Serveto |
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| Caro Polymetis, CITAZIONE Basso [il legato romano] dette ordine di piantare uno stauros, come per appenderci subito Eleazaro; visto ciò, quelli dalla fortezza furono presi da cordoglio, e alzando alti gemiti gridavano che la vista di quel supplizio era insopportabile. In quel momento poi, Eleazaro li supplicò di non permettere che egli subisse la più compassionevole delle morti [...] quelli allora, commossi dalle sue parole, cedettero Qui a me pare che lessicalmente Flavio Giuseppe con "stauros" intenda lo stipes. Dunque lessicalmente sarebbe corretto tradurlo sia con "croce" (come fa Vitucci) che con "palo di tortura", perché in quel momento era una "croce" a forma di palo. L'accento non era tanto sulla forma quanto sul tipo di strumento di esecuzione. Dunque se qui "stauros" indicava un palo verticale, non si capisce perché lessicalmente nel NT non potrebbe indicare il medesimo palo verticale. Da nessuna parte d'altronde è scritto che il condannato non potesse essere appeso sullo stesso palo eretto a monito, e sistemare un palo in un foro praticato all'uopo nel terreno non era poi così complicato come fa credere il Niocolotti, basta vedere, senza entrare troppo nella sua storicità, il film di Mel Gibson... Shalom
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