Studi sul Cristianesimo Primitivo

Lezione Gesù Barabba

« Older   Newer »
  Share  
Hard-Rain
view post Posted on 26/1/2008, 13:02 by: Hard-Rain     +1   -1




Stavo guardando or ora a queste cose.

Io non credo molto all'ipotesi dell'errore scribale. L'ho citato perchè è un classico e non si può non parlarne in un lavoro relativo a Barabba. Lo scriba avrebbe dovuto comprendere IN come nomina sacra (confondendosi con le ultime due lettere di umin) e poi pensare di espandere in Gesù. Già l'attività del pensare cozza contro la distrazione, no? Possibile che non venga in mente di rileggere un attimo mentre sto per scrivere davvero Gesù Barabba? C'è qualcosa di altro sotto.

NA27 mette Gesù tra parentesi quadre (singole, non doppie). Questo significa, come dice lo stesso manuale nell'introduzione a pag 49*:

Square brackets in the text ([]) indicate that textual critics today are not completely convinced of the authenticity of the enclosed words. (…) Square brackets always reflect a great degree of difficulty in determining the text”.

Detto questo, quali sono i codici che concordano tra loro a mettere Gesù davanti a Barabba?

Sono Theta, sono la famiglia f1, sono 700 e la versione siro sinaitica. Ora Teta, tutti i mss. di f1 e 700 appartengono alla categoria cesariense, giusto? Anche le versioni armene e georgiane secondo il Merk-Barbaglio leggono Gesù Barabba e guarda caso anche queste sono catalogate nella recensione cesariense. E' vero che il manoscritto siro-sinaitico è più "occidentale" che cesariense o altro. Ma una tradizione in siriaco è indubbiamente destinata a un pubblico orientale, Palestinese. Origene stesso è di Cesarea di Palestina. Io sospetto che in questi ambienti non fosse un problema Gesù Barabba. Come sappiamo per un pubblico palestinese che non è digiuno di lingua aramaica o ebraica non c'è nessuna dietrologia da fare in Barabba. Origene altrimenti avrebbe evitato di citare una simile compromettente parola.

Io sospetto che in tutta la tradizione orientale quel Gesù non fosse un problema perchè non era un problema bar Abba. Crea confusione solo nei lettori che non conoscono ebraico e aramaico in tutte le loro sottigliezze.

Nota che: i) i codici egiziani, quelli neutrali-alessadrini censurano "Gesù"; ii) tutta la traidizione occidentale, la vetus latina, il Beazae Cantabrigensis, censurano Gesù; iii) Tertulliano che scrive in latino censura Gesù davanti a Barabba o non è a conoscenza.

Viceversa: esistono codici superstiti della tradizione cesariese (ambiente palestinese) che leggono Gesù Barabba. La versione siro sinaitica è appunto una traduzione in siriaco. Origene era di Cesarea, no? Questo potrebbe spiegare perchè in Palestina o in quelle zone Gesù Barabba non fu un problema, lo divenne solo in seguito quando si unifromarono di più le tradizioni.

Per me l'elemento regionale potrebbe avere un peso. Lo stesso vangelo di Matteo potrebbe derivare da una tradizione palestinese come dicono i padri della Chiesa. Marco omette il riferimento pur essendo forse più antico: ma Marco scrisse a Roma per un pubblico non più giudaico.

Barabba figlio del Padre chi lo può leggere? Qualcuno che è digiuno di aramaico e ricava dagli stessi vangeli che bar è figlio (Mc. 10:46) e abba è Padre (ne parla sempre Marco in 14:36, ma anche Paolo in Rm. 8:15 e Gal. 4:6, due epostole autentiche). Facendo 1+1 = 2 ecco che gli "occidentali", gli "egiziani", quelli che non hanno dimestichezza con l'aramaico e la letteratura aramaica hanno paura che Gesù figlio del Padre significhi chissà che cosa e censurano, tagliano, omettono una cosa che crea loro imbarazzo.

La versione siro sinaitica è più antica, probabilmente, non solo della Peshitta (che legge Barabba senza Gesù) ma anche di tutti quei codici che von Soden chiamava "palestinesi" che omettono Gesù davanti a Barabba. Ma questa classe palestinese di von Soden è posteriore al testo che oggi viene chiamato cesariense e viene fatto risalire al II secolo (vi appartiene anche P45). Anche nel Diatessaron verrà poi eliminato il riferimento a Gesù e si parlerà solo di Barabba.

In cocnclusione io ho il forte sospetto che in un vangelo "palestinese" come quello di Matteo, le prime versioni intendo, Gesù Barabba ci fosse. In seguito venne epurato Gesù per i problemi che sappiamo ma originariamente ai lettori non creava nessun problema. La letteratura talmudica è piena di bar Abba ed esistono tranquillamente degli Yeshua bar Abba. Il nome è relativamente molto comune.

C'è anche una seconda strada. Un buon principio di filologia neotestamentaria è quello di controllare sempre che una lezione che compare nel testo cesariense e in quello occidentale ma non nel testo neutrale debba essere scartata. Questo è il principio base per cui si scarta la pericope dell'adultera, no? Compare solo nei codici occidentali (vetus latina inclusa) e ad es. nel ms. 700 che è cesariense. NA27 mette tra le doppie parantesi quadrate la pericopere dell'adultera, che considera quindi spuria, molto più spuria di Gesù Barabba. Se applicassimo sic et simpliciter questo principio allora dovremmo scartare anche Gesù Barabba e dire che è una invenzione, una tradizione palestinese confluita nel testo e che riguardava il nome di quel prigioniero. Questo è sempre possibile anche se mi sembra strano che poi i codici occidentali abbiano tagliato Gesù. In altre parole l'elemento teologico o politico (un secondo Messia?) rendono questo caso diverso da quello della pericope dell'adultera. Come detto io sto dando un peso importante all'elemento regionale, cioè dove nacque il vangelo di Matteo e da dove provengono poi quei manoscritti che ci tramandano Gesù Barabba, dove provengono non necessariamente da un punto di vista fisico, ma testuale, ivi inclusi i padri che hanno parlato di Gesù Barabba (Origene).

Ciao.


 
Top
84 replies since 25/1/2008, 23:04   3946 views
  Share