Studi sul Cristianesimo Primitivo

Confutazioni "Presenza di un secondo riferimento a Gesù Cristo (Ant. 20.9.1)

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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 14/8/2009, 06:40     +1   -1




Questo mio intervento è rivolto esclusivamente a confutare lo scritto specifico e non la persona dell'autore a cui va tutta la mia grandissima stima di vero ricercatore e di persona di grande cultura nel campo del cristianesimo primitivo.

Se riporto lo scritto del Sig. Hard Rian, lo faccio solo per poter meglio analizzare e discutere, e non certo per utilizzare in modo scorretto tutti i suoi eventuali diritti dell'autore.

Se il Sig. Hard Rain, eventualmente non fosse d'accordo nel riportare il suo scritto, io sono disponibilissimo a toglielo dalla discussione, perchè quello che io discuto, ha solo un interesse dovuto alla mia personale curiosità e niente altro.

Riporto dal sito https://digilander.libero.it/Hard_Rain/storia/Testimonium.htm

2.3.8 Presenza di un secondo riferimento a Gesù Cristo (Ant. 20.9.1)


"In Antichità Giudaiche 20.9.1 esiste un secondo riferimento a Gesù Cristo che, per la forma in cui è scritto, richiederebbe la presenza del più noto testimonium flavianum, oppure costituirebbe una testimonianza che Gesù era un personaggio storico conosciuto da Giuseppe Flavio. In questo passaggio, del quale si discuterà più approfonditamente in seguito, si parla del "fratello di Gesù, detto il Cristo, il cui nome era Giacomo". In questo caso l'identificazione di Giacomo avviene per mezzo di Gesù, che sembra essere nel contesto un personaggio molto noto del periodo, dal momento che Giuseppe non ha identificato Giacomo con il nome del padre (Giacomo figlio di ...) ma con quello del fratello: ne segue che Giuseppe non può non aver scritto nulla su Gesù in qualche altro punto precedente delle Antichità, data la sua importanza storica. Sembra pertanto logico pensare che la definizione di questo altrimenti sconosciuto Gesù si trovi proprio nel precedente testimonium flavianum di cui al libro 18. Oppure, in alternativa, Giuseppe Flavio conosceva la storia di Gesù Cristo e ha identificato Giacomo con il nome di un personaggio che riteneva ben noto ai suoi lettori. "

CITAZIONE
Sig. Hard Rain

2.3.8 Presenza di un secondo riferimento a Gesù Cristo (Ant. 20.9.1)

In Antichità Giudaiche 20.9.1 esiste un secondo riferimento a Gesù Cristo che, per la forma in cui è scritto, richiederebbe la presenza del più noto testimonium flavianum, oppure costituirebbe una testimonianza che Gesù era un personaggio storico conosciuto da Giuseppe Flavio.

è ovvio che dimostrando l'incontrario, il testimonium flavianum è un falso e che Gesù risulta essere un personaggio storico sconosciuto a Giuseppe Flavio.


CITAZIONE
Sig. Hard Rain

In questo passaggio, del quale si discuterà più approfonditamente in seguito, si parla del "fratello di Gesù, detto il Cristo, il cui nome era Giacomo". In questo caso l'identificazione di Giacomo avviene per mezzo di Gesù, che sembra essere nel contesto un personaggio molto noto del periodo,

Concordo perfettamente con lo scritto evidenziato sopra in neretto, infatti successivamente, dopo poche righe, Giuseppe Flavio scrive che Gesù di cui ha scritto appena sopra sarà nominato sommo sacerdote da re Agrippa; il che giustifica che Gesù in questione era un personaggio molto noto del periodo.


CITAZIONE
Sig. Hard Rain
dal momento che Giuseppe non ha identificato Giacomo con il nome del padre (Giacomo figlio di ...) ma con quello del fratello:

esattamente infatti Giuseppe Flavio in (Ant. 20.9.1/203) scrive "sostituendolo con Gesù figlio di Damneo"


CITAZIONE
Sig. Hard Rain
ne segue che Giuseppe non può non aver scritto nulla su Gesù in qualche altro punto precedente delle Antichità, data la sua importanza storica.

ne segue che Giuseppe Flavio può non aver scritto nulla su Gesù Nazareno il Cristo, in qualche altro punto precedente delle Antichità.

