Studi sul Cristianesimo Primitivo

Termine greco GENEA

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Hard-Rain
view post Posted on 30/8/2008, 15:36     +1   -1




Salve,

mi servirebbe un consiglio dai grecisti di questo forum. La mia domanda verte sulla parola greca GENEA, il Montanari mi dà essenzialmente due significati principali:

(1) stirpe, generazione, discendenza, insomma, la classica "GENERAZIONE";

(2) atto di generare, procreazione.

Il punto è che Giustino in cinque passi diversi del Dialogo con Trifone utilizza Is. 53:8 nella versione della LXX, then genean autou tis diheghestai, dando al termine greco genea il senso (2), come "nascita", "procreazione" di Cristo. Secondo Giustino, Is. 53:8 potrebbe benissimo coesistere a fianco del classico Is. 7:14 (che egli, naturalmente, legge con parthenos) per sostenere la nascita incredibile (chi la potrà narrare?) di Cristo.

Il mio problema è legato al senso corretto che si deve conferire a genea. Innanzitutto il senso (2) non è mai attestato in Isaia secondo la LXX, nelle mi pare dieci occorrenze di questa parola greca (spero di ricordare a memoria il numero perchè ora non ho le carte sotto il naso) il traduttore di Isaia lo usa sempre col senso (1).

Inoltre lo stesso vocabolario di Montanari da un lato afferma che il senso (2) è posteriore, cita un passo di un autore del II-III secolo dopo Cristo (Oppiano di Anazarbo se ricordo bene), come dire che quando fu stesa la LXX difficilmente si usava genea col senso (2). Però lo stesso Montanari d'altra parte mi mette accanto un passo dell'Iliade. E il Romizi cita Senofonte, in cui apo geneas avrebbe, secondo tale vocabolario, senso di "dalla nascita".

Qual è la vostra opinione? Il senso (2) è classico, ellenistico, patristico? Vi si può leggere quel che vi leggeva Giustino nel 160 circa, tenuto conto che stiamo parlando della LXX (cfr. le altre occorrenze del termine nello stesso Isaia)?

Shalom

Edited by Hard-Rain - 30/8/2008, 18:29
 
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view post Posted on 30/8/2008, 17:58     +1   -1
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CITAZIONE
"ando al termine greco genea il senso (2), come "nascita", "procreazione" di Cristo."

Guarda che il senso 2, se per senso 2 intendi "nascita", non è "posteriore", posteriore è il significato "atto di generare"/"procreazione"(che è diverso dalla nascita, la precede di nove mesi). Il senso di nascita il Montanari lo mette sotto la lettera b, e non dice che sia tardo. Gli esempi citati sono da Erodoto (V sec. a.C.):

"In effetti si dice che anche Cambise, fin dalla nascita, fosse affetto da una grave malattia" (Storie, III, 33)
"Essi, a quanto si dice, sono calvi sin dalla nascita"(IV, 32,2)

CITAZIONE
"il Romizi cita Senofonte, in cui apo geneas avrebbe, secondo tale vocabolario, senso di "dalla nascita"."

E' un passo della Ciropedia, lo citano anche il Rocci e il Montanari, dandogli il medesimo significato.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 30/8/2008, 18:03     +1   -1




Si è vero, nella nomenclatura del Monatanri è al punto c) "atto di generare, procreazione". Giustino tende a usare questo senso però, dal momento che lo mette in relazione a una nascita inenarrabile, incredibile. Si potrebbero citare anche i passi del Dialogo, non sto a farlo se non serve, questa interpretazione di Giustino è data comunque da Visonà che ha tradotto il Dialogo con Trifone dal greco, nel senso che non è una mia presunzione ma ha attestazioni in studiosi di settore. Io mi ero incuriosito a questa lettura. La tradizione ebraica non la avvallerà mai. Mi chiedevo se anche leggendo la sola LXX (Giustino non sapeva l'ebraico) filologicamente siamo autorizzati a leggervi quello che dice lui. Vedi anche il confronto con l'uso di genea nel resto di Isaia secondo la LXX.

Shalom
 
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2 replies since 30/8/2008, 15:36   2326 views
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