Studi sul Cristianesimo Primitivo

Gesù Latitante Bandito o Saggio Rabbì?, Quando lo storia si divide in 2.

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dresda99
icon1  view post Posted on 20/8/2009, 14:29     +1   -1




ciao a tutti,

non sono solito scrivere sul forum, non mi sento ancora preparato. Ma sto leggendo molto.
Mi sono fatto un'idea sulla questione Gesù storico.

Nel panorama attuale, a mio avviso, lette anche le molte discussioni presenti sul forum, ci sono 2 scuole di pensiero:

Scuola di “Emilio Salsi”, “Luigi Cascioli” ecc..
Nella quale…. Gesù, venne sostituito con un personaggio di nome Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo. Un ribelle e rivoluzionario un “BARJONA”, un Latitante, un Bandito. Questo Giovanni/Gesù dopo la sua morte, lasciò le sue idee di rebellione contro il popolo romano/pagano, ai suoi fratelli Giuda, Giacomo, Simone, Giuseppe ed Eleazar (Lazzaro). Le sue ideologie rivoluzionarie, vennero successivamente scritte in Vangeli. Nel primo secolo, le correnti censurarono tale Vangelo, perchè ritenuto molto vicino ad un gruppo di giudei ebrei, chiamati ebioniti/esseni.
Nel tempo i cristiani proto ortodossi aggiunsero, modificarono e sostituirono a tali testi, le molte ideologie presenti nelle diverse religioni del tempo (indiana, persiana, romana ecc..). Ovvero partendo da un Giovanni di Gamala: Guerrigliero/Ribelle/Latitante Bandito fino ad arrivare a Gesù Cristo, un saggio predicatore figlio di Dio, giunto sulla Terra per redimere tutti i nostri peccati. Vennero inventati tutti gli apostoli, compreso S. Paolo per dare maggior verità alla storia.

Scuola di Cacitti, Pesce, Socci ecc..
In questa scuola, Gesù nacque da una famiglia di nobili origini ebree. Una famiglia il cui figlio (Gesù), fin da giovane, iniziò a leggere le scritture ed effettuare comizi sul tema. Verso i 30 anni pensò di interpretare le Scritture diversamente,per questo volle condividere le sue idee nuove, a tutti gli ebrei residenti in Palestina. Voleva spiegare la sua visione delle scritture, in chiave più moderna, portando il Dio del vecchio Testamento (Iroso e Vendicativo) in un Dio Caritatevole e Benevolo. Per queste sue idee, venne processato ed ucciso. Fu un grande Rabbì, saggio e giusto. Si circondò nella sua vita di molti discepoli, i quali lo seguirono anche dopo la sua morte. Alcuni di essi, infatti, vollero condividere “la buona novella” a tutti gli ebrei che vivenvano oltre la Palestina. Gesù morì da ebreo, non disse mai di voler fondare una nuova religione, né mai disse di voler convertire i pagani. Paolo di Tarso, fu il primo a modificare pesantemente, il pensiero originario di Gesù. Egli, infatti costruì la religione cristiana, creando una divinità su di una persona normalissima, ma carismatica, morta pochi decenni prima, (che tra l’altro non avevamai visto). Egli (S.Paolo), lo fece diventare il Cristo che oggi conosciamo.

Detto questo, mi chiedo, anzi VI chiedo, perchè in un panorama storico, esistono 2 posizioni così diverse…. Come mai non coincide nulla… cioè:

Gesù/Giovanni di Gamala era un bandito, latitante, oppressore dei romani/pagani….. oppure Gesù era il Rabbì buono e saggio, un rivoluzionario sì…. Ma solo di ideali religiosi?

Dove ho sbagliato?

Grazie a tutti!
 
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Hard-Rain
view post Posted on 20/8/2009, 14:31     +1   -1




Veramente la proporzione è: da un lato Cascioli, Salsi, ecc...; dall'altro: il resto del mondo (accademico e non). Saluti.
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 20/8/2009, 15:25     +1   -1




CITAZIONE (Hard-Rain @ 20/8/2009, 15:31)
Veramente la proporzione è: da un lato Cascioli, Salsi, ecc...; dall'altro: il resto del mondo (accademico e non). Saluti.

Veramente anche la religione cristiana ebbe un inizio con pochi e dall'altro il resto del mondo.


Comunque basterebbe che una televisione riportasse certe verità emerse in questo forum per cambiare sensibilmente le proporzioni delle parti.