CITAZIONE
Sig. Hard Rain
Sembra pertanto logico pensare che la definizione di questo altrimenti sconosciuto Gesù

assolutamente falso! Questo altrimenti sconosciuto Gesù era un personaggio molto noto del periodo, infatti viene nominato da re Agrippa, sommo sacerdote.


CITAZIONE
Sig. Hard Rin
Oppure, in alternativa, Giuseppe Flavio conosceva la storia di Gesù Cristo e ha identificato Giacomo con il nome di un personaggio che riteneva ben noto ai suoi lettori.

Giuseppe Flavio non conosceva la storia di Gesù Cristo e neppure quella di Giacomo altrimenti avrebbe specificato Giacomo con il termine "Giusto" constatato e sostenuto dai cristiani che tale personaggio potesse essere riconosciuto dai lettori con il termine esclusivo di Giusto.

Aggiunta mia personale. Il termine giusto riferito a Giacomo, tutti gli scrittori impostori cristiani lo copiarono dal vangelo di Tommaso, logia 12 "Gesù rispose loro:<dal luogo dove sarete, andrete da Giacomo, il Giusto, per il quale sono stati fatti il cielo e la terra>."


CITAZIONE
Sig. Hard Rain
Se ad un primo esame sembra ovvio che Giuseppe Flavio abbia inserito precedentemente al passaggio 20.9.1 un accenno a Gesù, necessario poi in 20.9.1 per definire un altrimenti sconosciuto Giacomo, si può osservare che in Guerra Giudaica Giuseppe presenta il procuratore della Giudea Antonio Felice come "fratello di Pallante", senza spiegare in alcun altro passo dell'opera chi sia questo Pallante, che è dunque supposto essere sufficientemente noto al lettore del periodo, oppure non importante ai fini della narrazione:

In questo caso l'esempio come riferimento a Pallante non ha alcun senso, perchè Giuseppe Flavio scrive chiaramente che Giacomo era il fratello del ben più importante Gesù figlio di Damneo che sarà nominato sommo sacerdote da re Agrippa.

Essendo Giacomo fratello di Gesù e dichiarando che Gesù è figlio di Damneo, automaticamente Giuseppe Flavio dichiara che Giacomo è figlio di Damneo.

CITAZIONE
Sig. Hard Rain

Il nome di Gesù Cristo è l'unico mezzo per identificare chi era il Giacomo menzionato da Giuseppe Flavio. Ancora oggi possiamo identificarlo con Giacomo il Giusto, il fratello di Gesù secondo quanto apprendiamo in Marco 6:3 e Galati 1:19.

Completamente falso per i motivi sopra riportati.

CITAZIONE
Sig. Hard Rain
Se Giuseppe avesse parlato solo genericamente di un certo Giacomo, sarebbe impossibile capire di quale personaggio storico stesse parlando.

Giuseppe Flavio sta parlando di Giacomo fratello di Gesù figlio di Damneo

CITAZIONE
Sig Hard Rain
Se Giuseppe non ha indicato Giacomo con il nome del padre ma con quello del fratello, verosimilmente ciò accadde a motivo dell'importanza storica del fratello.

Certamente!!! Dei figli di Damneo non viene nominato sommo sacerdote Giacomo ma Gesù.


CITAZIONE
Sig. Hard Rain
Giacomo figlio di ... avrebbe avuto un senso e un tono ben diverso da Giacomo fratello di Gesù Cristo.

Se Pierino e Marco sono fratelli, e uno sostiene che Marco e figlio di Matteo, non serve che specifichi che pure Pierino è figlio di Matteo, ci si arriva per logica.

Un caro saluto a tutti.

