Studi sul Cristianesimo Primitivo

La "croce" dei Testimoni di Geova...

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Serveto
view post Posted on 3/10/2008, 00:16 by: Serveto     +1   -1




Caro Polymetis,

CITAZIONE
questo brano mostra che prima si pianta questo stipes, e che dunque si crocifiggeva con un palo piantato preventivamente

Dunque, lessicalmente, non c'è alcuna differenza tra uno stauros paliforme e uno cruciforme. Entrambi sarebbero stati a buon titolo delle croci.

D'altronde non specifica neppure se fosse previsto che il condannato fosse appeso direttamente ad esso o ad un patibulum. Dunque l'unica cosa certa che se ne può trarre è che il "palo verticale" di per sé poteva già essere chiamato stauros.

CITAZIONE
Perché, proprio stando a questa testimonianza, il palo verticale veniva piantato prima.

Giuseppe Flavio dice solo che in quella circostanza si decise di issare uno stauros per incutere timore al prigioniero, non dice che lo si fece nell'osservanza di qualche prassi particolare che andava seguita in ogni occasione.

CITAZIONE
Questo evita di figurarsi i romani che, rendendosi ridicoli, smontano ogni volta e si trascinano a valle i pali che avevano fatto la fatica di piantare

Il luogo in cui erano conficcati i pali poteva essere benissimo predisposto per un'operazione veloce, umiliante e particolarmente dolorosa per il condannato.

CITAZIONE
A questo dobbiamo aggiungere che la croce era rialzata dal suolo (infatti i romani devono usare una canna per dargli da bere), ergo 1 m tra il suolo e i piedi

Lo stauros non era in genere molto alto, non facciamoci ingannare dall'iconografia, bastavano in effetti pochi centrimenti dal suolo. Un palo di circa 3 metri e mezzo (cioè alto del soffitto di casa tua!) poteva essere la misura più ragionevole. Sinceramente 5 metri mi pare esagerato, è più o meno il primo piano di un palazzo...

CITAZIONE
Quanto ai vostri calcoli, dipende dal tipo di legno che usate, perché è ovvio che il pino non pesa quanto l'ulivo

Io ho usato un dato medio di 0,75 g/cm3 che mi pare ragionevole per un legno non stagionato.

CITAZIONE
Nicolotti ad esempio faceva notare che la strada di Gerusalemme era lastricata in
maniera irregolare

Non credo che il carnefice si ponesse il problema della comodità...

CITAZIONE
Inoltre, per l'ennesima volta: se una persona è febbricitante perché in stato di setticemia non ha alcun bisogno di pesi, non riesce a fare a meno di barcollare a prescindere dal peso

Ma è certo più probabile che si pieghi sotto un peso di 40-50 chili che sotto un peso di 10-15 di un patibulum.

CITAZIONE
Altra prassi romana inventata ad hoc che certamente avrai la cortesia di documentarci

Giuseppe Flavio non riferisce di alcuna prassi, ma solo un episodio in cui non si fa accenno al patibulum. Vorrei che fossi tu a documentarmi dove si dice che era una prassi obbligatoria quella che obbligava ad appendere il condannato sempre ad un patibulum orizzontale, visto che molto probabilmente non fu seguita nel caso di crocifissioni di massa.

CITAZIONE
Per raddrizzare un palo del genere bisogna immaginare un complicato sistema di corde, qui triplicato per le tre crocifissioni, per di più col peso dei condannati sopra

Non vedo tutta questa complicazione, sinceramente... basta un punto d'appoggio, anche un semplice sasso, e un foro praticato nel terreno piuttosto duro, o perfino in una roccia, una volta per tutte. Così per riportare i pali a valle: lo spettacolo valeva bene qualche schiavo impiegato per questo... torno a ripetere, non mi pare che si possa essere dogmatici su questo punto, a meno di non voler difendere posizioni che vanno al di là del significato di stauros.

Shalom
 
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75 replies since 1/10/2008, 19:45   2756 views
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