scavi di Bagatti si trovassero proprio nel cuore di esso.
La grande maggioranza delle tombe sono camere con numerosi “pozzi da seppellimento” (burial shafts, non so bene come tradurre “shafts”. Comunque ciò che si intende è “loculi”, come si dice dopo), tagliati orizzontalmente nei muri, così che un corpo potesse esservi inserito “head first” ( a capofitto? A testa in giù? A partire dalla testa? Boh). In ragione di questi “pozzi” o “nicchie”, le tombe sono chiamate “loculi”, in latino, o “kokim” in ebraico. Una tomba della necropoli di Nazaret, per esempio, aveva sei “simmetrici” (armoniosi) loculi su ognuo dei lati della camera funeraria e un tredicesimo sul muro nero. Artefatti trovati all’epoca in cui la tomba fu scavata, nel 1923, abbracciano l’arco del primo mezzo millennio dell’era comune e indicano che “il villaggio, nonostante fosse andato incontro a difficoltà nel corso della guerra del 70, non venne mai abbandonato” e che “la tomba fu in uso per molti secoli” (Bagatti). L’utilizzo di queste camere funerarie a loculi multipli è piuttosto significativo in quanto, come ha osservato Jack Finegan, “a partire dal 200 a.C. circa, esse divennero virtualmente il tipo standard di tomba giudaica” cosicché “si può legittimamente affermare che questo tipo di tomba divenne la forma canonica della tomba ebraica di famiglia”. Un’altra conclusione che ricaviamo dall’archeologia, quindi, è che Nazaret era un villaggio profondamente giudaico in epoca romana. Bagatti ha scoperto inoltre molte grotte all’interno del villaggio antico, così come cisterne per l’acqua, presse per le olive, tini per l’olio, pietre e silos per il grano. La conclusione è che “la principale attività di questi villaggi era l’agricoltura. Nulla nei ritrovamenti suggerisce ricchezza (Meyers & Strange).
(J.D. Crossan, The Historical Jesus, Harper Collins, San Francisco, 1991, pp. 15-16 - traduzione mia)


Richard Horsley
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L’insediamento di Nazaret, poche miglia a sud di Sepphoris, può risalire quantomeno all’età del bronzo. E’ da annoverare tra i villaggi dell’Israele antico, a giudicare dai frammenti di ceramica rinvenuti nel sito [B. Bagatti, Gli scavi id Nazaret I, Jerusalem 1969, 250-260). Venne allargato o rifondato in epoca ellenistica. Finché a partire dal IV secolo tra i pellegrini cristiani non si diffuse l’uso di visitarla. Nazaret era un’infelice comunità agricola di meno di 500 abitanti, un po’ al di fuori delle vie principali. Il villaggio molto più grande di Jaffa, poco più di due chilometri a sud-ovest e sulla strada principale, era molto più importante.
(R. Horsley, Galilea. Storia, politica, popolazione, Paideia, Brescia, 2006, pp. 252-253)


Gerd Theissen
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“In tutta la tradizione evangelica Nazaret è considerata la patria di Gesù. Marco e Giovanni presuppongono implicitamente che Gesù sia nato in questa località (…) Gesù proviene da Nazaret. Lo spostamento del luogo di nascita a Betlemme è un risultato della fantasia religiosa e della forza immaginativa: poiché il Messia, secondo la Scrittura, doveva nascere a Betlemme la nascita di Gesù fu spostata colà.
Nel sec I d.C. Nazaret era un insediamento giudaico marginale, al di fuori delle rotte commerciali, situato nella regione montuosa sud-galilaica e di così scarsa rilevanza politica ed economica, che nelle fonti antiche (Antico Testamento, Flavio Giuseppe, Talmud) non viene mai menzionato. Scavi archeologici peraltro attestano un insediamento già a partire dal 2000 a.C. Al tempo di Gesù gli abitanti, prevalentemente contadini (sono stimati tra i cinquanta e i duemila), vivevano in povere abitazioni ricavate in parte da grotte naturali e in parte scavate nella roccia calcarea; alcune di esse erano state ampliate con un porticato coperto. Finora non esistono tracce archeologiche della sinagoga menzionata nei vangeli”.
(G. Theissen – A. Merz, Il Gesù storico. Un manuale, Queriniana, Brescia, 1999, p. 209)


