Studi sul Cristianesimo Primitivo

La "croce" dei Testimoni di Geova...

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Serveto
view post Posted on 2/10/2008, 22:12     +1   -1




Non per insistere, ma un patibulum di 15 cm di diametro, che ti assicuro è un bel palo, non riusciresti a circondarlo con le mani, lungo 200 cm, calcolando la densità media del legno 0,75 g/cm3, peserebbe circa 25 chili, se non sbaglio i calcoli, cosa possibile visto che la geometria non era il mio forte!

Ora, tieni anche conto che il patibulum poteva essere tagliato a trave, e dunque leggermente più leggero. Non posso credere che un uomo, benché prostrato, come d'altronde anche gli altri prigionieri, non riuscisse a portare legato sulle spalle questo peso, certo non piccolo ma neppure da soccombere sotto il suo peso.

Naturalmente su questo punto nessun argomento è definitivo, perchè in realtà non sappiamo come erano fatti e che grandezza avevano esattamente stipes, patibulum, ecc... per questo mi sembra che le polemiche sulla posizione di ch crede che lo stauros fosse un palo siano dirette ad altro.

CITAZIONE
Per me restano possibili entrambe le ipotesi. Non mi sembra da buttare neppure l'ipotesi "classica".

Concordo in pieno, da un punto di vista scientifico al momento non è il caso di essere dogmatici.

Shalom
 
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Serveto
view post Posted on 2/10/2008, 22:35     +1   -1




Caro Polymetis,

CITAZIONE
Basso [il legato romano] dette ordine di piantare uno stauros, come per appenderci subito Eleazaro; visto ciò, quelli dalla fortezza furono presi da cordoglio, e alzando alti gemiti gridavano che la vista di quel supplizio era insopportabile. In quel momento poi, Eleazaro li supplicò di non permettere che egli subisse la più compassionevole delle morti [...] quelli allora, commossi dalle sue parole, cedettero

Qui a me pare che lessicalmente Flavio Giuseppe con "stauros" intenda lo stipes. Dunque lessicalmente sarebbe corretto tradurlo sia con "croce" (come fa Vitucci) che con "palo di tortura", perché in quel momento era una "croce" a forma di palo. L'accento non era tanto sulla forma quanto sul tipo di strumento di esecuzione. Dunque se qui "stauros" indicava un palo verticale, non si capisce perché lessicalmente nel NT non potrebbe indicare il medesimo palo verticale.

Da nessuna parte d'altronde è scritto che il condannato non potesse essere appeso sullo stesso palo eretto a monito, e sistemare un palo in un foro praticato all'uopo nel terreno non era poi così complicato come fa credere il Niocolotti, basta vedere, senza entrare troppo nella sua storicità, il film di Mel Gibson...

Shalom





 
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view post Posted on 2/10/2008, 22:53     +1   -1
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www.ufoforum.it/viewtopic.php?f=44&t=18168

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...... e infatti, nel voler entrare in un argomento che , da seguace di Eisler , avevo parecchi scrupoli di aprire io per primo,

tra l' altro sapete che mi piace fare il Pierino :784.gif: della situazione , e quindi certe cose è chiaro che ho in animo di " evocarle " ....


Eisler cita alcuni autori :



LA CROCIFISSIONE DI GESU

Autore Demeunier, Jean-Nicolas <1715-1814>
( ed orig Paris 1790 )
Titolo Lo spirito degli usi, e costumi dei diversi popoli ovvero osservazioni ricavate dai viaggiatori, e dagli istorici / opera del sig. Demeunier.Tradotta dall'idioma francese in italiano.Tomo primo [-terzo]
Pubblicazione In Venezia : appresso Gio: Antonio Pezzana, MDCCLXXXVIII.Con licenza de' superiori, e privilegio
Descrizione fisica v. ; 16(20 cm.).
Comprende · 1
· 2
· 3

Nomi · Demeunier , Jean-Nicolas <1715-1814>



e Ferdinad Nicolavc in HISTOIRE DES CROYANCES

( Paris ed 1890 in Italia non disp )
( 1 ed orig 1801 introvabile )




consiglio anche


Pier Franchi de' Cavalieri in

" De La Furca , o de la sua sostituzione alla Croce nel Diritto Penale Romano " 1907





che argomentano doviziosamente come in realtà il condannato portasse sempre il legno orrizontale o " patibulum ".


