Studi sul Cristianesimo Primitivo

Le conseguenze della maldestra collocazione degli eventi attestati nel Testimonium

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Frances Admin
view post Posted on 28/12/2007, 19:57 by: Frances Admin     +1   -1




CITAZIONE
Un certo Lucio Troiani ha cercato di tradurre in modo "negativo" parole quale sophos, paradoxon ergwn, ecc..., in modo da conferire un tono negativo a quasi tutto il passaggio. Ma io non credo molto a questa tesi. Comunque alcune note sono riportate nel mio documento:

Hard Rain, sai dirmi chi è Lucio Troiani? Mai sentito nominare. I vocaboli e gli aggettivi impiegati nel Testimonium Flavianum non sono affatto malevoli o denigratori, anzi, piuttosto compiacenti. C'è anche la tesi "satirica" di A. A. Bell, che attribuisce al Testimonium un carattere parodistico per espressa scelta di Giuseppe Flavio, ma anche questa è una tesi piuttosto ardita. E' vero che Giuseppe Flavio, sopratutto in Contro Apione, mostra di possedere abilità satirica, ma in genere si serve di questi espedienti narrativi contro i suoi detrattori, ma mai si esprime in questi toni quando descrive fatti spiacevoli e per di più eventi con spargimento di sangue. Al limite, in questi casi parla di "giusta punizione" o di "giustizia eseguita", ma in genere questi giudizi li mantiene per gli zeloti di Giovanni di Giscala.
CITAZIONE
Resta il fatto che Giuseppe Flavio, all'inizio del passaggio successivo, come abbiamo detto, inizia con "Un altro orribile evento", se la punzione di Gesù Cristo fosse stata giusta, non sarebbe stato un evento orribile, ma ordinaria amministrazione, un mascalzone come un'altro veniva punito.

Tu parti dal presupposto che il Testimonium si esprimesse in termini concilianti verso Gesù. Ammesso che il Testimonium si trovasse in quella posizione specifica del testo, è' nello stile ordinario di Giuseppe concedersi più di una digressione, saltare da un argomento all'altro non curandosi dell'ordine narrativo. Si potrebbe ipotizzare che il Testimonium in origine preservasse dichiarazioni neutrali su Gesù, né compiacenti, né denigratorie.

CITAZIONE
Comunque supposto che il testimonium sia completamente falso e non vi fosse, io continuo a chidermi: ma la storia di Decio Mundo e Paolina che c'entra con la narrazione? Perchè Giuseppe la inserisce?

Non credo sia un'inserzione, ma un paragrafo a sé stante, slegato dal precedente racconto, ma inserito in una cornice storica ben precisa. Mi spiego meglio. Se come ha ipotizzato Giancarlo, questo episodio con tutta probabilità è ascrivibile al 19 d.C., allora secondo questa prospettiva, trattasi di una digressione, anzi un salto narrativo di non poco conto. Comunque, volendo essere per un momento il bastian contrario della situazione andando contro Giancarlo, attestiamo che l'episodio avviene al tempo di Tiberio. Siccome i tre precedenti episodi, compreso il Testimonium, sono collocati durante il mandato di Pilato (26-36), ma comunque entro il regno di Tiberio, l'episodio di Mundo e Paolina mi sembra abbastanza congruente con il periodo in questione. Ovviamente, con queste osservazioni si deve presupporre che la narrazione verta più sul regno di Tiberio nell'ambito degli affari in cui vennero coinvolti giudei, piuttosto che su Pilato e le sue malefatte.

CITAZIONE
Francis, una ultima annotazione che mi sovviene rileggendo il documento sulla traduzione letterale del testimonium. E' vero che sophos anher è un titolo di grande encomio per Giuseppe Flavio, riservato al profeta Daniele e al re Salomone. Però è vero anche che Giovanni Battista è chiamato agathon andra, agathos in greco è un aggettivo che significa "buono" ma è usato per fare una lode superiore ad esempio al kalos greco, è quasi un superlativo. Tanto è vero che Agathos nella LXX è persino aggettivo sostantivato di YHWH, c'è un passo del profeta Osea dove Dio è chiamato Agathos (sai che gli ebrei non pronunciano mai il nome di Dio e se lo fanno utilizzano nomi teoforici). Tanto è vero che la frase nel vangelo di Giovanni: "Può mai venire qualcosa di buono da Nazaret?" in una mentalità ebraica può essere interpretata come "Può mai venire qualcosa di YHWH da Nazaret?" infatti il testo usa agathos e non kalos. A parte queste divagazioni mi premeva dire che anche per Giovanni Giuseppe Flavio utilizza curiosamente Agathos, un aggettivo molto particolare. Io non ho conrollato quante volte usa agathos per i personaggi, magari se stai facendo una analisi del lessico di Giuseppe potrebbe essere interessante verificare questa cosa, sapremmo così se davvero conisderava così nobile anche Giovanni Battista. Se venisse a scoprirsi che agathos è molto particolare, proprio come il sophos, allora l'argomentazione per cui ben difficilmente Giuseppe avrebbe chiamato Gesù sophos anher verrebbe ad attenuarsi di molto.

L'analisi del lessico dei passi riferiti a Gesù, Giovanni Battista e Giacomo fa parte della ricerca che sto conducendo. Però vorrei accertarmi fin nei minimi dettagli e compilare un documento formale che poi potrete leggere e scaricare dal mio sito.
 
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57 replies since 27/12/2007, 13:41   1577 views
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