Studi sul Cristianesimo Primitivo

La "croce" dei Testimoni di Geova...

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Polymetis
view post Posted on 2/10/2008, 23:15 by: Polymetis     +1   -1
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CITAZIONE
Qui a me pare che lessicalmente Flavio Giuseppe con "stauros" intenda lo stipes.

Ovvio, te lo citato apposta, proprio perché questo brano mostra che prima si pianta questo stipes, e che dunque si crocifiggeva con un palo piantato preventivamente. Questo brano mostra che, dove non c'erano pali già piantati perché si era in campo di guerra, i romani che dovevano fare delle crocifissioni, pur di rispettare il rituale, provvedevano a piantarli il giorno prima, ergo, a maggior ragione, non ha senso credere che con Cristo le cose siano state diverse.

CITAZIONE
Dunque se qui "stauros" indicava un palo verticale, non si capisce perché lessicalmente nel NT non potrebbe indicare il medesimo palo verticale.

Perché, proprio stando a questa testimonianza, il palo verticale veniva piantato prima. Dunque Gesù che cosa ha portato? Il rituale, nel caso di Elazaro come nel caso di Gesù, è quello descritto da una quantità di fonti romane, e cioè si porta uno stauros (che è il patibulum), e si viene appesi ad uno stauros già piantato, che è lo stipes. Questo evita di figurarsi i romani che, rendendosi ridicoli, smontano ogni volta e si trascinano a valle i pali che avevano fatto la fatica di piantare.
Quando era alto poi questo palo?. Gesù, come magnificamente rappresentato nelle pubblicazioni dei TdG, alza le mani sopra la sua testa, ergo, se anche fosse stato un tappo di 1.60 m, con le braccia distese verticalmente sarebbe arrivato a coprire un'altezza di 2.20 m: aggiungiamo lo spazio per il cartello sopra le mani, altri 30 cm minimo, o assai di più, per permettere la lettura da lontano . A questo dobbiamo aggiungere che la croce era rialzata dal suolo (infatti i romani devono usare una canna per dargli da bere), ergo 1 m tra il suolo e i piedi, a cui va aggiunto un altro metro e mezzo minimo per interrare il tutto in maniera tale da evitare che i metri sopra cadessero, il che fa in tutto 5 metri. Quanto ai vostri calcoli, dipende dal tipo di legno che usate, perché è ovvio che il pino non pesa quanto l'ulivo. Inoltre bisogna stare attenti a prendere i dati dai manuali di ingegneria edile, bricolage, &Co., perché i dati ovviamente si riferiscono al legno per costruzioni, cioè legno stagionato, fatto essiccare, cioè un legno pregiato. I romani per le loro crocifissioni non usavano legno stagionato, ma fresco.
E poi, era fattibile il trascinamento (di cui comunque i Vangeli non parlano), di un palo in piena Gerusalemme? Nicolotti ad esempio faceva notare che la strada di Gerusalemme era lastricata in
maniera irregolare, e c'erano dei continui sobbalzi tra una pietra l'altra che rendevano il trascinamento più complicato; ogni volta che il palo si infilava nell'interstizio tra le varie lastre di pietra occorreva fare uno sforzo maggiore di "spunto" per ripartire. Veramente inconcepibile per un flagellato.
Inoltre, per l'ennesima volta: se una persona è febbricitante perché in stato di setticemia non ha alcun bisogno di pesi, non riesce a fare a meno di barcollare a prescindere dal peso. Tutti noi una volta nella vita abbiamo avuto l'esperienza di una febbre tale da non riuscire neppure ad alzarci dal letto.
CITAZIONE
“Da nessuna parte d'altronde è scritto che il condannato non potesse essere appeso sullo stesso palo eretto a monito“

Altra prassi romana inventata ad hoc che certamente avrai la cortesia di documentarci, altrimenti quella scena di Eleazaro va inserita nel quadro nel mos romanorum più volte attestato, dove se si panta un palo prima è per poi far portare a qualcun altro il patibulum.

CITAZIONE
“e sistemare un palo in un foro praticato all'uopo nel terreno non era poi così complicato come fa credere il Niocolotti, basta vedere, senza entrare troppo nella sua storicità, il film di Mel Gibson...”

Non a caso invece è un film (o credi veramente di aver assistito in diretta al palo che veniva piantato?). Per raddrizzare un palo del genere bisogna immaginare un complicato sistema di corde, qui triplicato per le tre crocifissioni, per di più col peso dei condannati sopra, e la necessità di far sì che la buca fosse abbastanza profonda da non sfaldarsi mentre il palo viene issato.
E, tutto questo, come ripeto sarebbe stato poi smontato, dai romani stessi, che, da vero idioti, avrebbero ritrasportato i tre pali a valle (per poi rifare tutto da capo alla crocifissione successiva)!
 
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75 replies since 1/10/2008, 19:45   2756 views
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