( Ma su questo ci torneremo sopra..... appeno riesco ad organizzare le citazioni e le eventuali scansioni )



PER RINTRACCIARE I LIBRI CITATI



http://opac.sbn.it/opacsbn/opac/iccu/base.jsp




Ma la spaventosa iconografia del Cristo che, dimezzato dalle frustate , porta al Golgota una Croce di alcune Tonnellate è la fotografia di quella forma /pensiero allucinatoria del dolore

partorita dalla follia di Paolo e da altri killer tipo " Sia Santificato il Dolore ", e che ha visto, anche di recente , uno spettacolo indecente nel film di Gibson, ( intendiamoci, da un suonato come Arma Letale , che , per inciso, come attore mi piace
moltissimo ) non ci si poteva aspettare che quel misero spettacolo di bassa macelleria.

Tutta l' iconografia della Croce è in discussione , e la stessa intrusione di Simone di Cirene , ha il carattere dubbio di chi, intervenendo in aiuto del Cristo gli avrebbe solo portato il legno da spalla.

( a meno che l'aiuto non fossse quello di fargli piedino per salire ...... ) :581.gif:


Sapete poi, per le ragioni che ho esposto in

http://forumbiblico.forumfree.net/?t=23776605&st=15


ritengo solo Mitologico tutto il racconto della Passione


zio ot

Edited by barionu - 3/10/2008, 14:49
 
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Serveto
view post Posted on 2/10/2008, 23:05     +1   -1




Caro barionu,

CITAZIONE
che argomentano doviziosamente come in realtà il condannato portasse sempre il legno orrizontale o "patibulum"

E proprio su questo "sempre" che non mi sento di essere dogmatico, tanto più che il NT non ci permette di fare alcuna distinzione di questo tipo, e le testimonianze dell'epoca sembrano essere contraddittorie da questo punto di vista, ad esempio a me pare molto difficile che i 500 ebrei crocifissi ogni giorno da Tito fuori Gerusalemme portassero il legno orizzontale per essere crocifissi, ritengo più ovvio che fossero appesi direttamente a quello verticale, senza che per questo lo "stauros" diventasse qualcos'altro. Insomma, la forma era piuttosto indifferente rispetto al risultato finale.

CITAZIONE
la spaventosa iconografia del Cristo che, dimezzato dalle frustate , porta al Golgota una Croce di alcune Tonnellate

Concordo con te qui che la descrizione della Passione di Cristo si basa più sulla tradizione, in particolare quella della "creazione della croce" di Santa Elena, che vorrebbe che fosse ritrovata la "croce" intera, e non solo lo stipes.

Shalom

PS. Dove è possibile trovare i testi che citi?
 
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view post Posted on 2/10/2008, 23:15     +1   -1
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CITAZIONE
Qui a me pare che lessicalmente Flavio Giuseppe con "stauros" intenda lo stipes.

Ovvio, te lo citato apposta, proprio perché questo brano mostra che prima si pianta questo stipes, e che dunque si crocifiggeva con un palo piantato preventivamente. Questo brano mostra che, dove non c'erano pali già piantati perché si era in campo di guerra, i romani che dovevano fare delle crocifissioni, pur di rispettare il rituale, provvedevano a piantarli il giorno prima, ergo, a maggior ragione, non ha senso credere che con Cristo le cose siano state diverse.

