Frances Admin |
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| Interessante. Anche se di "esproprio" si tratta, cosa comporterebbe? Per esempio che i paganisti celtici possano richiedere allo stato inglese indennizzi a titolo di riparazioni di guerra e/o il mantenimento della struttura della religione celtica perché dopotutto in quel territorio ci abitavano loro prima dello sbarco dei Romani e prima che si installasse l'attuale monarchia, le cui radici, non sono neppure inglesi? Oppure, potrebbero rivolgersi allo stato italiano, come diretto discendente dell'Impero Romano, e chiedere il risarcimento danni per aver massacrato nel 60/61 d.C. 230.000 Celti Iceni! E che dire degli indiani d'America e degli amerindi sudamericani? Nessuno gli ha mai risarciti per lo sterminio del loro popolo! Applicando lo stesso paradigma, qualsiasi soggetto politico riconosciuto e non riconosciuto potrebbe vantare diritti di carattere economico/fiscale verso quegli Stati che sono considerati usurpatori del territorio. Vedremo andare in bancarotta molti Stati! La verità è che uno stato democratico, dove la parità giuridica e fattuale tra soggetti giuridici, sancita dalla carta costituzionale, non può e non deve rilasciare privilegi a nessun soggetto, tanto meno a uno Stato extraterritoriale, con il suo apparato religioso, formato da persone la cui attività non è neppure lontanamente paragonabile a un lavoro.
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