Studi sul Cristianesimo Primitivo

Le conseguenze della maldestra collocazione degli eventi attestati nel Testimonium

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G. Tranfo
view post Posted on 27/12/2007, 13:41 by: G. Tranfo     +1   -1




Non intendo riproporre i molteplici aspetti già affrontati in altre discussioni in tema di Testimonium, ma soltanto richiamare l'attenzione su ciò che consegue (sul piano strettamente cronologico) alla collocazione del passo in Ant. Giud. XVIII:63, 64.
A parte la mancanza di un antefatto e di una conclusione, il racconto appare all’improvviso tra la narrazione di due episodi con i quali non ha alcuna connessione logica o espositiva: la sottrazione da parte di Pilato del denaro del sacro tesoro per la costruzione di un acquedotto, le “azioni scandalose” poste in essere a Roma dai seguaci di Iside e le vicende amorose di una tal “signora Paolina” (vicende sulle quali Giuseppe si intrattiene a lungo, dopo aver "liquidato" colui che "era il Cristo" in poche righe composte, nella traduzione italiana in mio possesso, da 111 parole!).
Le parole che seguono al Testimonium : “nello stesso periodo”, introducono, appunto, la narrazione dei fatti scandalosi connessi al tempio di Iside a Roma e della… fiction che vide protagonista la riottosa Paolina.
Ora, se per il tumulto del denaro del tempio non abbiamo riferimenti cronologicamente certi, per la storiella della signora Paolina, avvenuta “contemporaneamente” alla vicenda del tempio di Iside, siamo più fortunati.
Sappiamo, infatti, che entrambi gli episodi provocarono le ire di Tiberio, il quale fece redigere un elenco di quattromila giudei della comunità romana che furono spediti in sardegna e senza “biglietto di ritorno” a combattere il brigantaggio.
Grazie a Tacito sappiamo anche che ciò avvenne mentre correva l’anno di grazia 19 d.c.
Non è straordinario scoprire che Gesù Cristo è vissuto, morto e risorto “nello stesso periodo” in cui avvenne tutto questo e quindi… verso il 19 d.c.?

Prendendo a riferimento la data di nascita di Gesù riferita da Luca (censimento, quindi 6 d.c.) e mettendola in relazione con la sua vita e addirittura la sua morte avvenuta “nello stesso periodo” della cacciata dei giudei da Roma (19 d.c.), non possiamo, infatti, che giungere ad una conclusione sorprendente: Gesù Cristo fu crocifisso alla tenera età di 13 anni!
Non è tutto: dire “nello stesso tempo” a proposito di fatti accaduti nel 19 d.c. e riferendosi al Testimonium ed a Gesù, significa prendere una cantonata madornale anche con Pilato, visto che si sta parlando degli anni del suo incarico che, com’è noto, si svolse dal 26 al 36 d.c. e che nel 19 d.c. era ancora in carica Valerio Grato!
Il sospetto (molto forte) è che con i paragrafi delle Antichità Giudaiche qualcuno, dopo aver corretto, integrato o cassato intere parti, abbia sezionato le rimanenti cercando di spostare più avanti tutti gli eventi collegati alle agitazioni messianiche.
Tuttavia, come succede nel gioco del quindici, dietro alle tessere spostate in una certa direzione si crea un vuoto da riempire con altre più arretrate, che possono a quel punto avanzare.
Nel caso in esame, considerando, oltre allo spostamento di alcune parti, lo stralcio più che sicuro di intere altre (dove io credo che si narrasse della vera vicenda di Giovanni il nazareno), più che un vuoto si creò una voragine nella quale vennero a cadere intere narrazioni originariamente riferite agli anni della precedente prefettura.

N.B. molte parti di questa mia sono tratte da "La Croce di Spine" di prossima pubblicazione e si intendono, quindi, vincolate da copyright.

Mi piacerebbe moltissimo leggere pareri contrari, anche perchè qualcosa potrebbe sempre essermi sfuggito...

Di nuovo buone feste e felicità a tutti.

Giancarlo Tranfo
 
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57 replies since 27/12/2007, 13:41   1577 views
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