CITAZIONE
Dunque se qui "stauros" indicava un palo verticale, non si capisce perché lessicalmente nel NT non potrebbe indicare il medesimo palo verticale.

Perché, proprio stando a questa testimonianza, il palo verticale veniva piantato prima. Dunque Gesù che cosa ha portato? Il rituale, nel caso di Elazaro come nel caso di Gesù, è quello descritto da una quantità di fonti romane, e cioè si porta uno stauros (che è il patibulum), e si viene appesi ad uno stauros già piantato, che è lo stipes. Questo evita di figurarsi i romani che, rendendosi ridicoli, smontano ogni volta e si trascinano a valle i pali che avevano fatto la fatica di piantare.
Quando era alto poi questo palo?. Gesù, come magnificamente rappresentato nelle pubblicazioni dei TdG, alza le mani sopra la sua testa, ergo, se anche fosse stato un tappo di 1.60 m, con le braccia distese verticalmente sarebbe arrivato a coprire un'altezza di 2.20 m: aggiungiamo lo spazio per il cartello sopra le mani, altri 30 cm minimo, o assai di più, per permettere la lettura da lontano . A questo dobbiamo aggiungere che la croce era rialzata dal suolo (infatti i romani devono usare una canna per dargli da bere), ergo 1 m tra il suolo e i piedi, a cui va aggiunto un altro metro e mezzo minimo per interrare il tutto in maniera tale da evitare che i metri sopra cadessero, il che fa in tutto 5 metri. Quanto ai vostri calcoli, dipende dal tipo di legno che usate, perché è ovvio che il pino non pesa quanto l'ulivo. Inoltre bisogna stare attenti a prendere i dati dai manuali di ingegneria edile, bricolage, &Co., perché i dati ovviamente si riferiscono al legno per costruzioni, cioè legno stagionato, fatto essiccare, cioè un legno pregiato. I romani per le loro crocifissioni non usavano legno stagionato, ma fresco.
E poi, era fattibile il trascinamento (di cui comunque i Vangeli non parlano), di un palo in piena Gerusalemme? Nicolotti ad esempio faceva notare che la strada di Gerusalemme era lastricata in
maniera irregolare, e c'erano dei continui sobbalzi tra una pietra l'altra che rendevano il trascinamento più complicato; ogni volta che il palo si infilava nell'interstizio tra le varie lastre di pietra occorreva fare uno sforzo maggiore di "spunto" per ripartire. Veramente inconcepibile per un flagellato.
Inoltre, per l'ennesima volta: se una persona è febbricitante perché in stato di setticemia non ha alcun bisogno di pesi, non riesce a fare a meno di barcollare a prescindere dal peso. Tutti noi una volta nella vita abbiamo avuto l'esperienza di una febbre tale da non riuscire neppure ad alzarci dal letto.
CITAZIONE
“Da nessuna parte d'altronde è scritto che il condannato non potesse essere appeso sullo stesso palo eretto a monito“

Altra prassi romana inventata ad hoc che certamente avrai la cortesia di documentarci, altrimenti quella scena di Eleazaro va inserita nel quadro nel mos romanorum più volte attestato, dove se si panta un palo prima è per poi far portare a qualcun altro il patibulum.

CITAZIONE
“e sistemare un palo in un foro praticato all'uopo nel terreno non era poi così complicato come fa credere il Niocolotti, basta vedere, senza entrare troppo nella sua storicità, il film di Mel Gibson...”

Non a caso invece è un film (o credi veramente di aver assistito in diretta al palo che veniva piantato?). Per raddrizzare un palo del genere bisogna immaginare un complicato sistema di corde, qui triplicato per le tre crocifissioni, per di più col peso dei condannati sopra, e la necessità di far sì che la buca fosse abbastanza profonda da non sfaldarsi mentre il palo viene issato.
E, tutto questo, come ripeto sarebbe stato poi smontato, dai romani stessi, che, da vero idioti, avrebbero ritrasportato i tre pali a valle (per poi rifare tutto da capo alla crocifissione successiva)!
 