Edited by Giovanni Dalla Teva - 14/8/2009, 09:14
 
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Hard-Rain
view post Posted on 14/8/2009, 07:22     +1   -1




Il riferimento a Gesù figlio di Damneo non è possibile, lo avevamo già discusso mesi fa con Emilio Salsi o Tranfo, quando partecipavano al forum, ci sono delle discussioni passate nel forum. Si vedano quelle discussioni poichè mi scuso di non avere proprio tempo di ripetere sempre queste faccende di mese in mese, quando qualcuno le ripropone. Non resta che ammettere che Flavio Giuseppe desse per scontato che il lettore sapesse chi era Gesù (a meno che non abbia fatto riferimento al testimonium flavianum, come è probabile), oppure ripresentare una ennesima interpolazione anche in Ant. 20.9.1. Saluti.
 
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Cecco D'Ascoli
view post Posted on 14/8/2009, 08:09     +1   -1




Carissimo Hard-Rain

Intanto ti saluto e personalmente ti auguro un buon ferragosto.

L'ASCOLTARE tutti è molto importante, perche, una nuova parola, una nuova frase, ci può dare altre risultanze, magari prima non scoperte, non conosciute. Comunque nel suo libro L'Emilio dice le stesse cose, come prospettate sopra dall'AMICO Giovanni.

I mattoni quando non riusciamo a metterli per traverso, nascondiamoli, senza però poi andarci ad arrampicare sugli specchi, che è cosa molto ardua.

Ciao Cecco D'Ascoli
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 14/8/2009, 08:10     +1   -1




CITAZIONE
Sig. Hard Rain

oppure ripresentare una ennesima interpolazione anche in Ant. 20.9.1.

Una ennesima interpolazione, che avvalla anche l'interpolazione del Testimonium Flavianum

Gradirei dei pareri anche dalle altre persone del forum, che anticipatamente ringrazio.

CITAZIONE
Sig. Hard Rain

Il riferimento a Gesù figlio di Damneo non è possibile,

Tenpo fa, anche a me sembrava impossibile che Lei potesse prendere in considerazione questo passo di Giuseppe Flavio come una ennesima interpolazione.



CITAZIONE
Sig. Hard Rain
lo avevamo già discusso mesi fa con Emilio Salsi o Tranfo, quando partecipavano al forum, ci sono delle discussioni passate nel forum.

Lo ricordo bene, ma poichè ho sempre seguito i loro scritti e i loro interventi in questo forum e anche ad Arpiola di Mulazzo, posso affermare che in questo forum ora si sono raggiunte delle conoscenze aggiuntive di notevole importanza. Alcune loro considerazioni, anche se poche, si sono rilevate molto dubbie, altre magari da loro appena sussurate molto probabili.

Come prova incontestabile si può confrontare i contenuti dei loro libri con i contenuti degli interventi più recenti di altre persone in questo forum.

Saluti a tutti
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 14/8/2009, 08:51     +1   -1




CITAZIONE
Sig. Cecco D'Ascoli
L'ASCOLTARE tutti è molto importante, perche, una nuova parola, una nuova frase, ci può dare altre risultanze, magari prima non scoperte, non conosciute.

Sig. Cecco D'Ascoli, la ringrazio tantissimo del suo intervento, e mi convinco sempre di più che la stima delle persone non va data in base alla quantità della loro cultura, ma bensì in base alla loro saggezza (la sapienza applicata all'attività pratica).

Ad esempio un caso a me successo.

Non riuscivo a comprendere come l'evangelista Luca fosse così stupido da inserire nel suo vangelo Lc 4,29 "Si alzarono e lo cacciarono fuoridella città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costituita la loro città, per gettarlo giù." in modo tale che si possa comprendere facilmente, che la patria del Gesù Nazareno fosse Gamala e non Nazareth.
Ebbene l'ho compreso solo dopo aver assimilato l'informazione aggiuntiva successiva, che quando l'evangelista Luca scriveva il suo vangelo aveva a disposizione anche la Guerra Giudaica di Giuseppe Flavio. Dove lo scrittore ebreo riportava dettagliatamente l'orribile fine degli abitanti di Gamala caduti o buttati con la loro disperazione nei burroni o precipizi dai Romani.

