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Siamo abbondantemente nel campo della preistoria.
Sono personaggi legati alla tradizione, sebbene questo non significhi affatto che non siano mai esistiti. Personaggi storicamente non tracciabili, e forse (quasi certamente) sopra di essi si sono potuti condensare fatti ed avvenimenti a loro estranei e posteriori, ma a loro comunque attribuiti. Più che tentare una analisi storica dei personaggi, può essere conveniente una analisi del cammino religioso che questi personaggi hanno "determinato". Insomma più che storia dei patriarchi forse è più utile una storia della religione, sebbene pure qui si sia sballottati tra idee, sospetti, scuole, con presupposti di base a volte discordanti. Naturalmente quanto sopra è relativo al nostro concetto di storia e di storicamente rilevabile. Ancora una volta in questo forum, c'è gente pronta a discutere all'infinito su cosa sia il concetto di "storia" e "storicamente dimostrabile". Rimane pur vero che non esistono e forse non esisteranno mai le certezze alle quali vorremmo giungere. Lo studio delle loro figure, Abramo, Isacco (che praticamente scompare) Giacobbe , e poi Mosè, dal punto di vista della storia della religione (ebraica) li sparpaglia geograficamente nel territorio palestinese del nord o del sud, leggendo in loro, nelle loro gesta, le varie tradizioni cultuali e culturali di quel lontano periodo del bronzo antico. Se poi aggiungi che quanto di loro scritto lo si immagina come una tarda rilettura storico-religiosa (riforma di Giosia) e una temporalmente lontanissima redazione post esilica (Esdra,1500 anni dopo i "fatti" di Abramo) allora tutto diventa così intangibile che ad una domanda come la tua (e solo un anno addietro, alle mie ) diventa davvero difficile (impossibile ?) rispondere . Altri forse però riusciranno meglio di quanto ho cercato di fare io (sono solo un'appassionato). Claudio PS: Eventualmente, se vuoi, posso suggerirti alcuni titoli interessanti su cui sto studiando. |