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Serveto
view post Posted on 3/10/2008, 00:16     +1   -1




Caro Polymetis,

CITAZIONE
questo brano mostra che prima si pianta questo stipes, e che dunque si crocifiggeva con un palo piantato preventivamente

Dunque, lessicalmente, non c'è alcuna differenza tra uno stauros paliforme e uno cruciforme. Entrambi sarebbero stati a buon titolo delle croci.

D'altronde non specifica neppure se fosse previsto che il condannato fosse appeso direttamente ad esso o ad un patibulum. Dunque l'unica cosa certa che se ne può trarre è che il "palo verticale" di per sé poteva già essere chiamato stauros.

CITAZIONE
Perché, proprio stando a questa testimonianza, il palo verticale veniva piantato prima.

Giuseppe Flavio dice solo che in quella circostanza si decise di issare uno stauros per incutere timore al prigioniero, non dice che lo si fece nell'osservanza di qualche prassi particolare che andava seguita in ogni occasione.

CITAZIONE
Questo evita di figurarsi i romani che, rendendosi ridicoli, smontano ogni volta e si trascinano a valle i pali che avevano fatto la fatica di piantare

Il luogo in cui erano conficcati i pali poteva essere benissimo predisposto per un'operazione veloce, umiliante e particolarmente dolorosa per il condannato.

CITAZIONE
A questo dobbiamo aggiungere che la croce era rialzata dal suolo (infatti i romani devono usare una canna per dargli da bere), ergo 1 m tra il suolo e i piedi

Lo stauros non era in genere molto alto, non facciamoci ingannare dall'iconografia, bastavano in effetti pochi centrimenti dal suolo. Un palo di circa 3 metri e mezzo (cioè alto del soffitto di casa tua!) poteva essere la misura più ragionevole. Sinceramente 5 metri mi pare esagerato, è più o meno il primo piano di un palazzo...

CITAZIONE
Quanto ai vostri calcoli, dipende dal tipo di legno che usate, perché è ovvio che il pino non pesa quanto l'ulivo

Io ho usato un dato medio di 0,75 g/cm3 che mi pare ragionevole per un legno non stagionato.

CITAZIONE
Nicolotti ad esempio faceva notare che la strada di Gerusalemme era lastricata in
maniera irregolare

Non credo che il carnefice si ponesse il problema della comodità...

CITAZIONE
Inoltre, per l'ennesima volta: se una persona è febbricitante perché in stato di setticemia non ha alcun bisogno di pesi, non riesce a fare a meno di barcollare a prescindere dal peso

Ma è certo più probabile che si pieghi sotto un peso di 40-50 chili che sotto un peso di 10-15 di un patibulum.

CITAZIONE
Altra prassi romana inventata ad hoc che certamente avrai la cortesia di documentarci

Giuseppe Flavio non riferisce di alcuna prassi, ma solo un episodio in cui non si fa accenno al patibulum. Vorrei che fossi tu a documentarmi dove si dice che era una prassi obbligatoria quella che obbligava ad appendere il condannato sempre ad un patibulum orizzontale, visto che molto probabilmente non fu seguita nel caso di crocifissioni di massa.

CITAZIONE
Per raddrizzare un palo del genere bisogna immaginare un complicato sistema di corde, qui triplicato per le tre crocifissioni, per di più col peso dei condannati sopra

Non vedo tutta questa complicazione, sinceramente... basta un punto d'appoggio, anche un semplice sasso, e un foro praticato nel terreno piuttosto duro, o perfino in una roccia, una volta per tutte. Così per riportare i pali a valle: lo spettacolo valeva bene qualche schiavo impiegato per questo... torno a ripetere, non mi pare che si possa essere dogmatici su questo punto, a meno di non voler difendere posizioni che vanno al di là del significato di stauros.