James D.G. Dunn
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“La città natale di Gesù è individuata in un villaggio della Galilea inferiore (Nazaret). Nazaret era probabilmente un villaggio piccolo e neppure troppo fiorente [nota 1: Reed pensa che la popolazione contasse meno di 400 abitanti (Archeology, 131-132) anche se, a differenza di Cafarnao, costruzioni successive e moderne hanno in larga parte oscurato il sito. L’assenza di strade lastricate, di strutture ed iscrizioni pubbliche e di vasellame di quailtà oltre alla scoperta di poche monete fa propendere per un ambiente povero o tuttalpiù modesto. Così anche Crossan-Reed, Excavating Jesus, 31-36”]. In quanto membro della famiglia di un tekton (Mc 6,3) in un periodo di tranquillità relativa, è lecito pensare che Gesù sia cresciuto non nella miseria più nera, ma certo conoscendo da vicino la povertà”.
“(…) si può ragionevolmente concludere che un ragazzo cresciuto a Nazaret, nella Galilea inferiore, nei primi anni del I sec. d.C. può essere detto propriamente “giudeo”. Questa caratteristica implicava presumibilmente una formazione religiosa curata dal genitore (o dai genitori) e l’istruzione nella torà presso l’assemblea/sinagoga locale di villaggio (Nazaret) [nota 5: Mancano attestazioni archeologiche di una sinagoga a Nazaret nel I secolo, ma si devono ribadire le difficoltà incontrate dagli archeologi sul sito (v. sopra, p. 330 n.1)].
(J.D.G. Dunn, Gli albori del cristianesimo. La memoria di Gesù 1: Fede e Gesù storico, Paideia, Brescia, 2006, pp. 329-330 e 332)


Ed Parish Sanders
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“(…) il suo villaggio di origine, Nazaret (…). Dell’antica Nazaret sappiamo ancor meno che di Cafarnao. Doveva essere un villaggio minore, dal momento che non è menzionato nella Bibbia ebraica, né in Flavio Giuseppe o nella letteratura rabbinica. Non si trovava su una strada principale, ma a poche miglia a sudest di Sefforis, una città importante nell’interno della Galilea”.
(E.P. Sanders, Gesù. La verità storica, Mondadori, Milano, 1999, p. 107)


Bart D. Ehrman
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“Jesus is said to have come from Nazareth in all four Gospels Mt 4:13; Mk 1:9; Lk 4:16; Jn 1:45), and is sometimes actually called “Jesus of Nazareth” in other ancient sources (e.g., Acts 3:6). That is to say, the tradition passes the criterion of independent attestation with flying colors. Moreover, as we’ve just seen again, Matthew and Luke had to go out of their way to explain how it was that Jesus was born in Bethlehem, since everyone knew he came from Nazareth. To this extent, the tradition passes the criterion of dissimilarity (i.e. neither Matthew nor Luke was comfortable with it). Even more significantly, with respect to dissimilarity, it is difficult to imagine why Christians would have wanted to make the tradition up. Nazareth was a little, unknown, and completely insignificant village. Modern archeologists estimate its size at around 1,500 to 2,000 persons inJesus’ day. It’s not mentioned in the Hebrew Bible, or even in the writings of Josephus, who, as you may recall, was in charge of the Jewish military operations in Galilee and had a lot to say about the region in his many volumes of writing. What would be gained by claiminig that Jesus came from a small, one-horse town like Nazareth (cf. Jn 1:45)? If you wanted to speak about the powerful Messiah of Israel, surely you’d have him come from the center of power, Jerusalem or possibly Bethlehem. There is little doubt that the tradition of Jesus coming from Nazareth is so firmly entrenched in the tradition precisely because it’s historically accurate. Jesus grew up in an out-of-the-way rural village”.
(B.D. Ehrman, Jesus. Apocalyptic Prophet of the New Millenium, Oxford University Press, New York, 1999, p. 98)