Ora so con certezza che l'evangelista Luca riporta la frase galeotta che fa riferimanto a Gamala come patria vera del Gesù Nazareno, per il solo scopo di soddisfare il suo senso di vendetta verso coloro, cioè i paesani di Gesù che in quel preciso passo evangelico non lo vollero riconoscere come Messia.

Dunque l'evangelista Luca ci vuol dire:< Attenzione, avete visto che fine hanno fatto quelli che volevano gettare Gesù Nazareno nei burroni, alla fine nei burroni ci finirono loro con la loro disperazione per non aver creduto il Lui> e così potrebbe succedere pure a voi, in senso escatologico.

PARTE DI MESSAGGIO CANCELLATA IN OTTEMPERANZA AL REG.TO, P.TI 1 e 7.

Tutto quello che una volta mi appariva come rivelazione divina, ora mi appare sempre più come falsificazione umana.

Un caro saluto, carissimo amico Cecco e a voi tutti.

Edited by Hard-Rain - 14/8/2009, 11:34
 
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Hard-Rain
view post Posted on 14/8/2009, 09:40     +1   -1




Senta signor della Teva, se leggo ancora riferimenti a cose che io avrei "inventato" o altri attacchi personali del tutto offensivi come quello di cui sopra proporrò immediatamente non solo la cancellazione delle sue offese ma anche il richiamo formale. La denigrazione personale non è ammessa in questo forum. Ne prenda atto. Oppure non è in grado di portare avanti le sue ricerche senza tirare in ballo l'onestà intellettuale delle altre persone?
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 14/8/2009, 09:50     +1   -1




Se per caso, involontariamente le sembra che Le abbia fatto degli attacchi offensivi, sono pronto a scusarmi e a togliere quelle frasi che Le possano dar fastidio o addirittura tutto il topic.

Io Lei lo devo solo ringraziare non denigrare per avermi permesso di comprendere certe cose che prima mi erano oscure.

Io amo il mio prossimo come me stesso.

Un caro saluto

Edited by Giovanni Dalla Teva - 14/8/2009, 11:08
 
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Hard-Rain
view post Posted on 14/8/2009, 10:37     +1   -1




La parte di messaggio incriminata è stata rimossa. Il materiale rimosso è archiviato nella sezione privata dello staff di Amministrazione. L'utente "Giovanni Dalla Teva" è diffidato dal denigrare le opinioni degli altri utenti, qualunque essi siano, mettendo in discussione la loro onestà intellettuale. Questo vale come richiamo formale ai sensi del Reg.to, p.to 12. Ulteriori violazioni porteranno al ban temporaneo.
 
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view post Posted on 17/8/2009, 08:23     +1   -1

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Sig Hard,devo essere sincero e non voglio difendere nessuno,ma nel post di Giovanni D.T.,non rinvengo nulla di offensivo o denigratorio nei suoi confronti.

XX 9,1 di G Flavio ,Caro Giovanni,sembrerebbe essere stato costruito in modo tale da non lasciar dubbi circa il personaggio di riferimento:cioe Gesu' di Nazareth fratello di Giacomo e non Gesu'figlio di Damneo.(ma e' solo una mia impressione).Non capisco pero' la ragione per la quale l'informatissimo Giuseppe rifendosi a Gesu' usa la parola"soprannominato"e a tale proposito gradirei il tuo parere.
Un'altra cosa strana :Quali erano i motivi per i quali Anano pensava che la morte di Giacomo potesse essere gradita ai romani??Perche' lo storico Giuseppe non chiarisce il punto ?? Lei sig Hard cosa ne pensa?

Un saluto
 
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Hard-Rain
view post Posted on 17/8/2009, 08:48     +1   -1




QUOTE
Sig Hard,devo essere sincero e non voglio difendere nessuno,ma nel post di Giovanni D.T.,non rinvengo nulla di offensivo o denigratorio nei suoi confronti.