Shalom
 
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Hard-Rain
view post Posted on 3/10/2008, 07:23     +1   -1




Sui calcoli relativi al peso, abbiamo i seguenti dati:

http://www.themeter.net/pesi-spec1.htm

Come si vede nel caso del legno verde (non stagionato) il peso specifico di 1 tonnellata al metro cubo è più che ragionevole ed abbastanza uniforme per vari tipi di legname. Il legno verde, ovviamente, pesa di più del legno stagionato per bricolage e costruzioni.

Di conseguenza un palo di 20 cm di diametro e altezza 3 metri pesa circa 100 kg. Se è più lungo pesa ovviamente molto di più, se si restringe il diametro pesa di meno.

 
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=Marcuccio=
view post Posted on 3/10/2008, 10:10     +1   -1




Io ancora non riesco però a percepire il "peso dell'evidenza" dalle osservazioni di Serveto. Il CD in effetti vanta nelle pubblicazioni ufficiali tale sicumera...

Tutti i vostri interventi sono ottimi e continuo a ringraziarvi per queste belle osservazioni. Imparo molto anche da Serveto sebbene mi sembra di vedere, con le dovute differenze, Franz ex membro del CD che doveva dimostrare il "peso dell'evidenza" della caduta di Gerusalemme nel 607 e siccome non riusciva a trovare ciò che cercava, cerco di sminuire la credibilità dei testimoni antichi che datavano la caduta nel 507/506... tuttavia, devo un plauso a Serveto che mi sembra in una posizione possibilista. Ora, però, davvero, la sua posizione possibilista mal si adatta alla posizione ufficiale del CD che vanta questo "peso dell'evidenza".

In effetti il titolo del 3D è la "croce" dei Testimoni di Geova, intendendo con questo le motivazioni e la metodologia di ricerca scientifica operata dal CD e offerta ai suoi lettori. Per adesso fonti ufficiali non ho potuto leggerne, tranne alcune postate da Polymetis tra cui quella del "peso dell'evidenza", posizione assurda se si tiene conto del taglio possibilista di Serveto.

Quindi:
1)il possibilismo mostrato da Serveto che è TdG, concorda con l'insegnamento ufficiale? Perchè se si prescinde da questo allora il 3D doveva essere la "croce" nel pensiero privato del sedicente TdG Serveto.

2)I TdG che seguono ciò che la loro massima autorità propina loro con quella sicurezza che traspare dai testi ufficiali oppure sono possibilisti?

3)Oppure se anche il CD è possibilista, come il TdG Serveto, quali sono le fonti ufficiali che mostrano questa apertura?

In ogni caso anche le osservazioni del dott. Nicolotti - epurate da qualche osservazione un pò giocosa - mi sembrano logiche e corrette... come dire..., pratiche;

Ogni bene
Marcù
 
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Serveto
view post Posted on 3/10/2008, 11:16     +1   -1




Caro Hard Rain,

CITAZIONE
Di conseguenza un palo di 20 cm di diametro e altezza 3 metri pesa circa 100 kg.

Non capisco perché si deve immaginare un palo di 20 cm di diamatro, che sarebbe ceppo enorme, oppure alto ben 5 metri, come fa Polymetis... un palo di 15 cm di diametro alto 3 metri pesa 52 chili. E poi da verdere il legno usato, alcuni legni hanno una densità di 0,85 verdi, e potevano perdere facilmente molta umidità in quei climi caldi.

Insomma, se ipotizziamo che lo stauros trascinato poteva essere lo stesso a cui il prigioniero veniva appeso non vedo difficoltà a realizzarlo di un peso certo poderoso (era fatto ad arte per schiacciare il condannato dalla fatica) ma ancora trasportabile da un uomo. D'altronde trovo strano che Gesù non riuscisse a portare un patibulum di poco più di una decina di chili.

