Studi sul Cristianesimo Primitivo

Le conseguenze della maldestra collocazione degli eventi attestati nel Testimonium

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Hard-Rain
view post Posted on 29/12/2007, 10:56 by: Hard-Rain     +1   -1




Un'altra osservazione relativa a Giuseppe Flavio.

In Bell. 1.401 ci parla dell'anno in cui Erode il grande iniziò i lavori di ristrutturazione del tempio di Gerusalemme:

CITAZIONE
Così [Erode] nel quindicesimo anno di regno non solo restaurò il tempio, ma ne raddoppiò anche
l'area circostante mediante la costruzione di nuovi bastioni, con una spesa ingente e con una magnificenza
insuperabile

Poi, anni dopo, in Ant. 15.380 corregge il tiro e scrive:

CITAZIONE
Fu in questo tempo, nel diciottesimo anno del suo regno, dopo gli eventi sopra menzionato, che Erode diede inizio a un lavoro straordinario, la ricostruzione del tempio di Dio a sue proprie spese, allargandone i recinti ed elevandolo a una altezza più imponente.

Giorgio Faro sosteneva sulla base di suoi calcoli che Erode, in realtà, sarebbe morto nell 1 a.C. e dal 4 all'1 a.C. ci sarebbe stata un coreggenza che avrebbe generato errori come questi. Secondo la sua opinione nel 4 a.C. ci fu solo l'investitura dei figli ma poi Erode continò a regnare per altri tre anni. Se davvero ci fu coreggenza allora questo potrebbe spiegare la differenza di tre anni, a seconda che si computino gli anni dal passaggio misto di consegne del 4 oppure della morte effettiva del sovrano. Quello delle coreggenze è un annoso problema, come sa chi si occupa delle cronologie dei re babilonesi e persiani (a me, purtroppo, è capitato).

Però altri sono fermamente convinti del 4 a.C. come data unica della soluzione del regno di Erode il Grande. Per esempio, parlando di questa data fatidica, J.P. Meier scrive:

CITAZIONE
"I tentativi di alcuni storici di dimostrare che Erode il Grande morì in qualche anno non hanno incontrato generale accoglienza. Per esempio, W.E. FILMER, The Chronology of the Reign of Herod the Great, in JTS 17 (1966) 238-298, utilizza argomentazioni contorte per stabilire che Erode morì invece nell'anno 1 a.C. Come efficacemente chiarisce TIMOTHY D. BARNES, The Date of Herod's Death, in JTS 19 (1968) 204-209, la tesi di Filmer urta contro due elementi principali di prova: i) Tutti i successori di Erode calcolarono i loro regni a partire dal 5-4 a.C.; ii) I sincronismi con avvenimenti databili nel più ampio contesto della storia dell'impero romano - sincronismi resi possibili dal racconto di Flavio Giuseppe delle circostanze concomitanti alla morte di Erode - rendono l'1 a.C. quasi impossibile da sostenere. Barnes continua suggerendo che, forse, come data della morte di Erode, il dicembre del 5 a.C. può essere un miglior candidato rispetto al marzo/aprile del 4 a.C. Come altre alternative, anche quest'innovazione non ha incontrato un generale successo"

(da: J.P. Meier, Un ebreo marginale, vol. 1, pag. 361, nota 18).

La discrepanza dei quindici e dei diciotto anni, infatti, potrebbe essere motivata dal fatto che Erode fu nominato re dal senato romano nel 40 a.C. ma potè materialmente prendere possesso del suo regno solo quando venne scacciato Antigono, nel 37 a.C. Questo potrebbe aver generato il diverso sistema di numerare gli anni a partire dall'investitura nominale (40 a.C.) oppure dalla presa di possesso materiale (37 a.C.), Giuseppe non sarebbe molto coerente in quanto in un'opera usa un sistema e in un'altra ancora un sistema diverso. E' possibile che abbiamo una traccia in Ant. 17.191 in cui Giuseppe scrive: "Regnò per trentaquattro anni dal tempo in cui mise a morte Antigono e per trentasette anni dal tempo in cui era stato dichiarato re dai Romani" ma non ci aiuta oltre a capire come computare esattamente gli anni del suo regno.

Ma Giorgio Faro fa notare che Erode il Grande morì, stando al racconto di Giuseppe Flavio, sicuramente tra una eclissi lunare e la Pasqua che seguì, qualche mese dopo, l'eclissi. L'eclissi è citata in Ant. 17.167, la morte e la Pasqua (al tempo della quale era già stato nominato Archelao) sono descritte nei versi successivi. Ora, nel marzo del 4 a.C. ci fu una eclissi parziale di luna, molto debole essendo parziale, inoltre questa piccola eclissi lascerebbe pochissimo spazio per tutti gli eventi successivi descritti da Giuseppe Flavio, soltanto qualche settimana, prima della Pasqua successiva (la Pasqua cadeva sempre in marzo-aprile del nostro corrispondente calendario). Invece il caso vuole che proprio nel gennaio dell' 1 a.C. ci fu una eclissi totale di Luna, visibile in Giudea, essendo totale fu notata certamente con più facilità, essa cadeva tre quattro mesi prima della Pasqua, dunque in un periodo più compatibile, nel senso che, almeno, lascerebbe più spazio per lo svolgersi degli eventi successivi. Questo è uno degli indizi citati da Faro, ce ne sono anche altri legati alle varie cariche consolari e alla possibilità che abbiano compiuto certi atti nel 4 piuttosto che nell 1 a.C. Nota: le eclissi sono predicibili matematicamente, quelle citate sono state ricostruite con i simulatori astronomici (vedi il sito della NASA, ad esempio).

E' anche strano che del regno di Filippo siano state ritrovate diverse monete, ma la più antica che si conosca è stata coniata nel terzo anno del suo regno, vi è scritto sopra "TER", non è mai stata ritrovata alcuna moneta del primo e del secondo anno. Questo viene spiegato da Faro supponendo che Filippo sia stato nominato tetrarca (assieme agli altri) tre anni prima della morte di Erode ma in questo periodo non poteva battere moneta, perchè questo diritto spettava ancora ad Erode il grande, fino alla sua morte.

Edited by Hard-Rain - 30/12/2007, 09:26
 
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