Grazie al cavolo... E' stata rimossa la parte offensiva! :) Saluti.
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 17/8/2009, 10:21     +1   -1




CITAZIONE
Sig. nochiesa scrive:
XX 9,1 di G Flavio ,Caro Giovanni,sembrerebbe essere stato costruito in modo tale da non lasciar dubbi circa il personaggio di riferimento:cioe Gesu' di Nazareth fratello di Giacomo e non Gesu'figlio di Damneo.(ma e' solo una mia impressione).

Egregio Sig. nochiesa la ringrazio tantissimo per la sua risposta.

Mi scusi, se insisto su una sua consulenza o parere ancora più approfondito.

Questo è il testo in discussione Giuseppe Flavio riportato in "Ant. Giud. libro 20. 9. verso 197 e seguenti

2oo "Con il carattere che aveva, Anano pensò di avere un'occasione favorevole alla morte di Festo mentre Albino era ancora in viaggio: cosi convocò i giudici del Sinedrio e introdusse davanti a loro un uomo di nome Giacomo", fratello di Gesù, che era soprannominato Cristo, e certi altri, con l'accusa di avere trasgredito la Legge, e li consegnò perché fossero lapidati."
quando Lei dice che
CITAZIONE
sembrerebbe essere stato costruito in modo tale da non lasciar dubbi circa il personaggio di riferimento:cioe Gesu' di Nazareth fratello di Giacomo e non Gesu'figlio di Damneo

intende come me, affermare che è stato semplicemente inserito successivamente al testo di Giuseppe Flavio, dai falsari "che era soprannominato il Cristo" per far apparire il Giacomo fratello di Gesù Nazareno,
quando invece, Giuseppe Flavio intendeva come il suo testo successivo lo dimostra, Giacomo fratello di Gesù entrambi figli di Damneo.


Un caro saluto e ringraziamento.

Edited by Giovanni Dalla Teva - 17/8/2009, 11:54
 
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Hard-Rain
view post Posted on 17/8/2009, 12:10     +1   -1




La richiesta di Deicida è stata spostata nella sezione "Dialogo con lo Staff" in quanto non pertinente alla discussione in oggetto.
 
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Deicida
view post Posted on 17/8/2009, 16:03     +1   -1




Io non so dire con certezza se quel Gesù citato da Flavio sia Gesù figlio di Damneo,ma di sicuro non è "Gesù soprannominato Cristo".

Flavio si sarebbe riferito a Giacomo,indicandolo come fratello di Gesù.
Evidentemente questo Gesù doveva essere importante.
Si presume che quindi Flavio ne avesse parlato in precedenza;ma dove?Nel falso testimonium eusebium di qualche riga?
Nel testimonium Flavio avrebbe liquidato il Cristo in due parole,(così come appare scompare,tra Pilato e Paolina)ma poi lo avrebbe rinominato per far capire al lettore che era qualcuno di importante tanto da essere associato a Giacomo per far capire chi era quest'ultimo.
Vogliamo poi parlare del fatto che è scritto esplicitamente "soprannominato Cristo"?
E Flavio che fa?Tace,non ci spiega nulla!Proprio lui,che capovolse la profezia della Stella,per passarla in favore di Vespasiano,futuro imperatore di Roma!E non si degna nemmeno di dirci chi era questo unto importante,e perchè veniva considerato unto,e cosa volesse dire "unto",ecc...

Saluti.
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 17/8/2009, 17:22     +1   -1




CITAZIONE
Sig. Deicida scrive

Evidentemente questo Gesù doveva essere importante.

Secondo Lei una persona che nel 60 d.c. in Palestina viene nominata sommo sacerdote da re Agrippa, non era importante per la società di quel tempo?
Un caro saluto.
 
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Deicida
view post Posted on 17/8/2009, 17:32     +1   -1




CITAZIONE
Secondo Lei una persona che nel 60 d.c. in Palestina viene nominata sommo sacerdote da re Agrippa, non era importante per la società di quel tempo?
Un caro saluto.

A chi si riferisce,ad Anano?

Saluti.
 
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34 replies since 14/8/2009, 06:40   875 views
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