CITAZIONE
Sig. dresda99 scrive

Scuola di “Emilio Salsi”, “Luigi Cascioli” ecc..
Nella quale…. Gesù, venne sostituito con un personaggio di nome Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo. Un ribelle e rivoluzionario un “BARJONA”, un Latitante, un Bandito. Questo Giovanni/Gesù dopo la sua morte, lasciò le sue idee di rebellione contro il popolo romano/pagano, ai suoi fratelli Giuda, Giacomo, Simone, Giuseppe ed Eleazar (Lazzaro). Le sue ideologie rivoluzionarie, vennero successivamente scritte in Vangeli. Nel primo secolo, le correnti censurarono tale Vangelo, perchè ritenuto molto vicino ad un gruppo di giudei ebrei, chiamati ebioniti/esseni.
Nel tempo i cristiani proto ortodossi aggiunsero, modificarono e sostituirono a tali testi, le molte ideologie presenti nelle diverse religioni del tempo (indiana, persiana, romana ecc..). Ovvero partendo da un Giovanni di Gamala: Guerrigliero/Ribelle/Latitante Bandito fino ad arrivare a Gesù Cristo, un saggio predicatore figlio di Dio, giunto sulla Terra per redimere tutti i nostri peccati. Vennero inventati tutti gli apostoli, compreso S. Paolo per dare maggior verità alla storia.

La scuola di Emilio Salsi, Luigi Cascioli ecc., emerge esaminando le falsificazioni e le contraddizioni, che fece la seconda scuola per trasformare Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo, in un Rabbì buono e saggio, un rivoluzionario sì…. Ma solo di ideali religiosi!

Un caro saluto.

 
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Hard-Rain
view post Posted on 20/8/2009, 15:30     +1   -1




QUOTE
Veramente anche la religione cristiana ebbe un inizio con pochi e dall'altro il resto del mondo.

Il paragone è malposto. Infatti quella si basa sullo Spirito Santo. Ma penso che Cascioli o altri non ci credano tanto...
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 20/8/2009, 15:53     +1   -1




CITAZIONE
Sig. Hard Rain scrive
Il paragone è malposto. Infatti quella si basa sullo Spirito Santo. Ma penso che Cascioli o altri non ci credano tanto...

Attualmente credo che lo Spirito Santo dei cristiani sia un concetto preso a prestito come tanti altri, da altre o altra religione dove lo Spirito di Dio poteva intendersi, misteriosa potenza o presenza di Dio (soffio vitale di cui Dio è il padrone assoluto che Egli può concedere o togliere facendo vivere o morire) che si manifesta in se stessa o nelle persone o nelle comunità, ispirandole o dando loro poteri che altrimenti non potrebbero possedere.

Come vede niente di originale. Mi sembra uno Sirito Santo quello dei cristiani, che non abbia saputo indicare al Gesù Nazareno che il vero apostolo a Lui necessario era San Paolo, non gli altri dodici da Lui Scelti dopo aver ben pregato il Padre.

Mi sembra pure che il San Paolo abbia scritto e fatto molto di più per il cristianesimo, nonostante quando fosse disceso lo Spirito Santo sugli Apostoli il giorno di Pentecoste Lui non ci fosse. O mi sbaglio!!!

Un caro saluto.

 
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Deicida
view post Posted on 20/8/2009, 16:09     +1   -1




CITAZIONE
Gesù/Giovanni di Gamala era un bandito, latitante, oppressore dei romani/pagani….. oppure Gesù era il Rabbì buono e saggio, un rivoluzionario sì…. Ma solo di ideali religiosi?

Salve Dresda,io sostengo la scuola di Salsi & Co.
Giovanni di Gamala,primogenito di Giuda Galileo fu la figura storica sulla quale venne costruita la figura mitica del Gesù nazareno ad opera di Paolo.
La "scuola di Mulazzo"(i sostenitori di Salsi & Co) penso abbia prodotto prove non trascurabili a questo proposito.
Giovanni di Gamala è rinvenibile persino in Guerra Giudaica di Giuseppe Flavio.

Un caro saluto.

CITAZIONE
Hard-Rain: Veramente la proporzione è: da un lato Cascioli, Salsi, ecc...; dall'altro: il resto del mondo (accademico e non). Saluti.