Giuseppe Barbaglio
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“Il luogo di nascita sembra storicamente meno problematic. E’ vero che nei rispettivi vangeli d’infanzia Matteo e Luca lo indicano in Betlemme (…). Ma la molteplice e più sicura testimonianza cristiana antica parla di Nazaret. (…) Marco afferma che Gesù “venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni” (Mc 1,9) e in seguito narra che egli “viene nella sua città paterna”, dove si trova la sua famiglia (Mc 6,1ss.). La fonte Q attesta una fonte diversa del nome della località, “Nazara”: dopo il battesimo “venna a Nazara, dove era stato allevato” (4,16; cf. Mt 4,12-13). Nel Quarto Vangelo Gesù è qualificato come “profeta che viene da Nazaret”; per questo incontra l’incredulità di Natanael: “Da Nazaret può mai venire qualcosa di buono?” (Gv 1,45-46). (…) In At 10,38 Paolo annuncia a quanti sono riuniti in casa di Cornelio che “Dio unse Gesù originario di Nazaret”. L’aggettivo “nazareno” esprime lo stesso dato. (…) Sul significato di nazoreo però sono state avanzate ipotesi diverse da quella indicata che lo vuole sinonimo di nazareno: alcuni lo intendono nel senso di nazireo (Berger), secondo altri indicherebbe una setta precristiana a cui apparteneva Gesù. Ma non sembra che abbiano ottenuto generale consenso. Faccio mia la conclusione dello studio di H.H. Schaeder (GLNT 7,848): “l’opinione che “nazoraios” renda l’aramaico “nasraja” e derivi dal nome aramaico di Nazaret, “nasrat”, è inoppugnabile sia linguisticamente che sostanzialmente”. Vi corrisponde l’ebraico “ha-nosri” (il nazoreo) che nel Talmud specifica Yesu. Si può ipotizzare che originariamente nazoreo avesse significato di nazireo, carismatico di timbro ascetico e encratista; in seguito però fu inteso come sinonimo di nazareno. Della città natale di Gesù, situata in Galilea inferiore, non si parla né nella Scrittura ebraica né in Flavio Giuseppe e neppure nella letteratura rabbinica: un silenzio significativo se si pensa che nella lista delle città di Zabulon di Gs 19,10-15 Nazaret manca, e altrettanto si nota per lo storico ebreo, responsabile delle operazioni militari in Galilea, che in Bellum menziona 45 città galilaiche e ignora del tutto Nazaret; per non dire del Talmud con il suo elenco di 63 città galilaiche nel quale è assente Nazaret (…). Doveva essere un piccolo centro. Gli scavi archeologici, evidenziando la presenza di silos, cisterne, frantoi, grotte, tombe, hanno dimostrato l’esistenza di un villaggio antico del periodo persiano ed ellenistico-asmoneo (cf. B. Bagatti, alla voce, in DBS).
(…) In breve, tutto sta a dire che nei Vangeli dell’infanzia di Matteo e di Luca la nascita di Gesù a Betlemme non è un dato anagrafico, bensì un’affermazione teologica. Riguarda, in realtà, l’anagrafe divina, non quella dei registri della burocrazia giudaica (…) Discendenza davidica e nascita a Betlemme stanno a indicare che egil è il messia regale atteso”.
(G. Barbaglio, Gesù ebreo di Galilea, EDB, Bologna, pp. 115-119)


Gerd Luedemann
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“Jesus grew up in a circle of more than five brothers and sister in the Galilean village of Nazareth. (…) Like most of his contemporaries, he could not read or write. But the local synagogue near his home was the place of his religious education. Here and on other occasions he learned parts of the Torah by word of mouth …)”
(G. Luedemann, Jesus After Two Thousand Years, SCM Press, London, 2000, p. 686)


Marcus J. Borg
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“Jesus grew up in Nazareth, in the hill country of southern Galilee, about a hundred miles north of Jerusalem. Population estimates for Nazareth vary widely, from two hundred to two thousand people. Nazareth was less than four miles from the city of Sepphoris, whose population of forty thousand made it the largest in Galilee”.
(M.J. Borg, Meeting Jesus again for the first time, Harper Collins, San Francisco, 1994, p. 25)


Geza Vermes
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“Dati personali (…) Luogo di nascita: non menzionato. (…) Residenza: Nazareth nella Galilea (…). Il Vangelo di base, a differenza dei racconti dell’infanzia in Matteo e Luca, non dice dove Gesù sia nato. Sembra, caso mai, supporre che sia nato a Nazareth, un’oscura località di Galilea dove egli e i genitori vivevano”.
(G. Vermes, Gesù l’ebreo, Borla, Roma, 2001, pp. 20-21)


David Flusser
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“(...) Sembra quindi che tanto la tradizione secondo cui Gesù sarebbe nato a Betlemme quanto l’attestazione della sua discendenza davidica abbiano origine dal fatto che molti a quel tempo credevano che il messia sarebbe venuto dalla stirpe di Davide e sarebbe nato a Betlemme. (…) Gesù era dunque un ebreo della Galilea, nato probabilmente a Nazaret; qui sicuramente abitò fino al battesimo ricevuto da Giovanni (…)”.
(D. Flusser, Jesus, Morcelliana, 1997, Brescia, pp. 38-39)


