Studi sul Cristianesimo Primitivo

Rimborsi alla CCAR per sottrazione di territori, ovvero come alcuni cattolici distorcono la storia

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pavel43
view post Posted on 12/11/2008, 18:43 by: pavel43     +1   -1




Mi permetto di scrivere alcune osservazioni a quanto postato da SpiritoLibero, reagisco così come un semplice cattolico senza pretese storico-scientifiche la cui impressione è che troppo spesso si tratti certi argomenti in modo assai limitato.
A proposito di

”Mi riferisco all'argomentazione portata avanti da alcuni cattolici secondo la quale sarebbero giuste le "agevolazioni" pecuniarie (ICI, rimborsi vari, 8 per mille, stipendi agli insegnanti di religione, ecc...) che lo stato italiano elargisce abbondantemente al Vaticano (si veda l'inchiesta "La Questua. Quanto costa la Chiesa agli italiani" effettuata da Curzio Maltese di Repubblica )”

Perché non vedere anche che con parte di queste elargizioni unitamente a tanto disponibile volontariato si viene incontro a situazioni di indigenza e disagio, facendo peraltro risparmiare notevoli somme allo stato, che con le stesse somme non sarebbe in grado di coprire quei bisogni per una mancanza di capillarità di intervento e contatto delle realtà in questione?

“ in quanto il Vaticano stesso sarebbe stato "espropriato" dallo stato Italiano dei territori romani legittimamente sotto il dominio dello stato pontificio.”

Forse non tutte le elargizioni cui accenni sono un risarcimento, mi pare ne godano altre istituzioni, alcune sono frutto di una visione sociale laica ma non laicista.

”I cattolici infatti si guardano bene dal dire che molto prima della presa di Roma ovvero nel 1848 fu il popolo romano stesso a ribellarsi al potere pontificio finendo per cacciare il papa ed instaurando la repubblica romana nella speranza e attesa dell'unificazione d'Italia !”

Stiamo scherzando, sono cose che si trovano persino nel libri delle scuole elementari. Sei poi sicuro che tutti i rivoluzionari volessero l’unificazione all’Italia? Non so quanti gradissero un regno sabaudo.

”Fu senz'altro una ribellione più che legittima visto che dovrebbe essere sempre il popolo a decidere la forma del proprio governo e, soprattutto, chi deve governare.”

Non era un governo molto dissimile dagli altri stati e staterelli italiani.


”E' curioso leggere alcuni passaggi della carta costituzionale di quella brevissima repubblica:
La Repubblica riguarda tutti i popoli come fratelli: rispetta ogni nazionalità: propugna l'italiana”

In queste occasioni i principi ideali raggiungono il massimo, così come nella rivoluzione francese.

”Da queste parole non solo si evince che i romani volevano essere italiani, ovvero attendevano il giorno dell'unità d'Italia ma rispettavano ampiamente l'indipendenza spirituale del Papa. Insomma un'anticipazione del motto di Cavour: "libera Chiesa in libero stato" (da qui si comprende inoltre che fu un'idea tutta laica in antitesi con le idee pontificie quella di dividere il potere temporale da quello spirituale nonostante i cattolici vogliano far credere che fu una "invenzione" dei cattolici stessi)”

Effettivamente Rosmini analizzò questa situazione ne “Le cinque piaghe della chiesa”, che fu messo all’indice e poi rivalutato, ma non era il solo.


”Da tutto ciò segue che che lo stato Italiano elargisce alla CCAR fondi del tutto "gratuiti" e sarebbe bene per il popolo italiano rivedere tali donazioni.”

Il popolo è rappresentato dalle camere che possono legiferare o abrogare, esistono poi iniziative popolari quali i referendum.
Sia chiaro che sono ben felice che sia terminato il potere temporale dei papi, però gli eventi che si succedettero non possono essere ridotti ai soliti lughi comuni.

Pavel
 
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12 replies since 11/11/2008, 15:13   224 views
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