Perfetto, Francis, questo è il primo tassello, anche io avevo grosso modo capito così ma mi serviva capire se ero nel giusto.
A questo punto ho dei problemi con l'articolo che mi hai passato, quello di Jeremias su Abba.
Nel punto 4 del Cap. 1 del libro, Jeremias dice che non meno di 170 volte nei vangeli si incontra la parola Padre in connessione con Dio e poi riporta la seguente statistica:
Marco 3 volte
Detti comuni a Matteo e Luca 4
Detti speciali di Luca 4
Detti speciali di Matteo 3
Giovanni 100
Ma in questa statistica, Jeremias dice di aver escluso i casi in cui Padre è "indirizzo", scrive infatti: the address 'Father' is excluded.
Ma cosa intende con questa frase? Vuole dirci che ha tolto i casi in cui "Padre" è usato in senso determinato e assoluto, come "Il Padre"?
Mi chiedo questo perchè ho rintracciato in rete un articolo di tale Bissoli (che non conosco ma deve essere un religioso):
http://198.62.75.1/www1/ofm/sbf/Books/LA52...li_DioPadre.pdfil quale cita lo studio di Jeremias su Abba, ma non è chiaro quale versione intenda, più avanti nella nota 9 del suo articolo Bissoli cita J. Jeremias, “Abba” (GLNT Suppl 1), Brescia 1968, 61.
Scrive dunque Bissoli:
CITAZIONE
Joachim Jeremias, che cercò di identificare le ipsissima verba Jesu nei vangeli, ha dedicato una monografia allo studio della parola Abba. Egli computa non meno di centosettanta volte la ricorrenza della voce “padre” in riferimento a Dio nei vangeli: Marco 4, Luca 15, Matteo 42 e Giovanni 109.
Ma dove cita queste cifre Jeremias? Nell'articolo inglese non ci sono. Forse qui Bissoli si riferisce a una edizione in cui Jeremias ha contato anche le occorrenze di Padre in senso assoluto?
Infatti Bissoli scrive poi:
Applicando ai testi i principi della critica storica, Jeremias ritiene autentici
i detti contenenti:a) Il Padre in assoluto: Mc 13,32 (= mio Padre); Lc 11,13/Mt 7,11.b) Il Padre vostro: Mc 11,15/Mt 6,14 (cf. Mt 18,35); Lc 12,30/Mt 6,32 (cf. Mt 6,8); Lc 6,36/Mt 5,48; Lc 12,32; Mt 23,9.c) Il Padre mio: Mc 13,32; Lc 10,32/Mt 11,27; Mt 16,17; Lc 22,29.Lʼappellativo inoltre ricorre nelle preghiere: Mc 14,36; Lc 10,21/Mt 11,25-26; Lc 11,2/Mt 6,9.
Ma Jeremias non parla nel suo articolo di Mc 13,32 e Lc 11,13/Mt 7,11.b da dove saltano fuori questi passi?
In attesa del tuo articolo infatti avevo trovato questo di Bissoli e a me interessano appunto le forme assolute, "IL PADRE", quelle che la ricerca storica ritiene antiche e più autorevoli (nei limiti della stessa ricerca).
Mi posso fidare di Bissoli? E di Jeremias? E' mai possibile che ci siano sempre dei misunderstandings? O mi tocca al solito andare a verificare di persona tutti i passi nel testo greco son il software di ricerca?
Come forme assolute degne di autorità (ipsissima verba Jesu) mi sono tenuto quelle segnalate da Bissoli, Mc 13,32 e Lc 11,13/Mt 7,11.b anche se vengono fatte risalire non so a che articolo di Jeremias, su quelle sto lavorando.
NOTA: il motivo di queste mie preoccupazioni è che pare vi sia una enorme differenza tra "Il Padre" in senso assoluto e determinato e espressioni col possessivo "padre mio", "padre nostro", "padre vostro", l'uso anormale in Gesù è quello assoluto, è estraneo totalmente all'ebraismo, per questo sto studiando i casi di utilizzo assoluto, se possono avere problemi di traduzione dall'ebraico, se ci sono persino problemi di critica interna, ecc...
Per esempio l'allegra traduzione di Abba fatta da Marco crea già dei problemi. Ma Marco se scrisse a Roma e non era neppure un Giudeo, cosa sapeva dei problemi di traduzione? Gesù presumibilmente non parlava greco ma aramaico e ABBA in aramaico ha tanti sensi diversi in dipendenza del contesto e può significare tante cose. Sono state tradotte bene le sue parole? Oppure hanno fatto come nel caso dei "figli della camera nuziale", dove un evangelista poco avvezzo ai semitismi pare aver tradotto alla lettera, maccheronicamente, una espressione semitica appresa chissà dove?
Il punto è che tra "Il Padre" e "padre mio", "vostro", ecc... fa una grossissima differenza mentre per un gentile tutto sommato no, non siamo abituati a quella cultura religiosa e forse anche chi tradusse o compose i testi aveva perso l'orecchio.
Grazie!
Edited by Hard-Rain - 4/4/2008, 08:29