Studi sul Cristianesimo Primitivo

Ossario di Giacomo da rivalutare?, Considerazioni su BAR

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Emilio Salsi
view post Posted on 11/12/2008, 19:30 by: Emilio Salsi     +1   -1




CITAZIONE
Iron Iko ha scritto:

Salve Iron Iko,
quando si fa una analisi critica dei documenti neotestamentari, comparandoli alla storiografia al fine di valutarne la veridicità, siamo costretti a seguire una linea di ricerca ordinata e precisa; e “pensare”, ti assicuro, serve per giungere a constatazioni precise…mai a “credere”.
Lo scopo della mia partecipazione nel forum è quello di far “constatare”, innanzitutto, che gli Apostoli non sono mai esistiti. Il caso ha voluto che entrassi mentre era in corso il dibattito sull’Apostolo Giacomo il Minore e, nei miei due interventi, se li hai letti, ho riportato una parte della ricerca, ben più ampia, riferita nel mio saggio “Giovanni il Nazireo, detto Gesù Cristo, e i suoi fratelli”. Analizzando Vangeli e Atti degli Apostoli, in contrasto fra loro e con quanto riferito da Eusebio di Cesarea; nonché le manipolazioni, laddove si cita “Gesù Cristo”, delle traduzioni del capitolo di Giuseppe Flavio nel XX libro di Antichità Giudaiche, traduzioni di manoscritti copiati appartenenti o provenienti da biblioteche episcopali, la cui fotocopia inviata non è stata ripresa dal computer di questo sito; nonché la incerta descrizione fatta dal Papa nella sua Udienza Generale del 28 Giugno 2006 quando dichiara che Giacomo il Minore ha troppi certificati anagrafici, tutti diversi, al punto di demandare agli esegeti di risolvergli il caso … constatato il tutto, uno studioso che si attenga alle sole risultanze storiche, ha il dovere di concludere che “Giacomo il Minore”, o “il Piccolo”, o “il Giusto”, non è mai esistito.La storia non può riconoscerlo.
Tieni presente che nel forum si è aperto un altro “caso”: in “Atti degli Apostoli” (5, 26-40), il Sinedrio, convocato dal Sommo Sacerdote del Tempio di Gerusalemme che voleva far uccidere i “Dodici”, si è dimostrato un falso di San Luca perché è impossibile che Gamalièle abbia potuto pronunciare l’arringa in difesa degli Apostoli essendo il Profeta Theudas sempre vivo nel momento in cui Gamalièle lo dava per morto, e ti garantisco che siamo solo all’inizio.
Lo avrai capito, non sono “credente” e ti assicuro, quando mi infilai in questo tipo di ricerca, tutto mi sarei aspettato all’infuori che, dalla documentazione evangelica comparata alla storiografia, saltassero fuori i fratelli di “Gesù Cristo”. Ad un certo punto ci si accorge che le falsificazioni apportate dagli evangelisti, e da noi scoperte, non sono fini a se stesse, ma mirate.
Trattando di “Giuseppe Menahem”, ultimo dei figli di Giuda il Galileo (un personaggio reale citato da San Luca all’interno del Sinedrio su riferito) nella ricerca riportata nel mio libro, non affermo che Menahem è una pia falsificazione, anche se non escludo che qualche amanuense abbia tolto il vero motivo per cui lo storico ebreo decise di chiamarlo in tal modo. Infatti uno studioso è costretto ad indagare su questo nome proprio perché indotto dagli “Atti degli Apostoli” che lo annovera tra i “profeti” (At. 13, 1) e al contempo compagno d’infanzia di Erode Tetrarca: è impossibile non rilevare, senza rimanere quanto meno perplessi, che, una generazione prima, un altro “profeta”, con lo stesso nome, faceva lo stesso con Erode il Grande. Detto questo, nella mia disamina, non sono andato oltre: 1°, perché di motivi per chiamarlo così lo storico ne aveva a iosa, e li ho indicati; 2°, perché, non potendola comprovare, l’etica mi ha impedito di farlo.
Detto questo “abbi fede”, arriveremo anche all’ultimo fratello di Gesù Cristo, Giuseppe, e capiremo perché lo storico fu costretto a chiamarlo Menahem, ma solo dopo aver eliminato gli “Apostoli”, i quali, ad iniziare da San Paolo, furono tutti personaggi inventati per giustificare il diffondersi di una nuova ideologia evolutasi dalla dottrina ebraica originale. Ne furono iniziatori gli Ebrei Esseni quando si resero conto che il loro credo giudaico – depositario di una ideologia messianica vendicativa contro chiunque si impadroniva della Terra Promessa da Dio al suo popolo – era divenuto troppo pericoloso per la sopravvivenza dell’intera ecumene ebraica composta di famiglie massacrate da guerre e persecuzioni perpetrate dall’Impero Romano nei confronti di un popolo che, ottemperando alla propria fede, non voleva sottomettersi al dominio pagano. Ciao.
 
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61 replies since 5/11/2008, 21:14   2311 views
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