Ripeto, quello del trasporto non mi pare un argomento probante, anche qui ci sono troppe variabili di cui nulla sappiamo.

Shalom


Caro Marcuccio,

CITAZIONE
Il CD in effetti vanta nelle pubblicazioni ufficiali tale sicumera...

A parte che non sono affatto d'accordo, basta leggere uno degli ultimi articoli in proposito, ma ripeto: non ho capito se tu vuoi parlare del significato filologico, storico e archeologico del termine stauros nel NT oppure se vuoi fare un processo al sottoscritto e ai testimoni di Geova.

Se la risposta è la prima ti invito a postare con tranquillità la tua opinione e le fonti che ritieni importanti, altrimenti ti invito a evitare una polemica che nulla ha a che vedere con lo scopo di questo forum e di questo 3D, per quanto ho capito.

Shalom

 
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=Marcuccio=
view post Posted on 3/10/2008, 11:40     +1   -1




CITAZIONE
Caro Marcuccio,


CITAZIONEIl CD in effetti vanta nelle pubblicazioni ufficiali tale sicumera...

A parte che non sono affatto d'accordo, basta leggere uno degli ultimi articoli in proposito

Non posso che esserne contento... di quali articoli parli, ne posti qualcuno? Il punto 3) lascia aperta la questione... te lo riposto:
CITAZIONE
3)Oppure se anche il CD è possibilista, come il TdG Serveto, quali sono le fonti ufficiali che mostrano questa apertura?

CITAZIONE
altrimenti ti invito a evitare una polemica che nulla ha a che vedere con lo scopo di questo forum e di questo 3D, per quanto ho capito.

Lo scopo di questo forum, come ben ti ho detto, è specifico, ma consente - come vedi - anche dibattiti di più ampio respiro. Per quanto riguarda il 3D mi pare di esser stato chiaro... mi interessano tutti gli aspetti che il CD ha proposto per dare una sua giustificazione di ciò che crede. Ecco perchè Frances ha detto:
CITAZIONE
Ciao Marcuccio, il discorso relativo alla forma della croce non è complicato, ma molto impegnativo,

e chi può dubitarlo!
CITAZIONE
in quanto bisognerebbe allegare tutti riferimenti documentali di autori latini e greci, padri della chiesa, oltre che le fonti dirette di Antico e Nuovo Testamento. [...]

Il 3D sarà interessantissimo... spero.

CITAZIONE
Posso fin da subito dichiarare che la posizione dei TdG su questo argomento è molto debole, in quanto compromessa da errori di base nella traduzione e interpretazione di espressioni e vocaboli che richiamano forma e dimensione della croce, nonché per lo stravolgimento della metodologia, che deve necessariamente tenere conto di tutte le fonti, nessuna esclusa.

Anche la metodologia d'indagine mi pare interessante... forse, la più interessante per me, ma... de gustibus... Perchè vi devi vedere per forza una polemica? Ho ritenuto interessanti i tuoi interventi, sebbene poco probabili e convincenti alla fine, ma ripeto... de gustibus...

Ogni bene
Marcù
 
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Hard-Rain
view post Posted on 3/10/2008, 12:05     +1   -1




CITAZIONE
datavano la caduta nel 507/506...

586-87 a.C.
 
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=Marcuccio=
view post Posted on 3/10/2008, 13:15     +1   -1




CITAZIONE
CITAZIONEdatavano la caduta nel 507/506...

586-87 a.C.

Certo... :lol: certo... 587 - 586

Ogni bene
Marcù
 
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pcerini
view post Posted on 3/10/2008, 14:40     +1   -1




Polymetis:"Il fatto che Gesù cada sotto il peso del patibulum (palo orizzontale) non ha nulla a che fare col fatto che sia eccessivamente pesante. Era stato frustato con un flagello (che naturalmente non era stato disinfettato con l'Amuchina), e dunque con ferite aperte in ogni dove: la setticemia che ne derivò deve farci pensare ad un Gesù con una febbre a 40 che trema e non riesce neppure a camminare restando in equilibrio, pieno di brividi e con un i muscoli che cedono. Da qui la necessità dell'intervento di Simone."