Veramente "il mondo" non fa la verità e i titoli accademici non danno l'occhio e l'arguzia.
Il sig. Eisenman poi,non si discosta di molto dalle tesi di Donnini,Tranfo,Cascioli,Salsi...pur avendo una cultura certamente superiore.
Ah,giusto un appunto Hard.
Per Eisenman Barabba significa "figlio del Padre"("Giacomo il fratello di Gesù",pag. 137)

Saluti.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 20/8/2009, 19:29     +1   -1




CITAZIONE
Per Eisenman Barabba significa "figlio del Padre"("Giacomo il fratello di Gesù",pag. 137)"

Deve essere una edizione diversa dalla mia perchè a quella pagina trovo il capitolo intitolato "Elezione o sorteggio", dove si parla di altro. Invece Craveri (I vangeli apocrifi, pag. 271) annota che secondo gli studi di P. Vielhauer significa "figlio di padre" oppure "figlio di maestro (rabbino)".
 
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Deicida
view post Posted on 20/8/2009, 19:40     +1   -1




Strano,che edizione ha?Io ho Piemme bestseller I edizione del 2008.

A pag. 137 vi è scritto:

"...nei vangeli Barabba è una specie di controfigura di Gesù.In alcuni testi troviamo addirittura "Gesù Barabba":in aramaico Barabba vuol dire "figlio del Padre"(Giacomo il fratello di Gesù Pag. 137)

E anche a pag. 17 definendo Barabba una sorta di sosia messianico di Gesù scrive:

"...Un evangelista lo chiama Barabba,che in aramaico significa grosso modo "figlio del Padre"(Giacomo il fratello di Gesù Pag. 17)

Saluti.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 20/8/2009, 19:55     +1   -1




Ho una edizione più vecchia, sempre della Piemme, è un librone piuttosto grosso. Comunque, la traduzione-interpretazione di Eisneman non è accurata, glielo posso assicurare.
 
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Deicida
view post Posted on 20/8/2009, 20:10     +1   -1




Hard,ovviamente la sua cultura è immensa,ma mi sembra di ricordare che per scrivere il pdf su Barabba si sia fatto aiutare da esperti in ebraismo giusto?
Bene,le ricordo che Eisenman è stato membro dell'Oxford Centre per studi superiori sull'ebraismo.
 
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Hard-Rain
view post Posted on 20/8/2009, 20:35     +1   -1




CITAZIONE
Hard,ovviamente la sua cultura è immensa,ma mi sembra di ricordare che per scrivere il pdf su Barabba si sia fatto aiutare da esperti in ebraismo giusto?
Bene,le ricordo che Eisenman è stato membro dell'Oxford Centre per studi superiori sull'ebraismo.

Veramente per scrivere il libro sui manoscritti di Qumran per le traduzioni si è avvalso di Wise. Nel ripetere la solita storiella "figlio del Padre" ripete a pappagallo quello che dicono altri studiosi o la tradizione senza verificarne la possibilità.

Poi, nel nostro lavoro, che poi per la parte ebraica è stato di competenza di chi ben conosce ed è citato nel documento, abbiamo smentito anche altri, persino Raymond Brown, per esempio sulla questione di rabbi Meiasha. Abbiamo anche contraddetto un altro grosso studioso come Solomon Zeitlin, che peraltro era ebreo. Quindi, crede che ci vergognamo per aver contraddetto un Eisenman? Sempre citando dati e riportando fonti in ebraico, con tanto di copie dei manoscritti o delle edizioni a stampa del Talmud.

Faccio poi notare che "bar abba" è aramaico e quindi occorrono degli specialisti di aramaico non di ebraico, come Elisha Qimron, per citare un nome. Nessun "figlio del Padre", essendo "Padre" Dio, è mai stato inventato dagli ebrei, la possibilità che degli Ebrei inventassero un simile titolo, blasfemo peraltro, è praticamente impossibile. Inoltre, qualora avessero voluto farlo, avrebbero dovuto chiamarlo "barè de abba" perchè in aramaico si scrive e si pensa così il "Figlio del Padre". Diversamente, bisogna concludere che il personaggio è completamente inventato e non ha da dirci nulla di storico: questo, per la verità, pensa ad esempio Mauro Pesce nelle sue pubblicazioni e credono anche altri studiosi.

Non vorrei vantarmi troppo, perchè "ou kalon to kauchêma humôn" (1 Cor. 5:6), ma un documento come quello riguardante Barabba, per la ricchezza dei dati e l'impostazione generale, dovrebbe essere preso come archetipo di riferimento dai rappresentanti della "Scuola di Mulazzo" che frequentano questo forum, se vogliono produrre delle ricerche articolate e ben dimostrate, degne di essere lette con soddisfazione.