Charles Perrot
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Comunque, il dimorare di Gesù a Nazaret in Galilea è certo (Mc 1,9; Gv 1,45)
(C. Perrot, Gesù, Queriniana, Brescia, 1999, p. 44)


Jurgen Becker
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“As we have seen, all four evangelists agree that Jesus comes from Nazareth, information confirmed by Acts 2:22; 3:6 etc. In Mark 6,1 the evangelist is clearly thinking about Nazareth, since he has already named Nazareth as the place from which Jesus came (1:9, 24). The Synoptics and John agree (Mk 6:1-6; Jn 1:45; 6:42) that Nazareth was the home of his parents”.
(J. Becker, Jesus of Nazareth, Walter De Gruyter, New York/Berlin, 1998, p. 22)


Jurgen Roloff
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(...) nascita di Gesù a Betlemme (...). Difficilmente si tratta di un fatto storico, quanto piuttosto di un postulato dei primi gruppi giudeocristiani palestinesi che interpretavano la figura di Gesù alla luce della messianolgia davidica. Lo dimostrerebbe il fatto che la sua provenienza dall'oscura località di Nazareth in Galilea, mai citata nella Bibbia, era in contraddizione con tutte le promesse di salvezza attestate nella Bibbia stessa.
(J. Roloff, Gesù, Einaudi, Torino, 2000, p. 56)


José Antonio Pagola
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Nazaret era un pequeno poblado en las montanas de la Baja Galilea [nota 3: Las diferentes excavaciones han logrado descubrir el emplazamiento de diecinueve poblados en la zona montanosa de Nazaret y su alrededores]. Nazaret era una aldea pequena y desconocida, de apenas doscientos a cuatrocientos habitantes. Nunca aparece mencionada en los libros sagrados del pueblo judio, ni siquiera en la lista de pueblos de la tribu de Zabulon. Algunos de sus habitantes vivian en cuevas excavadas en las laderas; la mayoria en casas bajas y primitivas, de paredes oscuras de adobe o piedra (...) Jesus ha vivido en una de estas humildes casas (...)
(J.A. Pagola, Jesus. Aproximacion historica, PPC, Madrid, 2007, pp. 40-41).



A questo elenco dovremmo CERTAMENTE aggiungere innumerevoli altri studiosi di cui, nel breve tempo della mia ricerchina, non ho trovato passi espliciti in cui si soffermassero sulla questione (per quasi tutti, infatti, che Gesù sia d Nazareth e che Nazareth esistesse è un dato scontato). Tra questi, ad esempio:

Jonathan L. Reed (uno dei più importanti archeologi degli ultimi anni...ho ordinato da poco il suo libro...) Paula Fredriksen, Dale C. Allison, Stephen J. Patterson, Bruce Chilton, N.T. Wright, Ben Meyer, David Catchpole, John Kloppeborg, William R. Herzog, Martin Ebner, Eduard Schweizer, Helmut Merklein, Heinz Schurmann, Daniel Marguerat, Jacques Schlosser, Marinus De Jonge etc...

RISULTATO:
NAZARETH 1000 - GAMLA 0(.001)

P.S. l'anno delle pubblicazioni che ho riportato non è necessariamente relativo alla prima edizione delle stesse, né alla loro prima pubblicazione in altra lingua...bensì indica semplicemente l'anno del volume da me consultato (Il mio "Gesù l'ebreo" di Vermes, ad esempio, è del 2000...ma era evidentemente già stato pubblicato da decenni sia in inglese che in italiano)

Edited by JohannesWeiss - 8/1/2009, 18:18
 
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Hard-Rain
view post Posted on 8/1/2009, 17:22     +1   -1




Intanto sciroppiamoci anche questo link sulla ricerca storica a Gesù:

http://www.egodeath.com/ScholarViewsHistJesusPaulAuth.htm

Molti degli autori che sto cercando stanno nella penultima riga.
 
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topos51
view post Posted on 8/1/2009, 17:26     +1   -1




Per Way,
tURONE CONOSCEVA SZEKELY. cITA LA BIBLIOTECA aPOCRPYPHA, fRIBURGO 1913.
 
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view post Posted on 8/1/2009, 17:38     +1   -1
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Bibliothecarius Arcanus

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Bene, un altro link.
 
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