Come fai ad esserne cosi' sicuro che fosse setticemico?

CITAZIONE (=Marcuccio= @ 3/10/2008, 14:15)
CITAZIONE
CITAZIONEdatavano la caduta nel 507/506...

586-87 a.C.

Certo... :lol: certo... 587 - 586

Ogni bene
Marcù

Urgh,mi sa che mi si frigge il cervello con quest'altra questione...

:roftl.gif: :roftl.gif: :roftl.gif:

Serveto:non ho capito se tu vuoi parlare del significato filologico, storico e archeologico del termine stauros nel NT oppure se vuoi fare un processo al sottoscritto e ai testimoni di Geova.

Caro Serveto,mi sono sempre chiesto quali possano essere le evidenze storiche ed archeologiche che voi portate a sostegno della vostra tesi per superare l'empasse della questione filologica.
 
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*Rainboy*
view post Posted on 3/10/2008, 15:15     +1   -1




CITAZIONE
Polymetis:"Il fatto che Gesù cada sotto il peso del patibulum (palo orizzontale) non ha nulla a che fare col fatto che sia eccessivamente pesante. Era stato frustato con un flagello (che naturalmente non era stato disinfettato con l'Amuchina), e dunque con ferite aperte in ogni dove: la setticemia che ne derivò deve farci pensare ad un Gesù con una febbre a 40 che trema e non riesce neppure a camminare restando in equilibrio, pieno di brividi e con un i muscoli che cedono. Da qui la necessità dell'intervento di Simone."

Come fai ad esserne cosi' sicuro che fosse setticemico?

Quanto tempo prima era stato flagellato?
 
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Hard-Rain
view post Posted on 3/10/2008, 16:40     +1   -1




CITAZIONE
Quanto tempo prima era stato flagellato?

Relativamente poco tempo, non più di un'ora, secondo i sinottici, Gesù è flagellato e condotto quasi subito (dopo gli scherni, ecc...) sul luogo dell'esecuzione. Questa è l'impressione. Giovanni lascia invece intuire un tempo più lungo perchè Gesù viene prima flagellato (Gv. 19:1ss) quindi Pilato lo reinterroga. Comunque nella migliore della ipotesi qualche ora, due o tre circa... non di più.

Si tengano anche presente fenomeni di stress e paura. Gesù umanamente ebbe paura della morte. Al contrario di Socrate e altri eroi dell'antichità la morte descritta nei vangeli è dolorosa e terribile, un male necessario ma sempre un male orribile. Egli stesso chiese a Dio di evitargli, se possibile, quel doloroso calice e sudò sangue pensando alla morte nel Getsemani. Non c'è nessuna eroicità in questa morte, Gesù non fa lo sbruffone quando lo conducono al luogo dell'esecuzione della sentenza, secondo Matteo e Marco le ultime parole, che tanta fortuna ebbero nelle dottrine gnostiche e docetiche, le grida solo sulla croce prima di morire: "Dio mio, Dio mio perchè mi hai abbandonato!". Si dice che emise un forte grido, forse aveva ancora delle forze per emettere un simile urlo che lo si poteva sentire? E' attendibile che uno in punto di morte emetta un forte grido?

Solo il vangelo di Luca, mi pare, ci parla di Gesù che, condotto sul posto dell'esecuzione, ha ancora la forza di dire qualcosa e pronunciare invettive in modo razionale e lucido (cfr. Lc. 23:28-31 e poi Lc. 23:34-43) ma bisogna vedere quanto vi è di storico o di agiografico, sono passi appartenenti al sondergut lucano.

Edited by Hard-Rain - 3/10/2008, 20:30
 
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