Cosa dice, lei, sono troppo presuntuoso? :)
 
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JohannesWeiss
view post Posted on 20/8/2009, 22:03     +1   -1




CITAZIONE (dresda99 @ 20/8/2009, 15:29)
ciao a tutti,

non sono solito scrivere sul forum, non mi sento ancora preparato. Ma sto leggendo molto.
Mi sono fatto un'idea sulla questione Gesù storico.

Nel panorama attuale, a mio avviso, lette anche le molte discussioni presenti sul forum, ci sono 2 scuole di pensiero:

Scuola di “Emilio Salsi”, “Luigi Cascioli” ecc..

Scuola di Cacitti, Pesce, Socci ecc..

Ciao!
Mi sa che c'è qualche problemino in questa descrizione del panorama degli studi...

1. E' piuttosto azzardato parlare di una "scuola" di Cascioli, Salsi etc. (cioè la scuola di Arpiola di Mulazzo così ben rappresentata nel nostro forum). Si tratta infatti di dilettanti i cui lavori non sarebbero mai presi in nessuna considerazione in nessuna università del mondo...e sia chiaro che nel mondo accademico c'è posto per opzioni interpretative tutt'altro che conservatrici... vedi il Gesù filosofo cinico di Downing, Mack, e in parte Crossan, oppure la recente proposta di Justin Meggitt che Gesù, semplicemente, fosse pazzo!; cfr. J. Meggitt, "The Madness of King Jesus", JSNT 29 (2007)

2. Forse ti sono sfuggite alcune trasmissioni televisive degli scorsi mesi...ma se le avessi viste, capiresti che il buon vecchio Socci in una stessa scuola con Pesce e Cacitti, non ci può proprio stare! Tu sai cosa succede quando Socci s'insoccizza...no?

Comunque, le opzioni interpretative più diffuse nel mondo accademico sono (generalizzando un po'):

1. Gesù profeta apocalittico della imminente restaurazione d'Israele: vedi J.P. Meier, E.P. Sanders, P. Fredriksen, B. Ehrman, D. Allison, G. Luedemann
2. Gesù profeta apocalittico e propugnatore di una prassi di rinnovamento sociale nel contesto dell'oppressione imperiale: R. Horsley, W.R. Herzog, M. Pesce, G. Theissen
3. Gesù come versione contadina e giudaica dei filosofi cinici ellenistici, portatore di una messaggio sapienziale sovversivo, anti-culturale, anti-imperiale: B. Mack, F.G. Downing, J.D. Crossan, S.J. Patterson
4. Gesù mago/esorcista/taumaturgo/uomo dello spirito/sciamano: M. Smith, G. Tweltfree, G. Vermes, M.J. Borg, P. Craffert (...e un po' di Pesce c'è pure qui)

Se te la cavi con l'inglese puoi consultare utilmente questi due lavori: D.B. GOWLER, What Are They Saying About the Historical Jesus?, 2007; M.A. POWELL, Jesus As a Figure In History. How Modern Historians View the Man from Galilee, 1998.
In italiano, se non mi sono perso qualcosa, ci dovrebbe essere soltanto G. SEGALLA, Sulle tracce di Gesù. La terza ricerca, Cittadella, Assisi. Una raccolta di articoli e recensioni di un noto biblista cattolico, il cui giudizio storiografico è purtroppo abbastanza deformato dalla sua visione teologica. Non te lo consiglio troppo, pertanto.
Sempre in italiano c'è anche il libro di C.J. DEN HEYER, La storicità di Gesù, Claudiana, Torino, che però fa una rassegna più generale della storia della ricerca, da 150 anni a questa parte, e dedica quindi poco spazio alle proposte più recenti.

Su internet, invece, puoi dare un'occhiata qui: http://www.earlychristianwritings.com/theories.html
 
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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 20/8/2009, 22:59     +1   -1




CITAZIONE
Sig. Hard Rain

ma un documento come quello riguardante Barabba, per la ricchezza dei dati e l'impostazione generale, dovrebbe essere preso come archetipo di riferimento dai rappresentanti della "Scuola di Mulazzo" che frequentano questo forum, se vogliono produrre delle ricerche articolate e ben dimostrate, degne di essere lette con soddisfazione.

