Robert Eisenman, Giacomo il fratello di Gesù

Io l'ho comperato già da molto tempo, ho letto diverse parti, mi è parso anche fumoso, una contestazione della versione tradizionale delle vicende gesuane, cerca di distruggere molto ma poi non costruisce nulla e si fa fatica ad arrivare a delle conclusioni. Molte asserzioni poi mi sembrano azzardate e prive di motivazioni. Non è che siano "false" però tra n possibilità Eisenman alla fine ne sceglie una particolare scartando le altre ma non è detto che sia così come dice lui e difatti non ha una dimostrazione convincente. Siccome di questi punti decisivi nella trattazione ce ne sono parecchi, alla fine perchè tutto il castello di Eisenman stia in piedi è necessario che tutti questi punti siano contemporaneamente veri, mentre invece sono tutti incerti, basta solo qualcosa che si opponga e tutto cade miserevolmente. Poichè probabilmente lo stesso Eisenman ne è consapevole, alla fine si limita a fare delle insinuazioni, non so come chiamarle, non dice chiaro e tondo "questa cosa è esattamente andata così", mette la pulce nell'orecchio del lettore: non si sa se ci creda anche lui oppure no. L'unica cosa che è sicura è l'avversione di Eisenman per la storiografia ufficiale, c'è poco dei vangeli, degli atti o Giuseppe Flavio che prenda per buono, senza dire che è stato falsificato e proporre una versione alternativa.

Senza dubbio viene fuori la visione di Eisenman su Giacomo. Che questa sia storicamente attendibile, come dicevo, dipende dal verificarsi di tutta una serie di condizioni critiche, ipotesi che se solo una di queste non è vera, crolla tutto.