Dipende sempre dalle opinioni personali che noi della scuola di Mulazzo non esprimiamo perchè ricerchiamo la verità sul cristianesimo e non la presunzione vana di sé e dei propri meriti.

Un caro saluto
 
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view post Posted on 21/8/2009, 00:43     +1   -1
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CITAZIONE (Hard-Rain @ 20/8/2009, 21:35)
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Hard,ovviamente la sua cultura è immensa,ma mi sembra di ricordare che per scrivere il pdf su Barabba si sia fatto aiutare da esperti in ebraismo giusto?
Bene,le ricordo che Eisenman è stato membro dell'Oxford Centre per studi superiori sull'ebraismo.

Veramente per scrivere il libro sui manoscritti di Qumran per le traduzioni si è avvalso di Wise. Nel ripetere la solita storiella "figlio del Padre" ripete a pappagallo quello che dicono altri studiosi o la tradizione senza verificarne la possibilità.

Poi, nel nostro lavoro, che poi per la parte ebraica è stato di competenza di chi ben conosce ed è citato nel documento, abbiamo smentito anche altri, persino Raymond Brown, per esempio sulla questione di rabbi Meiasha. Abbiamo anche contraddetto un altro grosso studioso come Solomon Zeitlin, che peraltro era ebreo. Quindi, crede che ci vergognamo per aver contraddetto un Eisenman? Sempre citando dati e riportando fonti in ebraico, con tanto di copie dei manoscritti o delle edizioni a stampa del Talmud.

Faccio poi notare che "bar abba" è aramaico e quindi occorrono degli specialisti di aramaico non di ebraico, come Elisha Qimron, per citare un nome. Nessun "figlio del Padre", essendo "Padre" Dio, è mai stato inventato dagli ebrei, la possibilità che degli Ebrei inventassero un simile titolo, blasfemo peraltro, è praticamente impossibile. Inoltre, qualora avessero voluto farlo, avrebbero dovuto chiamarlo "barè de abba" perchè in aramaico si scrive e si pensa così il "Figlio del Padre". Diversamente, bisogna concludere che il personaggio è completamente inventato e non ha da dirci nulla di storico: questo, per la verità, pensa ad esempio Mauro Pesce nelle sue pubblicazioni e credono anche altri studiosi.

Non vorrei vantarmi troppo, perchè "ou kalon to kauchêma humôn" (1 Cor. 5:6), ma un documento come quello riguardante Barabba, per la ricchezza dei dati e l'impostazione generale, dovrebbe essere preso come archetipo di riferimento dai rappresentanti della "Scuola di Mulazzo" che frequentano questo forum, se vogliono produrre delle ricerche articolate e ben dimostrate, degne di essere lette con soddisfazione.

Cosa dice, lei, sono troppo presuntuoso? :)

NO .

il tuo studio penso sia la punta di diamante sulla questione.

Ciao Dresda , caro compagno di viaggio a ufoforum

il doc di Rain lo trovi sul suo sito

Rain , se lo metti nel 3d perchè qui in montagna è un fresco delizioso ma non riesco a connettermi per riportarlo
( come va giù in pianura ? )


Weiss , anche tu con sta storia degli Accademici ?

In ogni caso dai dei consigli , che da prima fila Arpiolide , quoto .

Ai libri Salsi e Tranfo aggiungo ovviamente tutti quelli di Filipponi , ma Dresda questo dovrebbe già saperlo.



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Giovanni Dalla Teva
view post Posted on 21/8/2009, 06:48     +1   -1




Complimenti di cuore, Egregio Sig. Barionu, la sua cultura è veramente enorme e spazia nei settori più diversi.

Devo constatare che conosce anche, volontariamente o involontariamente, le basi della pedagogia.

Dove è risaputo che l'apprendimento nei bambibi o in chi per certi aspetti è rimasto ancora infantile è motivato da variabili estrinseche cioè esterne, quali i premi materiali, ad esempio ti compero il cellulare nuovo, oppure per i più piccini le lodi dei propri insegnanti o genitori o nonni o delle persone a loro vicine.

Mentre per le persone adulte e mature l'apprendimento dovrebbe essere motivato da variabili intrinseche, interne quali il senso della propria responsabilita rispetto alla società, la ricerca onesta della verità, della giustiza sociale, in poche parole il contributo personale per il bene del prossimo.



Un caro saluto.
 
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52 replies since 20/8/2009, 14:29   1353 views
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